Come ho scritto in questo articolo sul SEO copywriting, per ottenere un buon posizionamento organico, le vostre parole chiave (quelle per cui vi interessa essere tra i primi risultati del motore di ricerca) dovrebbero apparire all’inizio e sparsa qua e là nel vostro testo in maniera naturale, per aiutare gli spider dei motori a determinare la pertinenza rispetto a quella chiave di ricerca. Ma alcuni pensano che la keyword density (che è il numero di volte in cui una parola chiave ricorre in un testo rispetto al totale delle parole) sia un fattore SEO determinante, e che esista una keyword density ottimale, una sorta di “formula magica” per apparire ai primi posti dei motori di ricerca.
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ToggleLa bufala della Keyword Density ottimale
La keyword density ottimale non esiste. Mi spiego meglio: quando i motori di ricerca erano meno evoluti (intorno alla fine degli anni ’90, per intenderci, quando ci si posizionava bene con il meta tag keyword), le keyword density aveva un certo peso sul modo in cui una pagina veniva classificata. Ma i motori di ricerca moderni sono molto più evoluti, hanno implementato algoritmi sofisticati (come la latent semantic analysis), in poche parole sono più intelligenti di quanto pensi il SEO medio (peracottaro). Non c’è bisogno di avere un testo dove, ad esempio, la parola “SEO” rappresenta il 2% delle parole totali per far capire ai motori che quel testo parla di SEO. E non è assolutamente detto che un testo con una keyword density superiore per questa parola – mettiamo il 3% – si posizioni meglio.
Se qualche SEO non proprio aggiornato (per usare un eufemismo) vi vuole rifilare una “ricetta” della keyword density ottimale per farvi salire in classifica, tipo tra il [inserite qui un numero a casaccio] % e il [inserite un altro numero a casaccio, ma più alto dell’altro] %, sta semplicemente dicendo una baggianata. Questo servirà solo a rendere i vostri testi noiosi e scadenti. Se usate la vostra keyword in maniera naturale, inserendola due o tre volte nel testo, e per il resto vi concentrate sulla qualità e l’utilità di ciò che scrivete, state facendo un buon lavoro. E’ tutto quello che serve sapere.
La sola regola è non esagerare!
Se il vostro articolo contiene una parola chiave ripetuta troppo spesso, tanto da apparire innaturale, il vostro articolo potrebbe essere considerato spam dai motori di ricerca (questa tecnica deprecata si chiama “keyword stuffing”), e quindi penalizzare non soltanto la pagina in questione, ma anche tutto il vostro sito, catapultandolo a pagina 200 di Google. Inoltre, anche se non sarete penalizzati (o non immediatamente), il vostro testo risulterà illeggibile, quindi difficilmente gli utenti rimarranno a lungo sul vostro sito o vi ritorneranno, riducendo così qualunque possibilità di ottenere il vostro obiettivo. Avrete anche molte meno probabilità di ricevere link in entrata – che sono un altro fattore importantissimo per il SEO – se il vostro copywriting è di scarso valore.
Come (non) calcolare la Keyword Density
Non fatelo! Usare programmi per calcolare la keyword density è una colossale perdita di tempo, perché, come ho già detto, non esiste una percentuale “magica” per salire in classifica, lo strumento migliore per calcolare la keyword density è il nostro cervello. Se rileggendo il nostro testo ci rendiamo conto che qualcosa stona, cerchiamo di ridurre la keyword density. L’obiettivo principale della scrittura SEO resta quello di convincere gli utenti ad effettuare un’azione sul nostro sito, ad esempio acquistare un prodotto, visitare una pagina chiave o continuare a seguire il nostro blog. In ogni caso, non basta portare molta gente su un sito con dei trucchetti SEO per ottenere il risultato. Il SEO è solo il mezzo con cui attiriamo gli utenti, la buona scrittura quello con cui li convinciamo a restare e ritornare.
Detto questo, se avete del tempo da perdere, potete divertirvi con questo strumento automatico per calcolare la keyword density (grazie al sito SEO Chat) in una determinata pagina web. E’ sufficiente inserire l’URL da analizzare nel campo qui sotto, settare i parametri… ed il gioco è fatto 😉
P.S.: a proposito di cose inutili, in questo articolo la parola “keyword density” ha una keyword density dell’1.26% (compresi Meta, Alt e Title).
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