Quando si descrive Google Ads come una piattaforma pubblicitaria “full funnel” ci si riferisce alla sua capacità di coprire, con un mix ragionato di campagne in rete ricerca, display, video e app, l’intero percorso di avvicinamento di un potenziale cliente fino all’avvenuta conversione (e, spesso, ben oltre).
È in rete display che la piattaforma ormai da tempo mostra piccole e grandi nuove funzionalità, puntando (neanche troppo velatamente) sul continuo perfezionamento dei segmenti di pubblico.
I segmenti di pubblico, ricorderai, fanno parte delle cinque opzioni di targeting per una campagna display (o video) insieme a parole chiave, argomenti, dati demografici e posizionamenti.
I segmenti si dividono a loro volta in segmenti per interesse, che intercettano persone più in generale legate a un tema e segmenti per intenzione, che intercettano persone già acquirenti di prodotti o servizi.
Algebra booleana
Fino a qualche tempo fa, la piattaforma permetteva di applicare segmenti di pubblico come opzione di targeting a una campagna display secondo la logica booleana “OR”. Ovvero, nel caso in cui all’interno di un gruppo fossero assegnati più segmenti, l’utente finale avrebbe potuto ricevere l’annuncio se appartenente anche solo a uno di essi.
Di contro, sulla, hem, concorrenza, in Facebook Ads da tempo è possibile, nella costruzione di un elenco di pubblico salvato, restringere il target applicando le logiche “AND” e “NOT”. Ovvero, restringendo progressivamente il pubblico attraverso l’intersezione di più insiemi o l’esclusione di altri.
Perché scrivo al passato?
Perché da qualche tempo sto notando, per il momento sulle campagne di tipo Ricerca (anch’esse fanno uso di segmenti di pubblico) l’introduzione in Google Ads di un nuovo sottotipo di segmenti. Insieme a quelli di affinità o intenzione (e ai dati demografici dettagliati e ai segmenti di remarketing, per completezza) hanno trovato posto i segmenti di pubblico combinati.
Cosa cambia?
Creare un segmento di pubblico combinato
In sostanza è ora possibile creare un segmento che soddisfi, insieme, più condizioni (“AND”, “OR” e “NOT”), attingendo a tutti i tipi di segmenti di pubblico disponibili.
Un esempio? Potrei creare un nuovo segmento combinato, frutto dell’intersezione del segmento di pubblico per intenzione “Servizi pubblicitari e per il marketing” e restringerlo a coloro che si trovino in un altro segmento per intenzione come “Servizi SEO e SEM”.
Oppure, potrei partire da un segmento più ampio basato sui dati demografici dettagliati. Restringerlo quindi su un segmento per affinità. Restringerlo nel successivo passaggio su un segmento per intenzione. Infine, escludere un elenco di visitatori del mio sito.
Questa è una di quelle notizie che cambiano letteralmente le carte in tavola. La marcia in più, chiamala come preferisci.
Se l’obiettivo di ogni advertiser è capire come identificare il proprio target sulle piattaforme, questo è un deciso passo in avanti.