Visto che spesso i nostri corsisti ci chiedono informazioni su una bibliografia social, ho deciso di scrivere un post con alcuni libri che ritengo interessanti. Immagino che molti di voi storceranno il naso, visto che libri e social media marketing non vanno molto d’accordo. Il motivo è puramente pratico: poichè il mondo del social media marketing è in continua evoluzione, non si fa in tempo a pubblicare un libro che è già vecchio.
Proprio per questo, ho deciso di pubblicare dei libri che a mio avviso sono dei punti di riferimento nel nostro settore e che forniscono informazioni e spunti interessanti.
Tra poco si andrà in ferie, le vacanze natalizie possono essere il momento adatto per dedicarvi a queste letture 😉
Indice dei contenuti
Toggle1. Social media ROI di Vincenzo Cosenza
Vincenzo Cosenza è autore del famoso VincosBlog e direttore di BlogMeter Roma. La sua citazione sintetizza bene il contenuto del libro: “La Rete è uno dei media più misurabili, tuttavia a causa della mancanza di metriche condivise è difficile quantificare i risultati delle nostre attività. Spesso risulta difficile definire il ROI (Return of Investiment) delle nostre attività online”. Questo libro cerca di rispondere a questo problema, fornendo una serie di strumenti utili per pianificare le attività di social media marketing e monitorare i risultati. Social media ROI è un must have per chi lavora nel nostro settore. Il suo punto di forza sono le statistiche sui dati di diffusione dei social media in Italia (cosa non facile da trovare), le case history analizzate, i tool consigliati per monitorare i vari social network e le infografiche. Visto che il libro è stato pubblicato nel 2012, Vincenzo Cosenza ha creato questa pagina in continuo aggiornamento, in cui pubblica gli approfondimenti e le recensioni legate al libro.
2. Social Commerce. Modelli di ecommerce attorno al cliente di Gianluca Diegoli
Gianluca Diegoli è autore di MiniMarketing, il blog del marketing minimale. La Rete gioca un ruolo fondamentale nel creare, distribuire e far conoscere beni e servizi. Usando una definizione dello stesso autore, in questo libro di parla di “everywhere-commerce”, ovvero di tutte le attività di business coadiuvate dai social media e dalle community. Dopo una rassegna sui principali trend internazionali, Diegoli analizza i vantaggi e le opportunità delle attività di ecommerce. Ormai il prezzo non è più una determinate fondamentale, gli acquisti sono influenzati da altri aspetti come il valore culturale e sociale, dal passaparola che avviene nelle community online e sui social network. Troverete un’anteprima del libro e una presentazione qui
3. Turismo e Reput’azione. Online reputation management per imprese ricettive, ristoranti e destinazioni turistiche di Roberta Milano e Francesco Tapinassi
Sia Roberta Milano che Francesco Tapinassi sono esperti di web marketing turistico. Come si evince dal nome, l’argomento di questo libro è il web marketing turistico. Il Web 2.0 mette a disposizione degli utenti una pluralità di strumenti per esprimere la loro opinione, condividere le loro esperienze e dare suggerimenti. Citando gli autori, “Condividere è uno slancio, un comportamento che non nasce con i social network ma in rete, e sui social media, ha trovato un luogo in cui svilupparsi con grande facilità”. In questo contesto, le recensioni online, spesso temute dagli albergatori e da chi lavora nel settore turistico, giocano un ruolo strategico, perchè permettono di migliorare la visibilità e la reputazione di un’impresa o una destinazione turistica. Troverete una presentazione del libro qui.
4. Personal branding: promuovere se stessi online per creare nuove opportunità di Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti
Luigi Centenaro, autore dell’omonimo blog e Tommaso Sorchiotti, fondatori di Personal Branding.it la prima agenzia italiana interamente dedicata al personal branding.
Un libro fondamentale per chi lavora come freelance, o semplicemente per chi voglia migliorare la sua visibilità. Come sostiene l’autore, “Il personal branding è inevitabile, visto che quando interagisci con gli altri, vieni immancabilmente “etichettato” e inserito in una categoria precisa”. Un personal brand curato è un ottimo biglietto da visita per farsi trovare dalle aziende e dai nuovi clienti, soprattutto se lavori online. Attraverso una serie di esempi e case history, gli autori danno consigli utili su come migliorare la nostra reputazione, sfruttando in maniera strategica i social media. E’ possibile scaricare il primo capitolo gratis qui
5. Aziende di successo sui social media. Creare valore e generare business di Lorena Di Stasi e Leonardo Bellini
Lorena Di Stasi e Leonardo Bellini sono rispettivamente Fondatore e Co-Fondatore del Social Case History Forum, un evento che si tiene ogni anno a Milano in cui sono presentati i progetti italiani più interessanti realizzati sui social media.
Citando gli autori: “I social media possono aiutare le aziende a raggiungere i loro obiettivi in tutte le fasi del processo di acquisto di un prodotto e servizio. Lavorando bene su questi canali, è possibile incrementare la notorietà della marca e dei propri prodotti, avvicinare e interessare il pubblico creando una relazione e un coinvolgimento basati sul dialogo e la conversazione [..]. Il libro è ricco di spunti, visto che presenta le strategie usate da alcune aziende italiane sui social media per raggiungere i propri obiettivi di marketing. Tra le case presentate ci sono quelle di Yamaha, Euronics, Prènatal e Illy. Al momento il libro non è ancora uscito, vi consiglio di aggiungerlo alla vostra wishlist, merita! Per maggiori informazioni, questa è la pagina ufficiale e l’hashtag da seguire #SCHFbook.
E voi? Avete altri libri da consigliarci?
Buone feste e buone letture social a tutti! 😉
3 risposte
grazie della segnalazione!
gluca
Ciao Gianluca, grazie a te per essere passato sul nostro blog. A presto! 😉
Ciao @Valentina,
bell’ articolo che, ogni tanto, dovrebbe comparire più nei post di blog a tema: le recensioni dei libri 🙂
Tuttavia, e conscio di attirarmi antipatie, il libro di Vincenzo Cosenza lo trovo inconsistente, forse proprio per l’inconsistenza della materia.
Il crearsi un framework é un sistema empirico e da modificare in continuazione, non saranno certo, poi, gli Insights di FB a decretare il mio ROI 🙂