Tranquilli, il link building NON è illegale per Google

Link Building Google

I SEO preoccupati a causa dei recenti aggiornamenti dell’algoritmo di Google possono dormire sonni più tranquilli, perché il link building non è considerato una pratica illegale da Google.

Rispondendo ad una domanda sollevata da Eric Enge in una intervista pubblicata oggi,  Matt Cutts di Google ha chiarito che il link building non è illegale (tranne alcuni metodi come l’hackeraggio di blog). Matt ha aggiunto poi che Google vuole che i webmaster cambino il loro punto di vista su come ottenere link, hanno bisogno di invertire il processo e in realtà dovrebbero pensare prima a realizzare contenuti interessanti ed un grande sito web, e così facendo, ci sarà sempre gente che automaticamente li linkerà, grazie alla qualità dei loro contenuti.

Sappiamo tutti che i link sono stati il fattore principale per l’algoritmo di Google per il posizionamento e la popolarità. Il noto SEO magazie Moz, nella sua ricerca sui fattori di ranking 2013, ha confermato che i SEO ritengono ancora che i link abbiano più valore rispetto a tutte le altre metriche di ranking (come fattori on-page e condivisioni sui social network).

I link sono ancora il modo migliore che abbiamo trovato [per ottenere un buon posizionamento], e forse nel tempo i segnali social o di authorship o altri markup ci daranno molte più informazioni a riguardo.

Matt ha convenuto che il modo più intelligente per fare link building è quello di creare una forte presenza su siti di social media come Twitter, Facebook, Google+ con preziosi follower, poi creare contenuti di qualità e condividerli per migliorare la visibilità e aiutarli a scalare la classifica di Google. Matt Cutts afferma che per ottenere un buon posizionamento è necessario costruire un sito fantastico, con di contenuti di alta qualità che gli utenti del web amino e condividano con i loro amici.

Nell’intervista, Matt ha poi anche parlato in modo più dettagliato di alcuni diffusi metodi di link building come comunicati stampa, syndication dei contenuti e guest post.

Leggi l’intervista completa (in inglese)

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