SEO e Inbound Marketing: amici o nemici?

La SEO e l'Inbound Marketing possono generare enormi vantaggi, ma bisogna conoscerne le caratteristiche e saperli usare appropriatamente. Se ti stai chiedendo qual è il migliore dei due, continua a leggere e lo scoprirai.
SEO e Inbound Marketing

La sfida SEO vs Inbound Marketing nasce probabilmente per via di malintesi o del fatto che alcune web agency siano più propense a proporre l’una o l’altra metodologia per far aumentare il traffico sul sito web e i lead.

Per una persona che si trova davanti a professionisti che elogiano l’ottimizzazione del sito o, invece, l’Inbound non è facile capire se quella proposta sia davvero la soluzione migliore per ottenere i risultati preventivati.

È proprio per questo motivo che bisogna conoscere analogie e differenze di questi due strumenti del digital marketing.

Una risposta, però, posso darla fin da ora: non sono nemici. Ma vediamo perché.

Definizioni di SEO e Inbound Marketing

È meglio spiegare ancora una volta i concetti fondamentali che stanno dietro a questi due importanti strumenti strategici.

La definizione di SEO (Search Engine Optimization):

“Quell’insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca, nei risultati non a pagamento, detti risultati “puri” o “organici””.

La definizione di Inbound Marketing:

“È un metodo incentrato sul farsi trovare dai potenziali clienti, attirarli verso il nostro Brand e farli diventare contatti, poi clienti, infine promotori”.

SEO e Inbound: i contenuti sono fondamentali per entrambi

La cosa che accomuna queste due attività inerenti al digital marketing è l’utilizzo di contenuti di qualità per soddisfare le necessità dei motori di ricerca e, soprattutto, degli utenti.

In entrambi i casi i testi devono essere realizzati per dare informazioni mirate ed esaurienti alle buyer personas individuate nella fase di analisi insieme alle relative parole chiave che i potenziali clienti digitano su Google.

I contenuti ideali per la SEO sono quelli originali (non copiati) che forniscono informazioni complete sia al robot del motore di ricerca, sia all’utente che digita una query e vuole una risposta corretta.

Ovviamente quando si scrivonotesti di pagine web o articoli per il blog aziendalebisogna avere un occhio di riguardo anche per gli aspetti tecnici, ad esempio:

  • Utilizzo di H1, H2, H3
  • Inserimento oculato di keyword
  • Uso di elenchi puntati e grassetti

Anche i contenuti scritti per l’Inbound Marketing devono essere ottimizzati, ma devono altresì tenere in considerazione la posizione dell’utente all’interno del funnel.

In una strategia Inbound i contenuti devono essere suddivisi in ToFu (top-of-funnel), MoFu (middle-of-funnel), BoFu (bottom-of-funnel) e devono rispettivamente:

  • Dare informazioni utili al target selezionato ma ampio
  • Approfondire gli argomenti per avvicinare l’utente all’azienda
  • Stimolare all’acquisto

Obiettivi dell’ottimizzazione e dell’Inbound

I motivi che portano a ottimizzare un sito o a creare una strategia basata sul funnel sono sicuramente diversi, per questo non bisogna pensare che sia sempre indispensabile scegliere un metodo o l’altro.

La Search Engine Optimization è indispensabile se si vuole che le pagine web del proprio sito siano ben posizionate nelle SERP.

Apparire tra i primi risultati di Google per specifiche query significa far aumentare il traffico organico verso il sito, il blog, l’e-commerce ottimizzato.

Aumentando la visibilità di una piattaforma web si ottengono altri importanti obiettivi:

  • Ottenere lead
  • Trasmettere autorevolezza
  • Incrementare le vendite

Lo scopo primario dell’Inbound Marketing è quello di trasformare utenti anonimi in clienti fidelizzati che possono arrivare anche a promuovere autonomamente il brand.

A differenza della pubblicità su media tradizionali, questo tipo di strategia digitale cattura l’attenzione degli utenti senza interrompere ciò che stanno facendo.

Il principio dell’Inbound è proprio quello di farsi trovare dal potenziale cliente attirandolo tramite contenuti di qualità.

I risultati che si possono raggiungere con questa attività sono sovrapponibili a quelli elencati per la SEO, perché anche l’Inbound:

  • Migliora la lead generation
  • Fa percepire l’azienda come punto di riferimento del settore
  • Spinge gli utenti ad acquistare

Questo non significa che le metodologie siano sovrapponibili, piuttosto bisogna immaginarle come linee parallele che, all’interno di una strategia di marketing, possono intersecarsi e lavorare sinergicamente.

SEO e Inbound Marketing collaborano

Il sito web è sicuramente uno dei canali principali per fare Inbound Marketing, perché i contenuti ottimizzati attirano gli utenti proprio lì, ma bisogna considerare altri aspetti che consolidano il rapporto di collaborazione tra le due metodologie.

Ipotizzando un progetto imprenditoriale che parte da zero, è difficile immaginare di creare una strategia Inbound senza prima pensare di realizzare un sito web indicizzato e posizionato per specifiche keywords.

Anche immaginando di guidare il percorso dell’utente nel funnel attraverso la pubblicazione di contenuti sui social e/o su landing page dedicate, il sito resta comunque un punto focale della strategia.

Basta pensare all’utente che legge un articolo online realizzato con estrema cura e che poi va su Google e cerca l’azienda citata nel contenuto BoFu.

Cosa succede se una persona non trova il brand sul motore di ricerca? Probabilmente pensa che esso non esista o che non sia poi così affidabile.

Sarebbe davvero strano anche immaginare di pubblicare testi ottimizzati sul blog inserito all’interno del sito aziendale o dell’e-commerce senza, però, curare la SEO di tutte le altre pagine web.

Per ottenere buoni risultati oggi bisogna pensare a quante opportunità ha un utente per cercare informazioni ed entrare in contatto con chi mette sul mercato un prodotto o un servizio.

Dopo aver capito dove sono presenti le buyer personas, non bisogna trascurare nessun canale che può farle diventare concretamente clienti.

Scegliere a priori SEO o Inbound non è consigliabile. La cosa giusta da fare è analizzare la presenza online del brand, definire gli obiettivi e, infine, ideare un piano strategico specifico.

In conclusione: meglio SEO o Inbound?

La SEO può essere inscritta tra i processi fondamentali dell’Inbound Marketing, ma non è sempre indispensabile.

Ad esempio, il sito potrebbe già essere ottimizzato e, quindi, per far aumentare il numero di lead o la qualità di essi sarebbe opportuno implementare solamente una strategia d’Inbound.

D’altra parte, se l’esigenza fosse quella di far aumentare le visite su un sito non tecnicamente perfetto e di trattenere per più tempo l’utente  su di esso, potrebbe essere sufficiente la SEO, magari associata alla SEA (Search Engine Advertising) o al SMM (Social Media Marketing).

La conclusione è che ogni progetto di digital marketing deve essere valutato attentamente e la strategia deve essere realizzata su misura, senza escludere o includere per forza metodi, strumenti, media.

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

Piaciuto? Condividilo!

L'autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

prompt engineering
Jacopo Matteuzzi

Prompt Engineering AI: cos’è, guida pratica

In questo articolo scoprirai cos’è il prompt engineering, perché è così importante, e soprattutto come può trasformare il tuo modo di lavorare con l’intelligenza artificiale.

piano editoriale instagram
Giuliana Curato

Piano editoriale Instagram: come farlo, idee e spunti

Come possiamo fare per emergere tra migliaia di contenuti e assicurarci che il nostro messaggio non solo raggiunga il pubblico desiderato ma che lo coinvolga, lo informi e lo intrattenga nel modo giusto? Ovviamente, creando un piano editoriale strutturato. Scopriamo insieme come!

email marketing automation
Marianna Caravatta

Email Marketing Automation: guida per iniziare

Immagina di poter raggiungere i tuoi clienti con il messaggio giusto al momento giusto, senza dover digitare ogni singola email. Benvenuto nel mondo dell’email marketing automation, dove la tecnologia trasforma la comunicazione in una potente macchina di connessione e conversione. Iniziamo insieme!

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Manca poco al Black Friday...