La coda lunga è un termine che ha guadagnato popolarità negli ultimi tempi, specialmente in ambito web. In questo articolo vedremo di che cosa si tratta (a grandi linee) e perché è così importante per quanto riguarda il web marketing ed il posizionamento sui motori di ricerca (SEO).
La frase “Long Tail” (coda lunga) è stata coniata da Chris Anderson. Il concetto ha in parte preso le mosse da un saggio del febbraio 2003 di Clay Shirky, “Power Laws, Weblogs and Inequality”. Anderson ha descritto gli effetti della Long Tail sui modelli di business attuali e futuri a partire da una serie di discorsi nei primi mesi del 2004 e con la pubblicazione di un articolo della rivista Wired nell’ottobre del 2004. Anderson poi ha sviluppato l’argomento nel suo primo libro The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More (2006).
La coda lunga è, secondo Anderson, una strategia di vendita al dettaglio, basata su analisi statistiche, per cui si predilige vendere un gran numero di oggetti unici in quantità relativamente piccole di ogni oggetto venduto, rispetto a vendere un numero esiguo di elementi popolari in grandi quantità.
Anderson sostiene in poche parole che i prodotti a bassa richiesta o che hanno un basso volume di vendita possono collettivamente costituire una quota di mercato superiore rispetto a rivali molto venduti, che sono relativamente pochi, se il negozio o canale di distribuzione è abbastanza grande. Anderson cita ricerche precedenti di Erik Brynjolfsson , Yu (Jeffrey) Hu e Michael D. Smith, che hanno mostrato che la parte più significativa delle vendite di Amazon.com proviene da libri quasi sconosciuti, che non sono disponibili nelle librerie, e non dai bestseller.
La Long Tail è un mercato potenziale e, come illustrano gli esempi, la distribuzione e le opportunità del canale di vendita creato da Internet spesso permettono alle aziende di sfruttare questo mercato con successo.
La coda lunga applicata al SEO
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), o posizionamento organico, sicuramente è uno dei campi dove la strategia della coda lunga trova maggiore applicazione. Ogni azienda che intenda acquistare o richiedere informazioni su servizi SEO dovrebbe avere una buona comprensione di ciò che significa questo, prima di decidere a quale azienda rivolgersi ed i servizi da utilizzare.
Pensiamo ad esempio al caso Wikipedia, essa deve la sua fortuna al fatto di essere ben posizionata nei motori di ricerca per una miriade di parole a basso volume di ricerca, che collettivamente generano più traffico rispetto al numero limitato di voci molto popolari presenti in una enciclopedia convenzionale (come ad esempio l’Enciclopedia Britannica).
La SEO “coda lunga” è appunto la strategia di preferire molte parole chiave con volume di ricerca inferiore (e tasso di conversione superiore) rispetto a scegliere poche parole chiave con un alto volume di ricerca.
Per esempio, il termine “macchine fotografiche” ottiene decine di migliaia di ricerche su Internet ogni mese. Questo è un volume molto alto. Ma se hai un sito web in cui si vendono macchine fotografiche, è molto meglio per te essere ben posizionato, ad esempio, per “Nikon D3X“, per “Canon EOS Rebel” e altre chiavi di ricerca più specifiche. Questo è dovuto al fatto che, qualcuno che digita sui motori di ricerca il termine “macchine fotografiche“, vuole probabilmente guardarsi intorno, mentre chi cerca “Nikon D3X” è facile che abbia la sua carta di credito in mano, pronto ad acquistarne una.
Nell’immagine seguente riporto un altro esempio di applicazione della strategia al mercato alberghiero:
Focalizzando l’attenzione sulle parole chiave più specifiche, si è in grado di affinare il traffico del sito web aumentando la probabilità di acquisire clienti paganti. Inoltre, la concorrenza per le parole chiave “coda lunga” (Nikon D3X) è molto inferiore rispetto alla concorrenza per il termine generico (macchine fotografiche).
Per il tuo business, pensa quindi ai servizi specifici che offri. Se offri servizi solo in una specifica area geografica, dovresti includere la località nelle tue parole chiave. Chi esercita la professione di avvocato a Roma – ad esempio – potrebbe voler essere posizionato bene per “avvocato Roma” o “avvocato a Roma“. Comunque, quella persona farebbe certamente meglio ad essere posizionato per parole chiave ancora più specifiche, come ad esempio “avvocato divorzista Roma” o “avvocato civilista Roma“. In questo modo, gli sforzi SEO si concentrano su quelle persone che hanno essenzialmente bisogno di quello specifico servizio, e sono quindi pronte a pagare.
Un ulteriore vantaggio della coda lunga nella SEO è che i termini ad alta conversione (specifici) sono anche economicamente vantaggiosi. I termini più specifici sono più facili da posizionare, perciò meno costosi quando acquisti un servizio professionale di posizionamento sui motori di ricerca. E, come già detto, convertono di più, in modo da ottenere più soldi per ogni visitatore del sito. Euro per Euro, la SEO “coda lunga” è quindi la strada più vantaggiosa da percorrere in ogni senso.
Inoltre, poiché la SEO coda lunga costa meno (a parità di numero di parole chiave), si può essere flessibili e seguire diversi mercati contemporaneamente.
Conclusione
In conclusione, se intendi rivolgerti ad un esperto SEO per attuare un piano di search engine marketing o web marketing, tieni sempre presente che il posizionamento sui motori di ricerca basato sulla “coda lunga” è la strategia vincente.
Articolo tratto dal corso di web marketing di Studio Samo.
5 risposte
Post molto informativo. Grazie http://www.studiosamo.it per il tempo dedicato a condividere con noi la vista.
Potrebbe essere utile stilare una lista di tools per la ricerca e scelta delle parole chiave a coda lunga. Bisogna infatti tenere conto che, anche se è più facile posizionare un sito con delle “frasi chiave” e non singole parole chiave , bisogna che vi sia un numero anche minimo di ricerche mensili, altrimenti è inutile. Google suggest ed ADWords sono i primi a dover considerare.
Quali sono i vostri strumenti preferiti per la ricerca delle long tail keywords?
Chris Anderson, numero 1.
…sempre all’altezza