Scrivere, lo sappiamo, spesso è solo l’ultima parte del lavoro che arriva dopo che si sono trovate le idee, si sono trovate le fonti e si è fatta una verifica di quanto è in nostro possesso. E questo vale per chiunque scriva online, sia tu un blogger, un giornalista o un copywriter: devi essere sicuro che il tuo articolo sia il miglior prodotto che puoi dare al tuo lettore, e questo indipendentemente da quello che è il tuo pubblico.
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ToggleUn lavoro che, al giorno d’oggi diventa ancora più necessario, visto che Google nei suoi ultimi aggiornamenti lo ha dichiarato: l’algoritmo sta cambiando e verrà data sempre più rilevanza a quello che viene definito “reporting originale” ossia a quei siti che danno notizie originali e verificate e che trattano le fonti direttamente.
Non si accontentano, cioè, di prendere quello che trovano da altri siti di informazione, ma vanno direttamente all’origine della notizia (sia questa una persona da intervistare, un documento da spulciare, dichiarazioni rese dal vivo, persone che hanno assistito a un determinato evento, un tool provato direttamente), lo dichiarano al lettore e di conseguenza ne guadagnano in autorevolezza.
Più contenuti originali pertanto vuol dire non solo usare al meglio gli strumenti di ricerca delle informazioni offerti da Big G, ma anche essere in grado di verificare le informazioni di cui si è in possesso, siano esse immagini, siti Internet e tanto altro. Se mentre leggi ti ronzano in teste le parole fake news, no non sbagli: questi strumenti ti possono aiutare sia quando sei venuto a conoscenza di una notizia che vuoi controllare se sia vera o no, ma anche nel caso sia tu che rischi di farla circolare perché non sei stato particolarmente accorto prima di pubblicare.
Ecco alcuni tool che ti possono aiutare a fare un lavoro davvero di qualità e a essere in prima pagina non solo perché scrivi in ottica SEO ma perché fai davvero informazione. Sono suddivisi in strumenti per verifica delle immagini, dell’identità e dei video.
Strumenti di verifica delle immagini
Google Ricerca Inversa per Immagini
Iniziamo con gli strumenti che permettono di controllare l’autenticità delle immagini. Quante volte ti capita di avere trovato la foto adatta per il tuo pezzo sui social media? O che ti sia stata mandata da qualcuno e che ti sembri troppo bella per essere vera?
Per non restare nel dubbio, il primo strumento te lo offre Google stesso ed è la ricerca inversa per immagini.
Come funziona? Ti basta andare sulla home page di Google Immagini, cliccare sull’icona della macchina fotografica e fare l’upload della tua foto o, se non l’hai scaricata, ti basta copiare il link. Come forse saprai, ogni foto che viene messa online ha una sua url. Se non sai come ottenere la url, ti basta cliccare sulla foto con il tasto destro e copiare l’indirizzo dell’immagine.
Una volta che l’avrai fatto, lo incollerai su Google, nello spazio apposito ovviamente, e potrai vedere tutti i siti in cui questa foto è stata utilizzata. Non male, no?
Tineye
Tineye.com funziona allo stesso modo. In questo caso non è uno strumento di Google, ma è altrettanto funzionale. Anche qui ti basta fare l’upload delle foto o caricare l’immagine per sapere dove è stata usata.
Tineye ha un’altra funzione molto carina: oltre a verificare se la foto in tuo possesso è originale o meno, puoi controllare dove le tue foto sono state usate online.
Se nel tuo blog o nel tuo magazine, usi spesso foto fatte da te o da collaboratori, sicuramente un ottimo tool.
FotoForensics
Con questo strumento, sempre gratuito, ti sentirai quasi un investigatore. Come funziona Fotoforensics? La modalità d’uso è sempre la stessa: fai l’upload della foto che hai trovato o ti hanno inviato o se l’hai reperita in rete, copi e incolli l’indirizzo. Il tool ti darà delle informazioni che ti faranno capire se la foto è stata ritoccata o meno.
Troverai infatti in alto a sinistra un box chiamato Analysis in cui potrai per esempio vedere la proprietà della foto, le dimensioni e altro. Con l’Error Level Analysis potrai vedere se ci sono diversi livelli di compressione che chiaramente indicano un foto ritocco così come puoi leggere anche i metadata della foto che ti danno informazioni sulla foto stessa, con quale dispositivo è stata scattata ecc…
Se il tuo controllo dell’immagine inizia con questo tool, sappi che FotoForensics ti dà la possibilità tramite il suo sito stesso di fare la ricerca inversa tramite Google e Tineye.
Strumenti per verificare l’identità
Who.is
Sempre in ottica di fact checking e quindi di controllo delle fonti, può essere utile un altro strumento: Who.is. Come funziona? In pratica, ti permette di verificare chi è il proprietario di un sito web e questo sia utilizzando il dominio che l’indirizzo IP. E ancora: quando l’ha registrato, dove l’ha fatto e che tipo di contratto ha fatto.
Cosa che può essere molto utile quando magari sei venuto a conoscenza di determinate informazioni tramite un sito e vuoi sapere per esempio se c’è un interesse specifico nel diffonderle così come può capitare che ti trovi davanti a un sito di fake news.
Email-checker
E come fare a sapere se l’indirizzo e-mail che ti hanno dato è vero o meno? O se chi ha commentato un tuo articolo ha fornito un indirizzo falso? Basta cliccare su email-checker, inserire l’indirizzo e attendere l’ok o no.
Simile è Tools.verifyemailaddress.
Strumenti per verificare i video
Frame by Frame
Non solo immagini, non solo siti, spesso anche quello che vediamo nei video può non essere vero o meglio essere fake. Uno strumento per capire se un video è vero, se sono state introdotte delle parti successivamente in montaggio che non sono corrispondenti alla realtà è Frame by Frame, un’estensione di Chrome che consente di esaminare il video un frame alla volta e di soffermarti su tutti i dettagli necessari.
YouTube Data Viewer
Ancora per il mondo video è molto interessante YouTube Data Viewer che permette di verificare la data e l’orario di caricamento di un video di YouTube. Ti basta inserire la url del video e con questo strumento, creato da Amnesty International Usa, puoi fare controlli incrociati tra quanto sai e ti è stato detto o hai visto di persona e i video che trovi nella Rete.
RevEye Reverse Image Search
Sempre un’estensione di Google Chrome è RevEye Reverse Image Search che permette di verificare le immagini che sono state usate come anteprima nei video di YouTube, ti basta cliccare sul tasto destro per eseguire una ricerca inversa e capire dove l’immagine è già stata utilizzata.
Per altri strumenti o per prendere confidenza con quelli che ti ho indicato puoi partecipare ai corsi gratuiti sulla verifica delle fonti organizzati da Google News Initiative.
Usi altri strumenti? Scrivici tra i commenti.