Ci sono dei controlli SEO che non possono mai mancare nella tua scaletta degli obblighi e dei doveri di ogni webmaster che si rispetti. Alla base di un’attività dedicata ai motori di ricerca c’è una ricerca di partenza, un’analisi keyword che devi sviluppare per capire come posizionarti sui motori di ricerca.
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ToggleUna volta strutturato il lavoro da svolgere con i tuoi contenuti hai un obiettivo: migliorare il sito web. Per farlo devi assicurarti non solo di aver creato i migliori articoli possibili e le landing page adatte per intercettare le esigenze del pubblico. Sul web devi fare in modo che tutto si sviluppi nel miglior modo possibile.
Senza intoppi. Poi è chiaro che qualche problema potrebbe sempre sorgere, per questo esistono delle procedure da seguire e delle pratiche utili per evitare che il tuo lavoro di content marketing si disperda a causa di una scarsa attenzione sul versante della search engine optimization. Meglio evitare tutto questo, vero? Ecco i controlli SEO che devi mettere in pratica oggi stesso perché non sono troppo complessi.
Da leggere: ottimizzazione SEO del tag title
Test di velocità del sito
Il primo controllo SEO che voglio proporre ha una connessione chiara e concreta con l’user experience del sito web. La velocità è essenziale per la tua strategia web, non devi mai sottovalutare l’importanza del tempo di caricamento delle pagine web. Google considera tutto questo come fattore di posizionamento, ma pensa a ciò che si trova alla base di questo lavoro.
Non devi migliorare i tempi del sito web perché te lo dice Google, ma per dare all’utente la migliore esperienza possibile. Dal computer fisso e dallo smartphone con connessioni poco stabili. Questo è il punto essenziale per lavorare nel miglior modo possibile.
Controlli SEO da mettere in pratica? Puoi iniziare con il Page Speed Insight per verificare la velocità di caricamento da desktop e da mobile, da approfondire con Web Page Speed Tool che offre risultati dettagliati.
H1, title e description
Questo è uno degli snodi per la tua analisi SEO: devi verificare i meta tag di Google e tutti gli elementi che potrebbero essere legati all’ottimizzazione on-page. Certo, se vuoi ottimizzare le singole risorse devi proseguire verso la pagina ma con Screaming Frog puoi attivare delle verifiche interessanti per scoprire tag title e meta description mancanti o troppo brevi, senza dimenticare il tag H1: meglio assicurarti che sia presente.
Presenza di errori 404
Questo è un controllo piuttosto semplice per dare al sito web una tranquillità in più. Partendo dal presupposto che non esistono progetti di un certo spessore senza errori 404, e che questi non sono per forza un dramma, la linea di principio è quella di risolvere questi problemi indirizzando persone e motori di ricerca verso risorse attinenti. Soprattutto se noti, attraverso la Search Console, dei 404 generati in continuazione.
Puoi scoprire questi elementi grazie alla sezione specifica dedicata agli errori di indicizzazione, che con la nuova versione della console sono ancora più dettagliate. Perché ti mostrano errori diversi dal classico 404 e che ha riscontrato Google nel momento in cui ha analizzato il tuo processo. Cosa fare in questi casi?
Correggere gli errori 404, per questo devi lavorare con i redirect 301. Se non hai confidenza con l’htaccess puoi usare il plugin WordPress Redirection: ti assicuro che non è mai stato così facile fare un reindirizzamento. Con Broken Link Checker, invece, puoi risolvere i link interni rotti che rappresentano sempre un problema.
Attenzione al traffico
Io ti suggerisco di controllare ogni giorno Google Analytics, un indicatore dello stato di salute del sito e il primo step da considerare per capire se c’è qualche problema. E aggiungo: attiva gli alert via email per ricevere notizia eventuali cali o guadagni di traffico. Se hai l’abitudine di non verificare il cruscotto per qualche giorno (può capitare in determinati periodi) può salvarti la vita. Per attivarli leggi la guida ufficiale di Google.
Il tuo sito si vede?
Questa è una verifica da fare: la scansione forzata del sito con la Search Console (visualizza come Google) ti consente di capire come le tue pagine web si presentano all’attenzione del motore di ricerca.
Questo controllo è molto semplice: devi inserire l’URL della pagina da controllare nello strumento e avviare la procedura. In questo modo puoi permettere al motore di ricerca di avere una versione aggiornata del tuo lavoro e ottenere un confronto chiaro tra ciò che vede lo spider e l’occhio umano. Se ci sono delle differenze tra le due versioni devi correre ai ripari e capire cosa viene bloccato dal crawler.
Errori di sitemap
Un piccolo reminder: assicurati di aver caricato una sitemap valida e di confrontare nella Search Console la presenza di eventuali problemi di scansione. La sitemap può dare un gran vantaggio in termini di indicizzazione, quindi assicurati che il file XML sia presente e sempre funzionante. Questo è molto importante soprattutto per i siti web dinamici, che pubblicano sempre nuove risorse, tipo un blog o un e-commerce.
Controlla il robot.txt
Il robot.txt viene utilizzato per suggerire a Google delle istruzioni precise rispetto al comportamento nei confronti di alcune pagine. Ci sono risorse che non vuoi mostrare, che preferisci tenere fuori dall’attenzione dello spider. Devi fare molta attenzione a compilare con cura questo elemento. Per un check rapido puoi usare il tool presente sempre nella Search Console di Google e verificare che la struttura sia simile a questa:
User-agent: * Disallow:
Questa combinazione significa che hai abilitato tutti i bot e che non hai impedito l’indicizzazione a nessuna risorsa. Nel momento in cui aggiungi una directory o una url specifica nella seconda voce puoi impedire a Google di prendere in considerazione queste risorse. Cosa verificare? Assicurati che siano presenti tutti i crawler nella scansione dei contenuti e che non siano escluse dall’indicizzazione pagine che ti interessano.
Un esempio concreto? Semplice, basta scrivere Disallow: / per impedire a Google di indicizzare il tuo sito. A volte basta questo per rispondere alla domanda: perché il mio sito non si vede su Google?
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Verifica i testi alt
Hai inserito il testo alternative in ogni immagine del blog o del sito web? Questo elemento è importante per l’ottimizzazione SEO delle immagini ma è difficile sincerare ogni singolo elemento caricato. Però c’è chi ti aiuta a risolvere il problema. Basta usare Screaming Frog SEO Spider Tool per avere a disposizione un report con tutte le foto e le grafiche che non hanno avuto le giuste attenzioni. Interessante, non trovi?
Per approfondire: come mettere la meta description su WordPress
I tuoi controlli SEO
Quali sono le verifiche indispensabili per testare la buona salute di un sito web? Quali sono i SEO check che non devono mai mancare? In questa lista trovi una serie di indicazioni utili, semplici e immediate per verificare la bontà del sito web. Questa è una guida di base, un SEO audit è qualcosa di più articolato e complesso.
Se vuoi maggiori informazioni sull’argomento lascia la tua necessità nei commenti. Lo stesso vale per nuove idee e riflessioni sul tema, sempre interessante, relativo ai test SEO e controlli per sito web.