Realizzare siti in WordPress è piuttosto facile, spesso non lo è ottimizzarli per quanto riguarda il SEO. WordPress è di base un discreto strumento per il SEO, specialmente le nuove versioni, ma ci sono alcuni modi per trasformare quel “discreto” in “eccellente”.
Indice dei contenuti
ToggleIl SEO oggi non si limita a link building di qualità bassa e riempire i testi di keyword (tattiche che potevano funzionare anni fa). Ha attraversato una evoluzione negli ultimi dieci anni, e non smetterà mai di evolversi. In questo articolo vi presento 32 modi, facili da implementare ed efficaci, per migliorare il SEO del vostro sito in WordPress.
Oltre ai 7 fattori che stanno rivoluzionando il SEO, che sono applicabili per ogni sito web, se volete che il vostro sito in #WordPress raggiunga posizioni più elevate nelle Search Engine Result Pages (SERP), qui ci sono alcune cose che dovreste prendere in considerazione:
1. Quando cominciate con WordPress
Quando si imposta un nuovo sito, è possibile utilizzare la caratteristica di WordPress denominata “Scoraggia i motori di ricerca ad effettuare l’indicizzazione di questo sito” finché non si è terminato con il lavoro sulla struttura del blog e si è pronti a lanciarlo. Quando si ha questa opzione abilitata, i motori di ricerca (robot) non eseguono la scansione delle pagine (questo viene gestito dal file robots.txt). WordPress include anche i tag rel=”noindex” e rel =”nofollow” nelle pagine del vostro sito, in modo che esse non vengano indicizzate dai motori di ricerca fino a quando lo volete. E’ utile fare questo prima di cancellare l’articolo di default “Ciao Mondo” e di ottimizzare le strutture permalink, che altrimenti causerebbero un sacco di errori 404 Not Found in Google Webmaster Tools.
2. Cambiate la struttura permalink predefinita
Per impostazione predefinita, WordPress crea i permalink dei post in questo modo: “? p = [id] “. Questo non è search engine friendly e non avete la possibilità di mettere un paio di parole chiave importanti nel permalink pubblicare se non passate a una struttura dei permalink basata su testo. Io preferisco questo formato: “tuosito.it/categoria/post” (ma si può scegliere una qualsiasi altra struttura analoga).
Per modificare la struttura dei permalink, andate su Impostazioni » Permalink » Struttura personalizzata e compilate il campo in questo modo: /%category%/%postname%/
3. Installate un plugin per la sitemap XML
L’installazione di un plug-in sitemap XML è di vitale importanza per i siti in WordPress (e non solo per loro). Fornire ai motori di ricerca come Google i link a tutte le pagine del vostro sito con una sitemap, preferibilmente in formato Xml, aiuta ad indicizzare il contenuto del sito più velocemente e in un modo più semplice.
Un buon plugin per wordpress per creare e aggiornare automaticamente la sitemap è Google XML Sitemaps di Arne Brachhold.
4. Installate un plug-in SEO e iniziate a utilizzare il tag rel=”canonical”
L’installazione di un buon plugin SEO è un must, perché può prendersi cura di numerosi aspetti SEO del vostro sito automaticamente. Non appena se ne installa uno, è necessario abilitare il tag rel=”canonical” per le pagine del sito. Questa funzione aiuta i motori di ricerca per determinare gli URL che sono fonte originale di contenuto. In questo modo, aiuta ad eliminare problemi di contenuti duplicati.
Personalmente, io preferisco usare WordPress SEO by Joost de Valk. Questo ottimo plugin fornisce agli utenti una vasta gamma di opzioni per quanto riguarda il rel=”canonical”, i tag title delle pagine, le meta description, l’ottimizzazione on-page delle parole chiave, il noindexing per categorie, tag o archivi, l’Authorship con Google Plus, Google Analytics, la verifica con Google Webmaster Tools e molto altro. Tante opzioni “sotto il cofano” mi fanno amare questo plugin in modo particolare.
Un altro popolare SEO plugin per WordPress è All in One SEO pack da Michael Torbert.
Se volete un plugin a pagamento, io suggerisco Squirrly . Oltre al SEO, vi aiuta con la selezione delle parole chiave (analizzando la concorrenza delle parole chiave e le tendenze di ricerca) e vari altri elementi di SEO. Quando scrivete un nuovo articolo, l’assistente live di Squirrly vi dice come ottimizzarlo. Esso comprende anche All in One Analytics SEO, che mostra le informazioni relative all’indicizzazione su Google, le metriche social, i link in entrata e una varietà di altre cose.
5. Mettete il nofollow nei link non attendibili o inutili
In sostanza, un collegamento ipertestuale con un attributo rel=”nofollow” indica agli spider dei motori di ricerca di non “seguire” il link, e che non garantisce l’affidabilità della pagina collegata. Inoltre, l’aggiunta di un attributo rel=”nofollow” per un collegamento fa si che nessun punto di #PageRank venga passato alla pagina collegata.
Google suggerisce ai webmaster di usare il nofollow ad esempio su annunci pubblicitari con link ai siti web degli inserzionisti. In generale, è consigliabile metterlo su link che non sono correlati con l’argomento del sito, o non sono utili per i motori di ricerca. È possibile controllare ciò che Google ha da dire a riguardo.
6. Usate il noindex sui tipi di pagina duplicati
Se ad esempio il vostro sito ha già una categoria chiamata “SEO per WordPress” e voi taggate un post con il tag “SEO per WordPress”, potreste creare contenuti duplicati e title duplicati, se non utilizzate una struttura del title diversa per tag e pagine di categoria. Una soluzione rapida sarebbe quella di utilizzare l’attributo noindex (che dice ai motori di ricerca di non indicizzare una pagina, utilizzando la stringa di codice HTML <meta name=’robots’ content=’noindex’ /> ) sulla pagina meno importante delle 2. Un altro modo molto semplice per farlo è quello di farlo con un plugin SEO, come Yoast o All in One SEO pack che ho già citato prima.
7. Utilizzate un plugin di caching per velocizzare il sito
Un plugin di caching è un must per ogni sito WordPress. Questi plugin fanno due cose utili: in primo luogo, rendono il vostro sito più veloce; in secondo luogo, riducono il carico sul server web. Molti plugin di caching fanno una copia cache dei contenuti statici e dinamici del sito, per diminuire i tempi di caricamento della pagina. Uno di questi plug-in per WordPress impressionante è W3 Total Cache, che uso su Studio Samo e vari altri siti WordPress. E’ ricco di funzionalità come il caching delle pagine, la memorizzazione nella cache del browser, la cache del database e le opzioni di minimizzazione dei javascript. Una buona alternativa ad esso è WP Super Cache, che genera pagine html statiche per accelerare i siti WordPress. L’obiettivo è diminuire i tempi di caricamento delle pagine per migliorare l’esperienza degli utenti. I motori di ricerca tengono conto della velocità come fattore di ranking, quindi, se rendete il vostro sito web più veloce, naturalmente, sarà un bene dal punto di vista SEO.
8. Utilizzate un CDN per migliorare le prestazioni del sito
Una CDN è super utile, soprattutto per grandi siti web con un sacco di contenuti statici (come immagini, javascript, css). E’ fondamentalmente un sistema che memorizza nella cache il contenuto statico tra numerosi server sulla propria rete capillare e li presenta di volta in volta attraverso i server più vicini alle posizioni degli utenti. Questo accelera il sito, un server più vicino per i contenuti statici assicura tempi di risposta più bassi, un caricamento pagina più veloce e prestazioni complessive.
Io uso MaxCDN su alcuni siti web, e tutto quello che posso dire è che sono un grande fan di questo strumento. Grazie ai server CDN di MaxCDN, anche le pagine più pesanti hanno un tempo di caricamento inferiore a 2 secondi.
Se non volete un servizio CDN a pagamento, ci sono alcune alternative gratuite. CloudFlare è un servizio molto popolare ed offre un piano gratuito, anche se fornisce un servizio tecnicamente un po’ diverso da quello di MaxCDN, mettendo in cache intere pagine web sul loro server. Dovreste iniziare a utilizzare un CDN, non importa quale, se il vostro sito WordPress ha visto una certa crescita di numero di visitatori e notate, magari nelle ore di punta, un rallentamento nel caricamento delle pagine.
9. Passate a un miglior hosting
Se il vostro sito rimane lento anche dopo l’ottimizzazione del codice, l’utilizzo di un plugin di caching e di una CDN, è il momento di passare a un miglior web host con i server più veloci. Potete contattare il vostro hosting e chiede loro perché il vostro sito è lento, ma se non riescono a fornire un motivo specifico, potete essere abbastanza sicuri che i loro server sono lenti.
Un sito ideale per cercare un nuovo hosting è HostingTalk. Nel forum troverete consigli utili e una guida sulla scelta giusta di un hosting.
10. Bloccate i commenti spam
Le nuove versioni di WordPress fanno un ottimo lavoro mettendo in automatico il nofollow ai link postati dagli utenti nei commenti. Allora, perché i commenti spam sono un male per il vostro sito? Prima di tutto, essi non contribuiscono di nulla al tema e infastidiscono gli utenti. In secondo luogo, se un post sulle auto ottenere un commento che dice cose sul viagra, ai motori di ricerca non piace. In questo caso, c’è la possibilità che la pagina venga contrassegnata come spam dai motori di ricerca, e il vostro sito sarà penalizzato. Prevenire gli spammer sul vostro sito è l’unico modo efficace in questo caso.
Un buon metodo per evitare lo spam automatico, utilizzato dai SEO Black Hat per mezzo di software particolari (spambot), è utilizzare un plugin CAPTCHA per i commenti, un test fatto di una o più domande per determinare se l’utente sia un umano, come quello dell’esempio in questa foto:
Questo plugin molto diffuso si chiama reCAPTCHA (è gratuito).
11. Non fate PageRank sculpturing
Con un nuovo aggiornamento dell’algoritmo nel 2009, Google mira a scoraggiare i webmaster che controllano il flusso di PageRank tra i loro siti utilizzando il tag rel=”nofollow” eccessivamente. Questa tecnica è detta appunto “PageRank sculpturing”. Google consiglia ai webmaster di dare più importanza alla corretta struttura del sito e scansionabilità, piuttosto del PageRank sculpting e altri modi simili per ingannare il sistema.
Ecco quello Matt Cutts di Google pensa sul PageRank sculpturing:
12. Mettete link ai vostri vecchi post nei nuovi
I link interni sono una maniera molto efficace per alimentare il posizionamento dei contenuti più pertinenti sul vostro sito web. Funziona come una mappa virtuale di post correlati sul vostro sito e rende la navigazione all’interno del sito più semplice sia per gli utenti che per i robot. Quando scrivete un nuovo post, linkatelo manualmente, utilizzando anchor text pertinenti. Oltre al SEO, questo aiuterà i vostri vecchi post ad ottenere più traffico.
13. Mattete più link al contenuto speciale all’interno del sito
Volete dare ad un post un’importanza speciale? È il risultato di una ricerca unica e fornisce un grande valore per i lettori? Potete linkarlo più spesso di quanto fate in caso di altri posti nel nuovo post e / o nella barra laterale, lasciando così che i motori di ricerca sappiano che è importante e merita più attenzione da parte dell’utente.
14. Se c’è un solo autore, disabilitate gli archivi autore
E’ meglio disabilitare gli archivi autore se nel blog c’è un singolo autore, perché la pagina di archivio per autore sarà identica alla pagina che elenca tutti gli ultimi post del blog (home page). È possibile rimuovere i collegamenti alle pagine di autori modificando il tema, oppure è possibile utilizzare il plugin WordPress SEO con la funzione “disabilitare gli archivi per autore”, che effettuerà un redirect 301 delle pagine di archivio alla vostra home page.
15. Ottimizzate le immagini
Ottimizzare le immagini comprimendole e ridimensionandole può ridurre molto il peso delle immagini, diminuendo il peso della pagina e quindi migliorando le prestazioni di caricamento. È possibile utilizzare il ridimensionamento delle immagini con software appositi. Assicuratevi che le immagini che caricate in WordPress siano già ottimizzate, perché non c’è un modo semplice per ridurre le dimensioni una volta che sono caricate nel server.
È inoltre possibile ottimizzare le immagini per la ricerca per immagini di Google, per aiutare le vostre foto a posizionarsi meglio. È inoltre possibile includere ulteriori parole chiave – o la vostra parola chiave principale – attraverso il tag alt (testo alternativo) nei vostri post.
16. Non mettete link a pagine non importanti in ogni pagina
A causa dei cambiamenti dell’algoritmo di Google sui link nofollow, è consigliabile non includere link al vostro feed RSS o altre pagine non importanti in ogni singola pagina del sito. Se lo fate, anche con l’uso dell’attributo rel =”nofollow” state comunque perdendo un po’ di succo di PageRank, perché i link con il nofollow non risparmiano il PageRank, ma in realtà la quantità di succo di PageRank viene vaporizzata (leggi: sprecata). Quindi, non collegate tutto ai vostri menu.
17. Curate i titoli dei post
I titoli dei post hanno ancora un impatto significativo sulla SERP, quindi un bel titolo informativo contenente tutte le parole chiave necessarie è un vantaggio considerevole se l’obiettivo è quello di apparire più in alto nei risultati di ricerca. Usare parole chiave a bassa concorrenza nel titolo è un modo efficiente per ottenere più possibilità di posizionarsi in alto in #SERP. Ma è necessario sapere se la gente realmente cerca queste parole. È possibile utilizzare l’AdWords Keyword Tool di Google per controllare statistiche di ricerca globali e locali e livelli di concorrenza di parole chiave e frasi.
Google conosce i sinonimi delle parole più popolari, ma attualmente non sa – ad esempio – che il significato di stratagemma è simile al significato di tattica. Quindi, se scrivete un post con il titolo “stratagemmi migliori per ottimizzare WordPress”, probabilmente non verrà mostrato in SERP se l’utente digita “migliori tattiche per ottimizzare WordPress”. Quindi, ci deve essere un giusto equilibrio tra bassa competitività e volumi di ricerca mensili locali delle parole chiave da scegliere per i vostri titoli dei post.
18. Utilizzare alcuni dei tradizionali metodi di SEO
Alcune pratiche tradizionali di SEO possono ancora essere attuate oggi. Sto soprattutto parlando di on-page SEO. Se state usando un plugin di SEO come Yoast SEO, come faccio io, è possibile impostare title e meta description personalizzati per i vostri post. Meta description scritte manualmente, ricche di parole chiave, hanno ancora un certo valore come fattori di ranking dei motori di ricerca. Tuttavia, i moderni motori di ricerca come Google ora generano automaticamente le description a seconda delle parole chiave di ricerca, nella maggior parte dei casi. Ma potete ancora farlo in quanto non danneggia nulla.
19. Integrate i pulsanti di condivisione sui social network
La maggior parte dei motori di ricerca, come Google, si servono dei social network come Facebook, Twitter, Google+ ecc per determinare quali reazioni ha una pagina web con gli utenti reali. Quando mettete “Mi piace” a un link su Facebook, o ritwittate un post su Twitter, o mettete un +1, significa che vi è piaciuto il post, giusto? I motori di ricerca oggi danno ai post con buone reazioni social priorità in SERP. Un aumento del traffico dai social network è quindi un grande vantaggio per il contenuto. È possibile implementare i pulsanti di condivisione social sul vostro sito web e ottenere questi vantaggi. Ci sono una marea di plugin per WordPress che fanno questo, in questo blog, ad esempio, io utilizzo Shareaholic.
20. Rivedere e ottimizzare il vostro tema
Questo punto è importante se state utilizzando un tema non così popolare gratuito. Ma anche quelli a pagamento possono avere codice complicato, che è un male per le prestazioni del sito e per il SEO. Non potete fare molto in questo caso se non siete degli smanettoni, ma se lo siete, potete dare un’occhiata al codice per controllare che sia ottimale. Un tema troppo ricco di animazioni javascript potrebbe rallentare il caricamento delle pagina, e non essere adatto per le vostre esigenze. Se amate il vostro tema ed è abbastanza buono, tranne in alcune aree, potete contattare un webmaster per farvelo ottimizzare.
21. Passate al responsive design
Secondo recenti studi, Google dà un vantaggio ai siti realizzati con responsive design nelle ricerche da dispositivi mobili. Temi Responsive danno una migliore esperienza utente, perché adattano il layout del sito al dispositivo di utilizzo, quindi si vedono perfettamente anche su smartphone e tablet. Io utilizzo sempre questi temi, perché così ho più o meno lo stesso layout ed esperienza di navigazione del sito su tutti i miei dispositivi (provate ad aprire questo sito con il vostro smartphone). Passando ad un responsive design potrete migliorare l’esperienza degli utenti, così come il SEO del vostro sito WordPress. Temi WordPress predefiniti, come Twenty Eleven, Twenty Twelve e l’imminente Twenty Thirteen sono tutti i responsive e forniscono ampio margine di personalizzazione.
22. Personalizzate il file robots.txt
Se non volete che Googlebot esegua la scansione ed indicizzi directory o pagine specifiche del vostro sito, è possibile bloccarli direttamente dal vostro file robots.txt. Con il plugin WP Robots Txt per wordpress, non avete nemmeno bisogno di avere un file robots.txt reale presente all’interno directory di installazione di WordPress, verrà creato automaticamente un file robots.txt virtuale per il vostro sito che funziona altrettanto bene come un vero e proprio. Sarà possibile modificarlo in qualsiasi momento da “Impostazioni -> Lettura”. Bloccando l’indicizzazione delle cartelle con contenuti inutili (tipo vecchi archivi o cartelle di sistema) farete risparmiare tempo ai robot, migliorando così la scansione del sito e quindi il SEO.
23. Aggiungete nuovi posti frequentemente
Google dà la priorità nelle sue SERP ai siti con post pubblicati frequentemente. Dopo l’aggiornamento Caffeine, Google ha iniziato a preferire contenuti aggiornati più di recente, soprattutto per le ricerche connesse al tempo.
Se pubblicate cinque volte in una settimana, e non pubblicare nulla la settimana successiva, è peggio che la pubblicazione di due post a settimana in modo costante. I motori di ricerca amano i contenuti aggiornati di recente e rilevanti. Quindi, se il vostro sito tratta di automobili, e pubblicate il lancio di ogni nuovo modello in tutto il mondo ed i rispettivi eventi, e non copiate direttamente da qualche altra parte, Google amerà il vostro sito, e molto probabilmente otterrete un vantaggio in SERP. Questo è applicabile per i siti web appartenenti a qualsiasi nicchia.
24. Mettete le parole chiave più importante entro le prime 100 parole
Google dà ai primi paragrafi di testo più importanza quando indicizza una pagina. Si può approfittare di questo in due modi:
- Descrivere ciò di cui tratta il post nei primi paragrafi, come introduzione al post. Includere le parole chiave che avete deciso di utilizzare in tutto l’articolo (vedere punto # 17).
- Mettere il link verso gli altri post importanti interni entro i primi paragrafi.
25. Correggete i link rotti
Se troppi link non funzionanti si trovano sul vostro sito, i motori di ricerca penseranno che non ci sia una corretta manutenzione del sito. Potrebbe essere penalizzato dai motori di ricerca, che possono pensare che sia un sito abbandonato. È possibile utilizzare il plugin Broken Link Checker per WordPress per gestire i link rotti interni ed esterni. Questo plugin può (facoltativamente) contrassegnare i collegamenti interrotti come ‘nofollow’ automaticamente in modo che i motori di ricerca non abbiano una “impressione negativa” del sito. In più, con questo plugin, è possibile ricevere una notifica via email ogni volta che nuovi collegamenti interrotti vengono rilevati sul sito e metterli a posto.
26. Limitate la lunghezze delgi URL
Titoli dei post lunghi non dovrebbero essere evitati, URL lunghi invece dovrebbero. È possibile utilizzare una versione abbreviata del titolo del post (se è troppo lungo) per il permalink. Non considero l’inserimento di 10-15 parole nel permalink un problema, ma se si includono più parole, è un male per un paio di motivi. Prima di tutto, URL molto lunghi sono più difficili da memorizzare, e ciò può influenzare il numero di visitatori diretti. In secondo luogo, URL lunghi danno una prima impressione negativa tra i vostri potenziali lettori. Ci sono stati i colloqui sul tema in cui è emerso che Google e altri motori di ricerca non amano gli URL troppo lunghi. Inoltre, gli URL molto lunghi non appaiono completamente in SERP. Infine, poiché i motori di ricerca si stanno concentrando sulla user-experience sempre di più ultimamente, e stanno utilizzando più dati user-based che mai, probabilmente è meglio limitare le lunghezze degli URL per il SEO, così come è preferito dai vostri lettori.
27. Migliorate i contenuti per migliorare l’esperienza utente
Google negli ultimi anni sta dichiaratamente puntando prima di tutto sulla qualità dei contenuti. Aggiornamenti dell’algoritmi come Google Panda e Google Penguin hanno colpito molti siti con contenuti di scarsa qualità. I SEO non possono più usare strategia “scarsi contenuti e tanto link building” che hanno usato con successo nel lontano 2004. Il modo migliore per impressionare Google è quello di produrre unici, ben pensati contenuti che i vostri lettori ameranno. Pensate al traffico dei motori di ricerca solamente dopo che avete grandi contenuti sul vostro sito.
Google ora utilizza una varietà di tecniche per determinare se gli utenti apprezzano davvero i contenuti del vostro sito. Questi includono i segnali social, l’attività on-site dell’utente, la frequenza di rimbalzo di una pagina, ecc. Quindi, anche se riuscite a posizionare bene una pagina non così utile del vostro sito per un insieme di parole chiave, potete essere certi che riceverete un duro colpo a seguito di metriche utente negative.
28. Implementate il tag rel=”author” [AGGIORNAMENTO] la foto non è più visibile nei risultati di ricerca
Le statistiche mostrano che si può ottenere fino a un aumento del 150% nel traffico organico se si implementa il tag rel=”author”. L’articolo che ho linkato aiuterà anche ad impostare l’authorship di Google+ sul vostro sito. Ci sono due vantaggi fondamentali nell’utilizzo di questo Markup autore di Google:
- Una bella foto su Google+ renderà le voci del sito web nella SERP più interessanti e promettenti rispetto alle altre voci senza foto, e ciò aumenterà la click-through-rate (CTR).
- Il markup autore aiuta i motori di ricerca a capire che un post è stato scritto da voi. In SERP, include un link al vostro profilo Google+. Ora, se costantemente scrivete contenuti interessanti che gli utenti amano leggere, potrete lentamente guadagnare reputazione agli occhi di Google come scrittore rispettabile e autorevole. Questo è spesso chiamato Google AuthorRank. Ora, una volta che avete guadagnato la reputazione di scrivere contenuti di qualità, non importa in quale sito postate, il contenuto otterrà automaticamente un vantaggio in SERP.
29. Provate a creare contenuti virali
Il problema con alcuni siti è che i proprietari sono spesso troppo conservatori per produrre contenuti originali, avvincenti e coinvolgenti. A volte, non importa quanto duramente si lavora, i visitatori non aumenteranno più di tanto. Avete quindi bisogno di raggiungere più persone con un contenuto eccezionale. Potete concentrarvi su un tema caldo all’interno della vostra nicchia, presentano dati interessanti in una prospettiva mai vista prima, entrare in contatto con altri blogger per coinvolgere maggiormente i vostri lettori, se volete creare contenuti sulla base di idee nuove. Potete utilizzare Google Trends per sapere che cosa è attualmente di tendenza o in aumento.
Una volta che avete finito con la parte di creazione di contenuti, dovete assicurarvi che darete ad essi la promozione che meritano. Assicuratevi che il post sia condiviso su tutti i principali social network, utilizzando la vostra rete di contatti. Quando inizierete a ricevere del traffico dai referral, anche il vostro traffico organico aumenterà, poiché, come ho già spiegati in precedenza, i motori di ricerca utilizzano ora segnali dei visitatori per classificare le pagine web.
30. Concentratevi sui vostri profili sui social media
I social media sono grandi per aumentare la portata del vostro sito. Tuttavia, bisogna essere attenti a mantenere aggiornati i profili dei social media. Compilate sempre tutti i campi con più informazioni possibile e arricchite i profili con la grafica. Il coinvolgimento degli utenti nelle piattaforme di social media è un grande bonus per ogni blogger o webmaster. Siti con forti basi di utenti di Facebook e Twitter ottengono un sacco di traffico mirato non appena pubblicano nuovi contenuti.
E’ molto meglio avere account attivi su 3 piattaforme che avere una dozzina di account inattivi su varie piattaforme. Se i segnali dai social media indicano che state facendo un buon lavoro, i motori di ricerca daranno sicuramente al vostro sito il boom di visitatori organici che merita.
31. Provate a scrivere post lunghi
Articoli lunghi sono effettivamente un bene per il SEO, come dimostrato da una analisi effettuata dal serpIQ .
Come si può vedere nella presentazione sopra, la lunghezza del contenuto medio di ogni pagina che si colloca nella top 10 in Google per qualsiasi parola chiave è di almeno 2.000 parole. Più ci si dirige verso la pagina 2, meno lungo è il contenuto delle pagine elencate su quelle SERP. Questo spiega che Google preferisce i siti ricchi di contenuti, non perché pensa che i post lunghi siano più importanti, ma perché i lettori reali amano il contenuto dettagliato.
Questo non significa necessariamente che si dovrebbe per forza allungare gli articoli. Se per esempio state descrivendo un’auto, non tentate di espandere l’articolo scrivendo qualcosa di ovvio e ridicolo come “questa auto ha quattro ruote, un voltante, degli sportelli e dei sedili”. 😀
Invece, è utile fare qualche ricerca on-line sul tema che si sta scrivendo, sostenerlo con statistiche e dati. E’ bene anche mettere link ad altri blog autorevoli che sostenere quello che state scrivendo. Io personalmente considero articoli con almeno 1.000 parole decenti abbastanza per ottenere un buon posizionamento in SERP. Scrivere in modo dettagliato circa le cose che i vostri lettori vogliono conoscere è la cosa migliore da fare. Per vostra conoscenza, questo post è di più di 4.000 parole di lunghezza.
32. Non vi basta? Seguite il mio corso SEO per WordPress!
Volete sapere di più so come migliorare la SEO del vostro sito WordPress. Ho realizzato un video corso di ben 4 ore su come ottimizzare un sito WordPress dalla A alla Z, con esempi pratici e risorse indispensabili. Potete guardare le lezioni gratuite prima di decidere se acquistarlo.
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Conclusione
Prendete un po’ di tempo per riconsiderare il vostro sito WordPress dopo aver implementato alcune di queste tecniche. Controllate se le cose vanno meglio per il vostro sito. Idealmente, dovreste vedere un aumento significativo del traffico organico. Se avete difficoltà a capire o applicare uno dei punti di cui sopra, potete rilasciare un commento qui sotto. Dopo tutto, se non state ottimizzando il vostro sito WordPress per il suo pieno potenziale, state regalando un bel po’ di prezioso traffico organico ai vostri concorrenti.
Quali altri consigli SEO vorreste dare agli utenti di WordPress?
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15 risposte
Un altro importante fattore nella scelta dei siti partner, è il cosi detto TRUST, che genererà il trust rank. Il trust altri non è che la reputazione che google da a un sito, se infatti riceviamo link da siti penalizzati o che effettuano pratiche poco chiare, il valore del link è praticamente nullo, al contrario, ricevere un link da un sito che gode di buona reputazione, può giovare e tanto al nostro posizionamento. Il nostro staff SEO conosce a fondo questa pratica, e può offrire link di qualità per portare il vostro sito al successo.
Questo articolo, a mio parere, è un pilastro per i nuovi blogger come me! Ho sfruttato molti di questi consigli per lavorare sul mio blog di grafica e design e devo dire che i risultati iniziano a maturare!
Lorenzo, Blog Grafigata
Grazie Lorenzo! In bocca al lupo per il tuo blog 😀
Complimenti per l’articolo, chiaro e di linguaggio semplice (evviva!). Io non sono di certo espertona in materia, quindi ti faccio una domandina semplice semplice. Se io ho un responsive template che già al suo interno ha un SEO optimization e se io installo e completo anche wp SEO by Joost o All in one Seo pack, che succede? Potrebbe esserci una sovraottimizzazione che mi penalizza? Cosa mi conviene fare? Non completo la parte del Seo già compresa nel template e procedo con quelli classici, oppure è consigliabile completare anche quello? Io ho il terrore della sovraottimizzazione, perchè magari uno si sbatte un sacco e poi ha il risultato opposto. Altra soluzione che pensavo: ricercare sinonimi e completare sia la parte seo del template, sia quella del plugin aggiuntivo. Google però non è scemo e non so se mi conviene fare una cosa così. Aiuto. Mi scuso per l’ignoranza e magari per la domanda banale, ma ho bisogno di una manina. Grazie!
Gentile Jacopo Matteuzzi, grazie per i suoi preziosi suggerimenti. Abbiamo seguito i suoi consigli per la testata giornalistica online da me diretta, che è online però da circa due anni. Nessun problema riscontrato, pochi errori 404, ma abbiamo avuto problemi per i permalink, perché cambiando la struttura, non essendoci i tre numeri alla fine del link gli articoli non vengono inseriti su Google News, quindi siamo costretti a inserire i numeri manualmente nel link, come risolvere questo problema?
Complimenti, davvero un’ottimo articolo.
Stavo cercando qualcosa sui link building, avete qualcosa di scritto in merito ?
Grazie,
puoi leggere questi:
https://www.studiosamo.it/seo//link-building-giusto/
https://www.studiosamo.it/seo//guida-al-link-building-in-ambiente-penguin-2-0/
https://www.studiosamo.it/seo//11-tecniche-link-building-che-google-odia-rimpiazzarle/
https://www.studiosamo.it/seo//i-3-migliori-strumenti-di-link-building-secondo-55-esperti-seo/
Ciao, io ho un blog di moda Blamod e vorrei poter scaricare SEO.
Come si fa ?? e sopratutto quale SEO potrei scaricare perché ho visto che c’è ne sono diverse??
GRazie.
http://blamod.wordpress.com
Salve ..grazie per tutti i suggerimenti che sono molto utili per chi come me ha scoperto da poco seo…ho un sito avviato con oltre 200 articoli ..la struttura del mio permalink è giorno/mese/anno/tittolopost e vorrei modificarla in titolo post /data so che esiste un plugin che farebbw tutti i redirect 301 , ma so anche ceh perderei tutti i MI PIACE di FB e vari twitt e google+… Mi sto chiedendo se tuti questi redirect non rallentino il caricamento …tu cosa ne pensi? e cosa mi consigli? grazie marni
Grazie per questa ottima guida. Ne ho trovata un’altra altrettanto valida qui: http://www.seologico.it/seo-per-wordpress/. Quello che però non riesco a capire e per questo motivo vi chiedo è: come posso avere un controllo così completo anche sui blog attivati direttamente attraverso wordpress.com? Grazie in anticipo per eventuali consigli.
Salve, ho un sito con circa 2000 articoli, copiati di sana pianta, senza alcun tag bquote, con una valanga di errori a livello di formattazione (h1, h2, snippet non curato, tag non curati), ho pensato di archiviarli e di inserire il tag noindex (tengo a precisare che in ogni caso questi articoli non vengono fuori con nessun tipo di ricerca su google). E da là in poi vorrei ottimizzare il sito e i nuovi contenuti. E’ un procedimento corretto? Rischio penalizzazioni?
Consigli molto utili
Grazie per la guida, è molto interessante, anche se avrei gradito più dettagli sulle funzioni di Yoast Seo
Io ho All in one ma anche seo by yoast. consigli di importare le impostazioni all in one e togliere l’altro? Per il resto ci sono alcune cose che non ho ben capito… rileggerò l’articolo due/3 volte! 😉
Grazie Jacopo per questa guida. Alcuni consigli sono davvero una novità per me, li proverò tutti sul mio blog.
Ho da chiederti una cosa: cos’è di preciso il traffico organico?
Ci sono degli elementi per conoscere più o meno di quanto devono crescere le visite su un blog in un dato periodo? Io sono on line da ormai 8 mesi ed è davvero una fatica quotidiana fornire contenuti di qualità nel modo giusto. Avrei bisogno di qualche parametro di riferimento per sapere se le cose stanno andando ben oppure un pò a rilento in merito a visite, iscritti, insomma “social performance del blog”… Potresti fornirmi qualche aiuto?
Ti ringrazio
Elena