Visual Storytelling: Istruzioni per l’uso

Visual Storytelling: Istruzioni per l'uso | Studio Samo

La quotidianità è fatta di storie, anche se spesso non ce ne rendiamo conto, ci muoviamo attraverso narrazioni fatte di emozioni, persone e valori. Queste storie non necessariamente sono scritte o orali, anzi tendono a essere sempre più visive. Ogni giorno sui social network sono pubblicate milioni di nuove foto, sia dai nostri amici che dai brand che seguiamo. Questi contenuti creano un flusso infinito di racconti visivi e in continuo aggiornamento. Vediamo i figli dei nostri amici nascere, crescere, partecipiamo alla nascita di nuove storie e nuove attività. Anche gli oggetti che acquistiamo e che condividiamo con gli altri comunicano i nostri valori, le nostre preferenze e il nostro modo di essere.

Secondo una ricerca della Harvard University ogni giorno sono pubblicate più di 300 milioni di foto su Facebook e, in generale,[Tweet “Il 70% delle attività sui social network coinvolge le immagini”]

Come sostiene Bob Lisbonne, CEO of Luminate “Siamo entrati in una fase in cui la comunicazione visiva sta soppiantando la parola scritta, la cosiddetta Imagesphere“. [Tweet “Le immagini sconvolgono, ispirano, provocano, ci fanno stare bene.”] Fanno leva sulle nostre emozioni in modo più efficace del semplice testo. Le immagini svolgono un ruolo fondamentale nella nostra esperienza online, rendono tutto più interessante e diretto. Gli utenti online preferiscono avere immagini chiare dei prodotti, piuttosto che descrizioni dettagliate.

Grazie alle immagini i brand possono sviluppare le loro strategie social con maggior effetto, visto che sono il modo più veloce per condividere le loro storie.

In questo contesto social network e visual storytelling vanno a braccetto, basti pensare alla “svolta visual” che stanno avendo le principali piattaforme social: il nuovo layout di Twitter ricorda sempre di più Facebook, Google Plus sta introducendo le Google+ Stories, che ti permetteranno di creare una raccolta delle tue foto più belle, condividendo così non semplici immagini, ma momenti della tua storia (per approfondire questo argomento, ti consiglio il post di Salvatore Russo). Instagram è il social con l’engagement più alto (50% in più di interazioni rispetto a Facebook, 120% in più di Twitter).

I brand che vogliono attirare l’attenzione dei propri fan, superando la concorrenza, devono fare visual storytelling. Ma come fare? Ecco una serie di suggerimenti per comunicare il tuo brand attraverso le immagini.

Visual Storytelling: Istruzioni per l’uso

1. Racconta la tua storia

Secondo Simon Mainwaring, il potere dei social media non è la capacità di vendere direttamente ai consumatori, ma di generare delle conversazioni su brand e prodotti. Per questo le aziende devono saper interagire con il loro pubblico, fornendo dei contenuti rilevanti e interessanti. Un’attività di visual storytelling efficace non mostra i tuoi prodotti, ma racconta la storia del tuo brand, i valori che lo ispirano e che lo hanno fatto diventare grande.

Per esempio Buffer, per festeggiare il milione di utenti  ha creato un’infografica in cui racconta la nascita e l’evoluzione della piattaforma. Al centro della storia non c’è il brand, ma gli utenti, grazie ai quali è stato possibile raggiungere questo risultato (You’re the reason we’re able to jump out of bed and work on something we love each day).

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2. Stabilisci la tua identità visiva

Poichè il web è fatto di immagini, infografiche e fotografie, il primo passo per fare visual storytelling è stabilire la tua identità visiva e il relativo vocabolario di immagini. Ogni brand ha il suo logo e i suoi simboli, quando inizi a raccontarti sui social è necessario mantenere la coerenza sia visiva che comunicativa. Usa colori che rimandino al tuo logo e fai in modo che sia tutto “coordinato”: sito, Pagina Facebook, account Twitter, Instagram e Pinterest.

Pan di Stelle è l’esempio perfetto: i suoi canali social sono caratterizzati da una forte identità visiva. Il brand non si limita a mostrarci i suoi prodotti, ci fa entrare nel suo mondo fatto di sogni e magia. Le stelle non sono semplicemente una decorazione, ma simboleggiano la libertà e la voglia di sognare.

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3. Fai leva sulle emozioni

I contenuti visivi attirano l’attenzione del tuo pubblico e ne migliorano il coinvolgimento. Attraverso le storie che racconti puoi creare delle connessioni emotive con il tuo pubblico. Un racconto che emoziona, che commuove  rimane impresso nella nostra memoria e crea una predisposizione positiva nei confronti del brand. E’ il caso di Dear Sophie, il video creato da Google Chrome.

Un padre usa il web per condividere i momenti più belli dell’infanzia della figlia, dalla nascita fino alla perdita dei primi dentini. La storia viene scritta attraverso email e video che sono inviate alla Sophie del futuro. I momenti più teneri, divertenti della sua vita sono raccontati grazie alla combinazione di Chrome con i prodotti di Google. A differenze di altre campagne di Google basate sulle performance, questo video ha una forte carica emozionale e parla direttamente al cuore degli spettatori.

4. Mostra i tuoi valori

Ognuno di noi ha la sua storia, le sue tradizioni, i suoi valori. Di solito la mission di un brand è la parte più noiosa del sito “L’azienda X, nata nel 1960 è leader del settore…” e quasi nessuno si sofferma a leggerla. Puoi però “tradurre” gli stessi contenuti in forma visiva, in modo da rendere la comunicazione immediata e facile da ricordare. Sei un brand che rispetta la natura? Pubblica dei post su Instagram e Facebook in cui mostri ciò che fai per proteggerla. Inoltre, puoi creare una board su Pinterest in cui mostri quali sono i tuoi valori e gli stili di vita che meglio ti rappresentano.

Moleskine fa un ottimo lavoro sui social e, in particolare su Pinterest. Nel suo account sono presenti una serie di board che comunicano i valori del brand: la creatività (The Creativity Challenge), l’avventura (International Urban Sketchers Symposium) e la collaborazione (myMoleskine). I suoi prodotti non sono dei semplici block notes su cui prendere appunti, ma veri e propri strumenti creativi. In passato hanno ispirato grandi scrittori e artisti, oggi sono dei fedeli compagni di viaggio, in grado di accompagnarci nelle nostre avventure. Qui troverai la mia analisi completa.

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E tu, quali attività di visual storytelling consigli? Scrivi pure i tuoi suggerimenti nei commenti 🙂

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

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