Struttura di un sito Web: consigli pratici per migliorare la SEO On Site

Organizzare i contenuti del sito tramite una corretta alberatura fa parte delle attività SEO definite On Site ed è un’attività fondamentale per la buona riuscita di un progetto SEO.
seo onsite struttura siti web

Spesso ci chiediamo la ragione per cui i motori di ricerca non posizionino i nostri contenuti come vogliamo e la maggior parte delle volte ci concentriamo unicamente sulle attività cosiddette on Page. Se il problema è generalizzato però la causa potrebbe essere a monte e ci costringe a fare un passo indietro, rivalutando l’intera struttura del sito web.

Organizzare i contenuti del sito tramite una corretta alberatura fa parte delle attività SEO definite On Site ed è un’attività fondamentale per la buona riuscita di un progetto SEO.

Perchè la struttura dei siti è importante

Se ti stai chiedendo perché la struttura sia così importante la risposta è molto semplice: una corretta architettura del sito web indica ai crawler quali porzioni del tuo sito sono più importanti e quali lo sono meno, attribuendo un valore gerarchico a ciascun contenuto.

Questo è, di per sé, già piuttosto importante in un sito generalista e di piccole dimensioni ma diventa fondamentale in un sito di grandi dimensioni o estremamente verticale.

Facciamo un esempio pratico: immagina che il blog di Studio Samo non abbia categorie, sottocategorie né link interni ma che tutto sia organizzato allo stesso livello gerarchico. All’interno del blog troveremmo tantissimi post che trattano argomenti molto vicini tra loro (come singoli aspetti della SEO tipo questo) e che andrebbero a competere (tutti) allo stesso modo per ottenere “l’attenzione” del crawler.

Se non stabiliamo una gerarchia e delle priorità a monte è veramente molto difficile per un bot capire come gestire tutte queste sfumature, creeremmo quindi un’inutile competizione interna arrecandoci un danno da soli: un vero autogol.

Struttura sito web: cos’è?

Per capire come gestire correttamente l’alberatura di un sito cominciamo da alcuni concetti di base: la struttura di un sito è semplicemente il modo in cui organizzi le informazioni del tuo sito web; in altre parole si tratta della logica secondo cui stabilisci le gerarchie dei tuoi contenuti attraverso l’utilizzo degli strumenti che il sito stesso ti mette a disposizione, come ad esempio categorie e tag o relazioni genitore-figlio.

Malgrado esistano diversi indicatori che concorrono a delineare l’alberatura complessiva del sito, nell’ambito della SEO possiamo dire che l’indicazione più importante in assoluto è data dai breadcrumbs: già dal 2009 infatti Google ha dichiarato di non considerare più l’architettura degli URL per determinare la gerarchia dei contenuti, ma di voler passare alla visualizzazione in SERP delle “briciole di pane”.

Ecco perché dobbiamo sempre essere sicuri che i nostri breadcrumbs siano corretti, seguano l’architettura che noi abbiamo progettato e soprattutto non si “perdano” durante la navigazione (non è vero, Shopify?), situazione non così remota quando si introducono tipi di post e tassonomie personalizzate o si usano siti custom.

Struttura come sinonimo di breadcrumbs

Arrivati a questo punto so già cosa stai pensando: “tutto qua quindi?” “Devo solo assicurarmi che i breadcrumbs siano corretti?”

Mi dispiace ma la risposta ad entrambe le domande è no: ti ho detto che i breadcrumbs sono l’indicatore più importante su cui si basa Google per interpretare la struttura, questo è vero, ma non costituiscono l’unica indicazione.

Il secondo elemento essenziale da prendere in considerazione per la costruzione della struttura sono i link interni. Quando creiamo l’alberatura del sito sfruttiamo i breadcrumbs per definire il rapporto gerarchico tra i vari contenuti, ma è tramite i link interni che andiamo a consolidare queste informazioni.
Il numero di link in entrata, le ancore utilizzate, il tipo di link ed il contesto in cui vengono utilizzati. Tutte queste informazioni vengono utilizzate dai motori di ricerca per capire quali sono i contenuti principali e a quale intento di ricerca risponde ciascuno di essi.

Se queste informazioni sono coerenti con quanto indicato dai breadcrumbs l’architettura del nostro sito sarà sicuramente vincente.

Alberatura sito = menu di navigazione sito web! O no?

Un equivoco molto comune tra chi si approccia alla SEO è quello di pensare che la struttura di un sito equivalga al menu di navigazione: questo è assolutamente errato. Si tratta di due cose completamente differenti.

Durante la fase di creazione dell’alberatura di un sito infatti, dobbiamo gestire tutti i contenuti del sito stesso mentre, con il menu di navigazione, forniamo un modo rapido per accedere ai contenuti interni a cui vogliamo dare maggiore rilievo.

In ottica di SEO on site valorizzare entrambi questi aspetti favorisce sia il motore di ricerca che gli utenti, facilitati nell’ottenimento di quanto stanno cercando e conseguentemente creando un’esperienza di navigazione del sito web senz’altro migliore.

Tipologie comuni di struttura

Spesso i termini struttura ed alberatura vengono usati come sinonimi ma non sempre questa similitudine è appropriata; esistono infatti diversi tipi di architettura che possiamo utilizzare nei nostri progetti e la scelta può determinare la buona o cattiva riuscita del progetto.

Vediamo insieme come organizzare un sito web e cerchiamo di capire come sfruttare al meglio le diverse tipologie di struttura.

Struttura sito ad albero

Questa tipologia è tra le più diffuse (ecco perché spesso si usa il termine alberatura come sinonimo) ed è, con altrettanta certezza, tra le più ordinate e di facile comprensione, sia per gli utenti che per i motori di ricerca. 

La struttura ad albero, anche definita struttura a silos, prevede che i contenuti vengano ordinati gerarchicamente in tronconi principali (macro topic) che si trovano allo stesso livello di importanza fra loro; a sua volta ciascun macro topic si dirama in cluster, via via sempre più specifici, sempre riferiti al topic principale e di riferimento.

Proprio come avviene con i rami di un albero.

In ottica di attività SEO on site la struttura gerarchica è preferibile per tutti i siti in cui vi è una distinzione netta tra gruppi di contenuti, come ad esempio i blog dove abbiamo bisogno di categorizzare le diverse porzioni di informazioni per non generare caos, suddividendo i topic per search intent.

Oltre a questo la struttura ad albero è perfetta per i progetti che sono destinati ad espandersi nel tempo, garantendo la possibilità di applicare lo stesso modello a tutti i contenuti che andremo ad aggiungere in futuro.

Ultimo, ma non meno importante, in questo tipo di struttura possiamo mantenere chiare ed ordinate anche le relazioni che non hanno la logica padre-figlio, utilizzando ad esempio i tag in maniera strategica per fornire informazioni preziose ai motori di ricerca.  

Struttura sequenziale

Altro esempio di architettura del sito è dato dalla struttura sequenziale; in questa tipologia di gestione ogni contenuto è direttamente collegato a quelli che gli stanno immediatamente vicino, creando una catena di informazioni.

Un tipico esempio di struttura sequenziale possiamo trovarlo nei micro siti realizzati per far atterrare le campagne di advertising: la landing page principale prevede spesso una sola possibilità di scelta, sia essa l’acquisto di un prodotto/servizio o l’ottenimento di un lead, seguita poi da un eventuale upselling, checkout (per prodotti e servizi) e thank you page.

Ogni pagina segue la precedente ed è direttamente collegata solo a quella quella che la precede e quella che la segue. Tutto è estremamente semplice e delineato ma, come avrai capito, questo modello non è applicabile a siti di medio-grandi dimensioni né tantomeno ha una logica futuribile perché non sempre potrai inserire un nuovo contenuto tra due pagine.

Struttura a matrice

Questa tipologia di alberatura si avvicina molto a quella a silos vista poco fa, con la grande differenza che vengono sfruttati al massimo i link interni e la loro triplice valenza:

  1. far sì che gli utenti trovino immediatamente le informazioni che cercano
  2. passare page rank secondo il concetto di link juice
  3. favorire le disambiguazioni ai motori di ricerca, utilizzando strategicamente le ancore dei link per mettere in evidenza “dove trovare cosa”

Così come quella ad albero, la struttura a matrice è tra le più usate e, malgrado fino a poco tempo fa fosse una prerogativa dei soli siti di e-commerce, oggi viene sempre più utilizzata anche da blog e testate giornalistiche che finalmente hanno capito il valore dello sfruttamento dei link interni.

Modello Database

Esiste infine un ultimo modello di struttura dei siti web, più complesso dei precedenti e che, contrariamente a quelli che abbiamo già visto, si sviluppa dal basso verso l’alto sfruttando principalmente i metadati e le tassonomie dei contenuti.

Questa particolare struttura viene utilizzata principalmente per tutti quei servizi in cui la personalizzazione è la chiave per la buona riuscita del progetto. Un esempio molto comune di struttura basata sul database potrebbe essere il tuo sito di home banking, il cui contenuto viene generato esclusivamente per te e nessun altro.

Un esempio ancora più comune? Google! La rete di ricerca di Google contiene infatti un’infinità di contenuti ma questi sono organizzati e serviti a seconda dell’utente che effettua la ricerca in quel momento: ecco perché le SERP non sono mai uguali per tutti.

Alberatura sito web e UX: un matrimonio perfetto

Si, ok, qua siamo un po’ fuori dalla SEO…ma nemmeno troppo se ci pensi bene.

Gestire correttamente l’architettura favorisce la navigazione del sito web quindi, se gli utenti trovano velocemente ciò che cercano, sono sicuramente più portati a tornare sul tuo sito e questo aumenta a sua volta le possibilità che hai di convertire.

A Google piacciono i siti che vengono apprezzati dagli utenti…quindi vedi che non siamo così distanti?

Ora scegli come organizzare il tuo sito web

Adesso che conosci un po’ meglio la struttura di un sito e sai quali vantaggi un’alberatura corretta può portare alla tua SEO on site, sei in grado di capire ed individuare eventuali problemi di architettura.

Volendo fissare un breve ripasso possiamo dire che la gestione della struttura di un sito web prevede:

  • valutazione di contenuti e tassonomie
  • scelta del tipo di struttura più idonea
  • organizzazione dei contenuti
  • verifica della correttezza dei breadcrumbs (che non dovranno mai mancare sul tuo sito)
  • rinforzo della struttura tramite l’utilizzo di link interni

Come quasi tutto nella SEO anche la strutturazione è parte della strategia e, come tale, è un’attività ciclica e senza fine: man mano che il tuo sito crescerà dovrai fare manutenzione alla struttura, adattandola alle nuove necessità per fronteggiare le nuove sfide che la SEO ti pone.

La buona notizia è che se conosci bene le strutture non perderai mai la bussola che guida il tuo progetto SEO.

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

Piaciuto? Condividilo!

L'autore

Picture of Christian Violi
Christian Violi

Full Stack Developer

Articoli di Christian Violi

2 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

prompt engineering
Jacopo Matteuzzi

Prompt Engineering AI: cos’è, guida pratica

In questo articolo scoprirai cos’è il prompt engineering, perché è così importante, e soprattutto come può trasformare il tuo modo di lavorare con l’intelligenza artificiale.

piano editoriale instagram
Giuliana Curato

Piano editoriale Instagram: come farlo, idee e spunti

Come possiamo fare per emergere tra migliaia di contenuti e assicurarci che il nostro messaggio non solo raggiunga il pubblico desiderato ma che lo coinvolga, lo informi e lo intrattenga nel modo giusto? Ovviamente, creando un piano editoriale strutturato. Scopriamo insieme come!

email marketing automation
Marianna Caravatta

Email Marketing Automation: guida per iniziare

Immagina di poter raggiungere i tuoi clienti con il messaggio giusto al momento giusto, senza dover digitare ogni singola email. Benvenuto nel mondo dell’email marketing automation, dove la tecnologia trasforma la comunicazione in una potente macchina di connessione e conversione. Iniziamo insieme!

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Manca poco al Black Friday...