BOMBA dal mondo Facebook: il re dei social network ha iniziato a testare i Lead Ads, e potrebbero stravolgere il modo in cui facciamo lead generation, e di conseguenza influenzare tutta la nostra attività di web marketing!
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ToggleNon c’è bisogno di tante spiegazioni per rendersi conto di quanto questi nuovi tipi di annunci potrebbero essere utili, potenti e vantaggiosi per chi fa web marketing.
Ma diamo un’occhiata più da vicino a questa novità:
Come funzionano i Lead Ads
Costruire una mailing list è indispensabile per qualsiasi attività commerciale. Ma il processo di acquisizione dei contatti può essere lungo e faticoso.
Con i Lead Ads, le informazioni di contatto che gli utenti hanno dato a Facebook, inclusi gli indirizzi e-mail, saranno compilati automaticamente.
I Facebook Lead Ads funzioneranno in 2 step: in primo luogo sarà necessario cliccare sul pulsante call-to-action “Subscribe”, in secondo luogo sul pulsante di conferma “Submit”. Il riempimento dei moduli da parte degli utenti non sarà manuale.
Con i Lead Ads, gli inserzionisti potranno impostare l’auto-compilazione per qualsiasi di queste informazioni (ammesso che gli utenti le abbiano compilate nei loro profili):
- Nome completo
- Indirizzo
- Telefono
- CAP
- Città
- Stato
- Paese
- Nome azienda
- Posizione lavorativa
Quando crei dei moduli di contatto sul tuo sito, devi stare attento a non richiedere troppe informazioni. Statisticamente infatti, più informazioni vengono richieste, più cala il tasso di conversione, ovvero vengono compilati meno moduli di contatto.
Dall’altra parte però, più informazioni si richiedono, più si riesce a profilare l’utente, quindi si ha la possibilità di creare una comunicazione più mirata.
Gli esperti di web marketing da sempre sono attenti a trovare il giusto equilibrio tra richiedere troppe o troppo poche informazioni agli utenti che devono compilare un modulo di contatto.
Ma questo problema potrebbe scomparire nel caso dei Facebook Lead Ads, in quanto tali informazioni saranno automaticamente compilate da Facebook, che le prenderà direttamente dal profilo dell’utente.
Addio Landing Page?
Per fare lead generation (acquisire contatti) con Facebook, adesso gli inserzionisti devono seguire questa procedura:
- Creare un annuncio con un link che attiri l’utente a cliccare
- Portare l’utente su una landing page fuori da Facebook (sul proprio sito)
- Sperare che l’utente poi legga la pagina e compili il modulo
Ci sono molte possibilità che un utente perda interesse, si distragga o decida di non compilare il form in questo processo. Ecco alcuni dei problemi più tipici che di solito riscontro:
1. L’utente può decidere di non cliccare su un link che lo reindirizza fuori da Facebook.
2. Il tempo di caricamento della pagina di destinazione potrebbe essere lungo, impedendo di compilare il modulo.
3. Le informazioni sulla pagina di destinazione potrebbero essere presentate in modo non chiaro.
4. L’inserzionista può richiedere più informazioni di quelle che l’utente ha voglia di compilare.
I Facebook Lead Ads potrebbero risolvere tutti questi colli di bottiglia in un colpo solo.
Particolarmente utile per mobile
Il mobile è un ottimo strumento per tanti scopi, ma per quanto riguarda la lead generation, molti inserzionisti vedono un tasso di conversione più basso. Questo semplicemente perché compilare i moduli da uno smartphone non è facile come da pc.
L’invenzione dei Lead Ads risolve questo problema egregiamente. Non solo l’utente non verrà più reindirizzato a un sito che potrebbe non essere mobile friendly, ma cliccare su due pulsanti sarà tutto ciò che bisognerà fare per compilare il modulo.
Che fine farà la privacy?
Quando Facebook fa qualche aggiornamento, la questione della privacy viene inevitabilmente tirata in ballo. Ma in questo caso non c’è da preoccuparsi.
Quando si utilizzano i Lead Ads, Facebook estrae le informazioni dal profilo di un utente, e non vengono inviate all’inserzionista fino a quando l’utente non clicca su “Submit” (invia). Così non saranno inviate senza l’approvazione dell’utente.
Inoltre, l’inserzionista dovrà fornire una chiara privacy policy in anticipo, che sarà incorporata all’interno dell’annuncio. Questo è un passo che non è stato richiesto finora per altri tipi di annunci. Inoltre, Facebook richiederà agli inserzionisti di non rivendere le informazioni raccolte da questi annunci.
Mantenere gli utenti su Facebook: a quale costo?
I Lead Ads seguono la tendenza di Facebook di mantenere gli utenti su Facebook stesso.
Questi sono grandi sviluppi per l’esperienza degli utenti. Ogni processo è notevolmente semplificato e migliorato, probabilmente portando a tassi di conversione e coinvolgimento maggiori.
Ma tutto questo ha un costo? Sì! Se non portiamo gli utenti sul nostro sito, non potranno scoprire tutto ciò che abbiamo da offrire loro. Ad esempio, non potranno visitare il nostro blog, non scopriranno altri prodotti o servizi che abbiamo da offrire, ecc.
Con meno utenti che visitano il sito, si riducono anche le possibilità, per chi fa pubblicità su Facebook, di creare pubblici personalizzati in base ai visitatori del sito, e diminuirà la possibilità di fare azioni di remarketing su Facebook e Google, che sono spesso tattiche fondamentali per un’attività di web marketing di successo.
Per approfondire puoi leggere: Che cos’è il remarketing (o retargeting) e come funziona
Bisognerà quindi sicuramente trovare un compromesso, dosando bene attività per portare persone sul proprio sito e altre che mantengono gli utenti su Facebook.
Cosa cambierà per i tassi di conversione?
Sfortunatamente proprio oggi ho dimenticato a casa la sfera di cristallo 😀
Ma supponendo che gli utenti si troveranno bene con questo nuovo metodo, è difficile pensare a uno scenario in cui i tassi di conversione non aumenteranno.
Non più clic su un link ad un sito esterno. Niente più lunghe attese per il caricamento della pagina. Addio allo “sbattimento” della compilazione dei moduli.
Troppo bello per essere vero?
Ok, ma i costi?
Se davvero i tassi di conversione aumenteranno, è ovvio che questi annunci saranno molto richiesti. Di conseguenza, Facebook potrà permettersi di far pagare di più questo tipo di annunci.
Come per ogni altra azione di web marketing, però, il costo aggiuntivo sarà accettabile, purché in cambio ci sia un aumento del tasso di conversione. Ricorda che quello che conta, in ultima analisi, è sempre il ROI (ritorno sull’investimento).
Chi può usare i Lead Ads?
Il test è attualmente limitato a un piccolo gruppo di inserzionisti di tutto il mondo. Purtroppo, non è chiaro se e quando questo sarà lanciato ufficialmente e sarà disponibile in Italia.
Keep Calm! 😉
Che ne pensi?
Cosa ne pensi dei Facebook Lead Ads? Saranno una rivoluzione nel modo di fare web marketing? Quali problemi potrebbero causare?
Fammi sapere il tuo parere nei commenti qui sotto!
Fonti: Jon Loomer e Facebook for Business.
3 risposte
Stavo leggendo questa news stamattina sul blog di Jon Loomer e penso che Facebook stia diventando in breve tempo lo strumento di web marketing in assoluto più potente, intaccando ed erodendo il dominio di Google. Permettendo di compilare i form e compiere l’azione direttamente su Facebook, penso che i tassi di conversione (nelle campagne strategicamente ben costruite) schizzeranno in alto, poichè viene abbattuto di fatto l’ostacolo più grande, l’uscita dalla piattaforma e i passi successivi da effettuare sulla landing page.
Acquisirà così un altro vantaggio rispetto ad AdWords ed è facile prevedere un aumento delle inserzioni e dei guadagni di Zuckerberg & co… per gli inserzionisti, ci sarà da divertirsi!
Articolo interessante e ben scritto, c’è un limite, però. Non all’articolo, ma al “sistema” di generazione Lead. Che ragiona più sulla conversione invece che sulla genuinità del lead profilato.
Chi mi garantisce la correttezza dei dati appresi da facebook? Sappiamo tutti che una bella fetta di profili facebook sono fake o mal compilati.
Finchè Facebook non risolve il problema di una profilazione corretta dei propri utenti, avendo la certezza dell’identità univoca (basterebbe associare il profilo al codice fiscale, esempio)
i lead non saranno ben qualificati. Inoltre aggiungo che continueranno anche i soliti commenti troll, spam, insulti etc… che limitano l’affidabilità dello strumento. In termini comunicativi, non intendo funzionali.
E’ tutto collegato.
Ma è la credibilità di Facebook in ballo come serio tools lavorativo (problema che linkedin non ha) e non come solo strumento ludico, che è l’attuale percezione della massa.
Personalmente sono molto attento ai nuovi mezzi di comunicazione, penso che a Facebook si accoderà google LinkedIn ecc.
É di fatto un processo ineluttabile che ci porterà in breve tempo a perdere potere a favore dei network che invece diverranno il focus principale.
Se ho capito bene poco senso avranno a quel punto i posizionamenti sui motori di ricerca, sarà difficile se non praticamente impossibile creare delle proprie liste di utenti.
Risultato saremo inglobati all’interno dei Social?