L’ultimo grande aggiornamento dell’algoritmo di Google di agosto ha visto migliaia di siti crollare vertiginosamente.
Per quasi un mese abbiamo letto di tutto e di più, soprattutto per i siti dedicati alla salute e alla medicina, con webmaster e SEO che hanno sudato freddo per intere settimane.
Su molti siti e portali dedicati alla SEO abbiamo letto di un vero e proprio Google Medic Update, ma poi, finalmente, si è capito che non era orientato solo ed unicamente a siti dedicati alla salute e/o che parlavano di medicina.
Certamente il settore medico è stato uno dei più penalizzati, ma solo ed unicamente perché il contenuto pubblicato era per la maggior parte dei casi di bassa, per non dire di bassissima qualità.
La soluzione per riprendersi dalla penalizzazione arriva come sempre dai piani alti di Google a voce di John Mueller il quale suggerisce di rendere i contenuti più rilevanti.
L’argomento come sempre è stato affrontato in uno dei tanti hangout ufficiali di Google Webmaster Central dove il Senior Webmaster Trends Analyst in risposta alla domanda posta dall’utente dice quanto avete letto sopra.
La domanda posta era la seguente:
“Per quanto riguarda l’ultimo grande aggiornamento dell’algoritmo: quanto tempo dobbiamo aspettare per vedere i cambiamenti in tutto il sito dopo aver sistemato tutti i contenuti che non hanno soddisfatto l’intento? Bisogna aspettare tipo tre mesi? O l’attesa è più lunga?”.
Quando ci sono questo tipo di core algorithm updates, Mueller dice che non bisogna risolvere i problemi specifici quanto piuttosto bisogna preoccuparsi di quanto il contenuto sia rilevante per le domande poste dagli utenti. Ed è la stessa “preoccupazione” che ha Google nel soddisfare sempre al meglio in singolo intento di ricerca, quella preoccupazione che ha fatto sì che molti siti siano spariti anche dalla prima pagina della SERP.
Le esigenze delle persone cambiano in continuazione e i siti che hanno subito una forte penalizzazione sono quei siti la cui rilevanza del contenuto è diminuita nel tempo.
Mueller suggerisce che “i proprietari del sito dovrebbero dare un’occhiata onestamente al contenuto che è sceso nelle classifiche dopo l’aggiornamento di agosto”, andando a considerare tutte le possibili soluzioni per rendere il contenuto più rilevante verso le domande per le quali si era classificato bene nei mesi precedenti l’aggiornamento dell’algoritmo.
Tuttavia, anche dopo che sono stati apportati dei miglioramenti, Google potrebbe ancora impiegare un bel po’ di tempo per elaborare le modifiche, anche perché si tratta di un processo continuo quindi la cosa più importante è migliorare costantemente la rilevanza dei loro contenuti.
Insomma, è come se Google dicesse che “noi guardiamo questi siti e diciamo forse che questo argomento non è più rilevante come lo era una volta”.
Apparentemente si potrebbe pensare che visto che “qualcosa si è rotto” basti sistemare quelle quattro o cinque righe di contenuto e tutto si sistema.
Mueller spiega bene che non è così semplice uscire da una penalizzazione, perché una cosa è essere rilevanti per un singolo argomento, ed un’altra è essere rilevanti per un intero sito.
Queste modifiche richiedono tempo e non c’è un tempo minimo e massimo per capire se le modifiche apportate sono state fatte bene oppure no.
Si tratta essenzialmente di una sorta di processo continuo in cui Google esamina le pagine, le elabora, le re-indicizza e riassegna i segnali in modo costante nel tempo.
[via searchenginejournal.com]
Una risposta
Mah, si parla sempre di intent nelle comunità seo adesso, però se una pagina di un sito è crollata del 90% e una pagina del concorrente che parla delle stesse cose con titoli di paragrafo simili è salita del 10% …. cosa dovrebbe pensare un povero publisher penalizzato?