Il rebranding è un processo attraverso cui un prodotto/servizio, un brand oppure un’azienda modificano parzialmente o in toto la propria identità scegliendo un nuovo naming, un nuovo logo, un nuovo pay-off oppure nuovi colori.
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ToggleSi pensa che per apportare novità in azienda sia necessario cercare all’esterno, invece per avviare un cambiamento è bene partire dall’interno, valutando i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce della stessa e successivamente svolgere un’analisi di benchmark.
Infatti, non avrebbe alcun senso lanciare un nuovo prodotto/servizio per cavalcare i trend del momento, svecchiare la propria Corporate Identity per intercettare un target errato oppure cambiare i colori del proprio logo per noia.
Nel branding e nel marketing tutto deve essere pianificato e coerente con la strategia, altrimenti per quanto un nuovo logo possa essere di moda, nuovi colori vivaci oppure un nuovo pay-off accattivante, saranno attività fini a se stesse.
Tuttavia, ci sono dei casi in cui è davvero necessario realizzare delle attività di rebranding.
Vediamo subito i casi in cui abbracciare questa strategia dona nuovo valore all’azienda, rendendola subito più attrattiva e competitiva sul mercato.
Crescita dell’azienda
Fare rebranding rappresenta l’asso nella manica nel caso in cui un’azienda stia vivendo una fase di crescita, caratterizzata dal lancio di nuovi prodotti/servizi, dall’entrata in nuovi mercati oppure sia in fase di rinnovamento.
Organizzazione aziendale
Il rebranding è necessario quando avviene una fusione o scissione tra due o più aziende o gruppi aziendali, al fine di comunicare il cambiamento in atto a stakeholder, clienti e competitor.
Reputazione
Il rebranding è un’attività consigliata in tutti quei casi in cui la reputazione aziendale sia stata danneggiata ed associata a valori negativi per riavvicinare il brand al proprio target che comprende il valore dell’azienda e lo dissocia da determinati concetti negativi.
Nuovo Target
Il rebranding è consigliato quando un’azienda decide di cambiare il proprio target di riferimento, infatti per intercettare le giuste Buyer Personas tutto deve essere adeguato e studiato nei minimi dettagli, partendo proprio dall’identità del brand.
Svecchiamento
Il rebranding è un’operazione consigliata per dare una rinfrescata a brand storici che desiderino innovare oppure lanciare nuovi prodotti/servizi sul mercato.
Da uno studio condotto da Muzellec e Lambkin sono state individuate ben 166 diverse tipologie di rebranding: vediamo subito quali sono quelle più importanti!
Rebranding totale
Un rebranding totale interessa tutti gli elementi dell’identità di un brand come il naming, il pay-off, il logo, il tono di voce, le strategie di marketing e sales o le campagne pubblicitarie.
Rebranding parziale
Si parla di rebranding parziale quando un’azienda decide di modificare solamente uno o più elementi dell’identità di un brand ma non la sua totalità.
Rebranding conservativo
Si parla di rebranding conservativo quando si decide di modificare solo alcuni elementi di un brand come il naming, il tono di voce o il pay-off ma se ne mantiene inalterata l’essenza.
Rebranding rivoluzionario
Si parla di rebranding rivoluzionario quando si ridefinisce il brand staccandosi nettamente dall’identità e dall’essenza dello stesso.
Rebranding proattivo
Si parla di rebranding proattivo quando un’azienda decide di avviare un cambiamento che rappresenti un beneficio in termini di reputazione per migliorare la percezione del brand.
Rebranding reattivo
Si parla di rebranding reattivo quando un’azienda deve necessariamente avviare un cambiamento per risollevare la propria reputazione.
Vediamo subito qualche esempio di rebranding di aziende note!
Facebook decide di cambiare il proprio naming in Meta nel 2021, in seguito all’acquisizione di Instagram, WhatsApp e Giphy e dell’acquisto di prodotti come Oculus Rift e servizi come Mapillary e Jio Platforms.
La nuova identità aziendale rappresenta un chiaro riferimento al “metaverso” ossia la realtà virtuale che secondo Zuckerberg rappresenterà la nuova rivoluzione nella storia dell’essere umano.
Barilla
Nel 2022, Barilla ha deciso di realizzare un triplo rebranding introducendo un nuovo logo, un nuovo packaging ed una nuova linea di prodotti.
Il logo è minimal ma ben trasmette la Brand Identity dell’azienda grazie all’utilizzo di un font deciso ed alla scelta del colore rosso scuro .
Il packaging del brand è realizzato in cartone e declinato nel color blu scuro per la linea classica e nel colore rosso scuro per la pasta al bronzo: non si tratta solo di una scelta stilistica, ma soprattutto sostenibile infatti grazie ai nuovi contenitori l’utilizzo di plastica è quasi azzerato.
Peroni
Nel 2021, Peroni ha realizzato un rebranding per trasmettere innovazione e tradizione attraverso un nuovo logo, una nuova visual identity ed una nuova strategia di comunicazione.
Il logo è decisamente minimal ed il tono di voce diventa irriverente e friendly pur rimanendo quello di un brand storico ed autorevole.
Il packaging è essenziale e mette in risalto la nuova etichetta dotata di un QR code che scannerizzato racconta step by step la filiera del brand.
L’etichetta mette in evidenza l’italianità del prodotto grazie all’uso dei due copy “Indiscutibilmente Italiana” e “Prodotto a Bari,Roma e Padova”: un rebranding semplice, deciso ed efficace!
Burger King
Nel 2021, Burger King ha realizzato un rebranding per promuovere una nuova visual identity dal sapore vintage e migliorato i propri servizi seguendo la catena del valore di Porter.
Expedia
Expedia ha effettuato un’attività di rebranding senza stravolgere l’essenza del brand, infatti il logo ed i colori istituzionali sono stati modificati solo leggermente: un miglioramento che ha messo in risalto l’identità che da oltre 25 anni contraddistingue questa multinazionale.
Spesso non serve un grande stravolgimento per ottenere il miglior risultato, infatti sono le piccole cose ed i dettagli che rendono unico un brand: tu che cosa ne pensi?
Spero che abbia trovato interessante questa mini guida sul rebranding: ne avevi mai sentito parlare?
Hai mai pensato di fare un’attività di rebranding per il tuo brand?
Siamo super curiosi di conoscere la tua opinione!