Come facciamo a scrivere un articolo per il web in grado di catalizzare l’attenzione del nostro lettore?
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ToggleUna domanda complessa. E la risposta lo sarà ancora di più.
La maggior parte delle persone che lavorano come web copywriter, credono che la buona riuscita di un articolo di blog sia strettamente connessa alla capacità di impostarlo bene dal punto di vista SEO e, allo stesso tempo, di essere bravi a mantenere sempre interessato il lettore.
Tutto giusto, questi sono alcuni dei punti più importanti per scrivere un buon articolo, ma rappresentano soltanto una parte del lavoro, per me.
Volendo però fare un rapidissimo riassunto, le regole basiche per una scrittura SEO friendly sono:
- Niente blocchi di testo;
- Focus keyword nel titolo, possibilmente come prima parola;
- Una buona organizzazione logica del testo;
- Utilizzo delle correlate nel testo e nelle intestazioni 2 e 3;
- Una buona percentuale di contenuto organizzata secondo le info che bisogna dare;
- Inserimento di Link interni;
- Inserimento di Link esterni;
- Foto interne ottimizzate e con ALT Text.
Non dico niente di nuovo, ne sono consapevole. E devo ammettere che non mi interessa nemmeno approfondire questo aspetto, perché credo che per sapere come scrivere un articolo SEO friendly, sia sufficiente consultare il web.
Inoltre, ogni web copywriter ha la sua di tecnica, un po’ come i SEO specialist per il loro settore. Tra l’altro, ognuno ha la sua convinzione in merito al tono di comunicazione e allo stile della scrittura.
Ergo, approfondire questi aspetti sarebbe completamente inutile. Ciò che invece mi interessa comunicare oggi è la mia personale esperienza in merito alla scrittura degli articoli per il web.
5 cose che devi considerare quando ti approcci alla scrittura di un articolo per il web
Prima domanda che, secondo me, è fondamentale quando ti approcci alla scrittura di un artico per il web, è questa:
Che obiettivo ha il mio articolo?
L’obiettivo deve essere chiaro, subito.
La domanda successiva dovrebbe essere: cosa vuoi ottenere dagli articoli che scrivi?
Non è una domanda banale, poiché non sempre quando si inizia a seguire un blog per un’azienda o un singolo professionista, si ha chiaro lo scopo di tutto questo.
Le risposte che più spesso ho sentito, quando ho posto questa domanda ai clienti, sono state:
- Voglio clienti;
- Voglio diventare autorevole nel settore;
- Mi voglio posizionare per la parola X all’interno del mio business.
E sono tutte risposte naturali, ma nessuna di queste coglie mai il vero centro di un articolo per il web ben riuscito: risolvere un problema al target di riferimento.
Per come la vedo io, sia che un’azienda voglia trovare nuovi clienti, sia che quest’ultima desideri diventare autorevole nel proprio mercato, sia che si desideri scalare la vetta della SERP, è sempre importante tenere presente che si sta parlando di fare comunicazione e pubblicità.
Chi si occupa di scrittura per il web non è uno scrittore, non è un poeta e nemmeno un tecnico informatico che si deve dimenticare il lettore, è un pubblicitario.
Il suo obiettivo è comunicare utilizzando una leva importantissima: semplificare la vita alle persone che cercano informazioni, prodotti o servizi online.
Ma non è finita qui, perché un altro obiettivo del web copywriter è quello di riuscire far fidelizzare il lettore con il blog.
Come può riuscirci? Cercando sempre di scrivere articoli aggiornati, utili e semplici da leggere. Un web copywriter non dovrebbe mai essere catalogato come un mero esecutore che riempie un foglio con keyword e link, ma come uno specialista della comunicazione online, il cui obiettivo è studiare il contesto sociologico del proprio target, prima di dedicarsi alla scrittura.
Per scrivere un articolo di blog che sia realmente utile ed efficace, ci devono essere i seguenti ingredienti:
- SEO
- Logica
- Psicologia
- Sociologia
- Antropologia
Questa è chiaramente la mia visione del content marketing, non è scienza esatta, ma nella mia esperienza di web copywriter fino a oggi, ho potuto constatare che gli articoli migliori sono quelli che prendono in considerazione tutti questi aspetti.
Tralasciando per un attimo tutto il discorso SEO, importante ma non predominante, andiamo ad approfondire tutto il resto.
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Scrivere un buon articolo partendo dalla logica
Non è sempre facile fare questo passaggio, a volte il tempo è tiranno per un content writer, ma andrebbe fatto, ovvero bisognerebbe costruire una mappa mentale logica di come si vuole far sviluppare il discorso.
Le buone regole di ottimizzazione prevedono che sia sempre presente un elenco puntato e un breve riassunto di tutto quello di cui tratterà l’articolo nei paragrafi successivi.
Ma ritornando un attimo al discorso degli obiettivi e dello schema problema – soluzione, nell’introduzione sarebbe bene riportare l’attenzione del lettore sulla soluzione di cui gli stiamo per parlare e, quindi, confermare positivamente la sua presenza sul nostro blog.
I giornalisti potrebbero linciarmi per questa indicazione, poiché loro non trattano il lettore come un bambino di cinque anni. E a dire il vero nemmeno noi dovremmo farlo, ma la realtà è che il pubblico online è troppo vario e disparato per essere generici in un’introduzione.
Cerchiamo però di trovare sempre una via di mezzo, anche perché Google è diventato raffinato e non ama i contenuti scritti e organizzati male.
Sul tuo bel quaderno stila questo schema e mettilo da parte. Ti servirà e lo cambierai almeno altre 1000 volte.
Scrittura di un blog post partendo dalla psicologica e dalla sociologia
No, non ho associato la psicologia e la sociologia perché mi faceva comodo in termini di lunghezza dell’articolo, ma semplicemente perché per me sono connesse per la definizione della nostra personas e del contesto in cui vive.
Il web copywriter non può certo essere anche un esperto di psicologia e sociologia, ma diciamo che dovrebbe avere spiccate doti empatiche e interessarsi sicuramente a queste materie.
Se nella vita di un content writer c’è un forte interesse per gli altri esseri umani sicuramente è un bene. Provare una certa emozione nel sedersi al bar per osservare le persone e i loro comportamenti, potrebbe essere un buon esercizio da fare.
Ci potrebbe essere il rischio di essere scambiati per maniaci, inutile che te lo dica.
Battute a parte, quando studiamo un argomento perché appunto dobbiamo scriverne, dovremmo metterci molto nei panni del consumatore e porci queste domande:
- Conosco il problema di cui sto parlando? Sì? No? Se la risposta è sì, diciamo che siamo a cavallo poiché, anche se non conosciamo tutti i termini tecnici da utilizzare, sappiamo cosa prova il nostro lettore nel momento in cui arriva sul nostro articolo. Se la risposta è no, il modo migliore per andare a fondo è fare interviste. A chi? Beh, amici e parenti sono degli ottimi punti di partenza;
- Conosco il contesto del mio lettore o almeno riesco a immaginarmelo? Dove potrebbe trovarsi il mio lettore, da dove potrebbe provenire? Il problema di cui sto parlando di quale regione d’Italia è più tipico? Il mio lettore ha un potenziale economico o è un risparmiatore cronico? Come fare per avere tutte queste risposte? Leggendo forum, navigando sui social ed entrando nei gruppi Facebook che parlando del mio problema;
- Quali potrebbero essere le principali titubanze del mio lettore? Quali sono i suoi dubbi più forti? Quali le sue insicurezze? Mi sono mai trovato, almeno una volta, nei suoi panni? Qualcuno che conosco potrebbe essere il mio lettore ideale?
Studio del contesto sociologico, approfondimento del profilo psicologico: queste sono alcune delle più importanti considerazioni che bisognerebbe fare quando si scrive un articolo di blog.
Probabilmente, la tua titubanza di ora è relativa ai tempi a disposizione per porsi queste domande.
Partiamo dal presupposto che per fare un buon lavoro di content bisogna porre anche dei paletti al cliente x o y. Gli specialisti di questo lavoro siamo noi, abbiamo bisogno di informazioni e di tempo.
Dobbiamo prevedere sempre una fase di studio prima di iniziare a scrivere. E non è solo quella che prevede il cercare fonti online. Tutto ciò che ci può essere utile per definire il nostro problema, noi lo dobbiamo trovare.
Gli spunti per scrivere un buon articolo possono però provenire anche da “luoghi del digitale” sconosciuti, come ad esempio le app di dating. So che sembra assurdo, ma sappi che dalle app di dating puoi imparare molto per scrivere un articolo per il web.
Scrivere un articolo di blog, tenendo in considerazione l’antropologia
Questo paragrafo potrebbe risultare altamente riduttivo in realtà, specie per chi si intende di antropologia. Quest’ultima non è una materia a sé stante, ma pone le sue radici in diversi campi.
Una definizione secca potrebbe essere:
L’antropologia è la scienza che studia i tipi e gli aspetti umani, soprattutto dal punto di vista morfologico, fisiologico e psicologico.
È importante prenderla in considerazione quando si studia una strategia di content marketing, poiché bisognerebbe davvero cercare di studiare il lettore in quale contesto culturale è cresciuto, se può comprendere il mio linguaggio, se è una persona sociologicamente inserita e se ha degli obiettivi di evoluzione per sé, per la sua famiglia o di carriera.
Avere chiari questi punti ti permetterà di scrivere un articolo di blog efficace, di quelli che il lettore ricorderà per tutto il resto della sua vita.
Ecco perché, prima di iniziare a curare una strategia di content marketing, è necessario prevedere delle ore di riunione con il cliente, parlare con il potenziale target (che possiamo trovare anche tra i nostri amici o magari siamo proprio noi) e fare tante domande.
Una volta che tutti questi aspetti saranno chiari, lo schema di cui avevamo parlato all’inizio subirà una decina o quindicina di modifiche.
Altro aspetto fondamentale di tutto questo discorso, è che se abbiamo letto e studiato tutto quello che avevamo a disposizione per poter scrivere di un argomento, diventeremo realmente padroni anche della comunicazione, oltre che dello stile da impostare per far fidelizzare il lettore e portarlo poi a diventare cliente.
Se il target percepisce competenza, aggiornamento e completezza, oltre che grande empatia con lui, gli obiettivi di cui abbiamo parlato a inizio articolo e che ogni cliente desidera raggiungere, saranno realizzati.
Spero di averti lasciato degli spunti interessanti dai quali partire per il tuo prossimo articolo.