La nuova frontiera della SEO passa dalla link building, uno disciplina difficile ed ostica che solo un vero professionista dovrebbe affrontare onde evitare penalizzazioni a medio e lungo termine.
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ToggleAnche se la link building è sempre esistita, vuoi per la facilità del reperimento di fonti che molti tool online oggi offrono, vuoi per il proliferare di gruppi sia sui Social che nelle APP di messaggistica, acquistare link è ormai diventato alla portata di tutti.
E la confusione regna sovrana con falsi miti da una parte e con compratori compulsivi dall’altra che si affidano solo alle metriche o al prezzo più alto o alle visite organiche che il sito in questione offre.
In verità la vera link building è ben altro e John Mueller di Google fornisce un prezioso consiglio direttamente in un webmaster hangout.
I link sponsor di beneficenza sono Spam
Uno dei partecipanti ad un webmaster hangout ha posto direttamente a Mueller il quesito se i link sponsorizzati possono essere fonte di penalizzazione.
In verità la domanda era più tecnica e precisa perché si riferiva direttamente ai link che provengono da attività particolari, come quelle che comunemente mette in atto uno sponsor. Il problema nasce se il link che punta al sito dello sponsor è follow e non si ha in nessun modo la possibilità di farlo diventare nofollow.
La risposta di Mueller apparentemente aleatoria ha invece un riscontro veritiero nella prassi comune perché, come lui stesso dice, i link di beneficenza sponsorizzati a volte portano a sanzioni.
Quel “a volte” è certamente il fulcro di tutta la risposta perché se il partecipante all’hangout era preoccupato che il link avrebbe influenzato negativamente le classifiche del sito, molto probabilmente potrà dormire sonni tranquilli.
Ecco perché John ha affermato che sì, i link di beneficenza sponsorizzati vengono penalizzati, ma ha anche notato che alcuni link di beneficenza sponsorizzati vanno bene e poi descrive perché quei link non riceveranno una sanzione.
Quando i link sponsor di beneficenza ricevono sanzioni
John Mueller risponde secco e diretto dicendo che in generale i link sponsor sono fonte di penalizzazione quando il team web spam, una volta analizzato il link e una volta avuto un quadro più ampio della situazione, capisce che c’è qualcosa di più di un semplice link in uscita o di uno scambio reciproco. Ad esempio se con il sito web si sponsorizzano molte squadre sportive dalle quali si ricevono altrettanti link di ritorno o se i siti che ospitano la sponsorizzazione ospitano tantissimi altri sponsor (cosa difficilmente fattibile nella prassi quotidiana) allora quasi certamente il team di web spam potrebbe intervenire.
Quando non dobbiamo preoccuparsi dei link sponsor di beneficenza
D’altra parte, se al contrario, come riporta direttamente Mueller rispondendo alla domanda, il sito sponsorizza la squadra di hockey locale e il link che punta al sito dello sponsor è uno dei tanti link (gli altri saranno principalmente del settore attinente alla attività principale dello sponsor) non esistono problemi. A questo punto che ci sia o non uno cambio link reciproco o che il link che parte dal sito della squadra di hockey sia follow, alla squadra di web spam poco importa e certamente non lo penalizzerà.
D’altra parte i link di beneficenza sono una vecchia forma di link building a pagamento e già da tempo Google è intervenuto con penalizzazioni più o meno forti su questa prassi consolidata. Donare in cambio di link non è una novità ma la risposta di questo hangout per i webmaster lo chiarisce una volta per tutte.
John Mueller chiude così la questione: “Quindi la mia ipotesi, sulla base della domanda posta è che nel caso specifico della squadra di hockey non c’è alcun motivo di cui preoccuparsi”.
In verità continua dicendo che è sempre bene avere sotto controllo il quadro generale della situazione e di pensare se questo è davvero qualcosa che si sta facendo sistematicamente, e quindi porterà prima o poi ad una penalizzazione, o se al contrario è qualcosa nato in modo naturale e spontaneo.
Attenzione quindi a come si opera on-line, con i tool di analisi e controllo sempre a portata di mano perché ci sono molti tipi di sponsorizzazioni che possono portare ad una penalizzazione dello spam al di là dell’esempio nella domanda presentata, come le sponsorizzazioni di siti web, le donazioni in cambio di link e persino sconti agli studenti per “guadagnare” un link sono stati tutti già ampiamente penalizzati in passato.
[traduzione e immagini da fonte originale: searchenginejournal]