Quanto devo chiedere per i servizi di Social Media Marketing?

Quanto dovrei chiedere per i servizi di social media marketing?

Quanto devo chiedere per le attività di Social Media Marketing freelance? | Studio Samo

Questa è una domanda che mi viene posta molto frequentemente.

Ho deciso quindi di riassumere e articolare le risposte che fornisco abitualmente in un articolo.

Per ma la risposta è: DIPENDE. Ovvero dipende da quanto è disposta a spendere l’azienda, dalla tipologia di azienda, dal tipo di mansioni svolte e dalla vostra esperienza. Se l’azienda si rende conto di affidarsi a professionisti ed è disposta ad investire le cose sono più facili: con un budget a mio parere è più semplice garantire risultati (Facebook e Google sono abbastanza precisi da potersi fare un idea del ROI). Se c’è poco budget o l’azienda è piccola dipende anche dalla creatività dell’agenzia o del freelance.

Di solito il tipo di servizio offerto può essere:

  • Definizione della strategia di social media marketing
  • Benchmarking dei competitor e studio di settore
  • Definizione della linea editoriale della pagina e strategia sui contenuti
  • Gestione della pagina con reportistica sugli insight
  • Creazione effettiva dei contenuti
  • Impostazione delle campagne adv
  • Gestione delle campagne adv con relativa reportistica.

Prova a calcolare il numero di ore che dovresti dedicare al cliente tra ricerche, pubblicazioni, risposte ed interazioni. L’esperienza aiuta molto. Mese per mese, in base all’impegno, puoi adattare le richieste. Il contratto deve contenere tali dettagli. Ti esprimo il mio parere soggettivo, poi se qualcuno vorrà aggiungere la sua testimonianza magari ci darà punti di vista diversi.

Se lavori già o fai consulenze in campo marketing partirei proprio da quelle e dal rapporto coi tuoi clienti. Nel senso che per prima cosa devi trasportare i piani di marketing che fai offline sui social adattandoli al canale web e soprattutto tenere in conto il rapporto coi tuoi clienti, e conseguentemente le fasce di prezzo e a cui sono abituati e la maniera in cui sono seguiti. Le logiche di account sono le stesse (il cliente vuole essere rassicurato perennemente, anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Capita che non sappia neanche interpretare i report o capire se sono stati raggiunti gli obiettivi, e dia più importanza al contatto che ha ricevuto (non tutti eh, ma spesso per mia esperienza personale è così).

Poi devi decidere il tipo di servizio che gli offri e i costi. Questi, dicevo, dipendono molto dal tuo rapporto col cliente e dalla tipologia. Generalmente si sceglie, per ragioni di tempo, tra la gestione totale della presenza e l’impostazione strategica da consulente. Nel primo caso si gestiscono i contenuti e il community management, mentre nel secondo si imposta la strategia da consulenti e/o l’adv, dato che gestire una pagina a tempo pieno richiede una risorsa appositamente dedicata che studi l’azienda e il settore di riferimento. (Di solito so che i freelance chiedono cifre più basse, specialmente se ha la P.IVA col regime dei minimi, l’agenzia può chiedere parecchio in più). Per quanto riguarda i costi, generalmente si chiede una cifra una tantum per la definizione della strategia e per l’impostazione della campagna, una cifra mensile per la creazione di contenuti e gestione della pagina e una percentuale sulla gestione delle campagne (di solito un 10/15%).

I costi salgono per un’azienda che vuole investire (non dico grossa perché non è sempre così, ci sono grossi brand  che spendono pochissimo online) per vari fattori, che di solito devono essere coperti da un’agenzia (il nome, il know how, le risorse che mette in campo – economiche, come i tool appositi, e di personale dedicato, la grafica, i contatti, l’esperienza nella gestione di campagne anche con grosse cifre), mentre i freelance dalla sua ha generalmente l’economicità. Ovviamente nulla vieta a un libero professionista di soddisfare queste necessità, essere specialista solo in alcune o eventualmente subappaltare ad altri parte del lavoro. Anche le agenzie hanno partner di fiducia per gestire servizi che esulano dalle sue competenze, o sono loro a rivolgersi a liberi professionisti. Per questo è così importante il networking.

Se avete avuto esperienze diverse dalla mia e volete portare i vostri contributi lasciate un commento. Il post potrà essere integrato e arricchito con altri punti di vista.

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L'autore

Una risposta

  1. Ciao, mi sto avvicinando a questo mondo, ma la maggiore difficoltà la trovo proprio in questo. Supponiamo questo caso:
    – prima esperienza per me (ho studiato tanto sui libri, gestito una mia pagina con un discreto successo ma ho poca pratica)
    – Analisi della concorrenza, impostazione della strategia
    – Lounge Bar di nuova apertura
    – Creazione della pagina Facebook, pagina Instagram.
    – Pubblicazione giornaliera o ogni due giorni di informazioni, foto, eventi e altro sulle pagine
    – 2 ore al giorno per rispondere ai commenti, messaggi e richieste
    – Costi per inserzioni PPC esclusi

    Quale potrebbe essere la base di partenza? Grazie mille

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