I contenuti rappresentano il cuore del blog. Hai un calendario editoriale, hai delle linee guida, hai degli obiettivi. La pubblicazione segue un piano sempre attento alle esigenze della strategia generale. Una strategia che affonda nel principio dell’inbound marketing: dare al potenziale cliente dei contenuti di qualità.
Indice dei contenuti
ToggleE questi contenuti vengono pubblicati come articoli, aggiornamenti definiti da una cadenza temporale. Vengono inseriti in ordine cronologico nella home page del blog, tag e categorie permettono di generare delle tassonomie per seguire determinati argomenti, il feed rss ti permette di ricevere nel feed reader gli aggiornamenti. Ma esiste un altro universo di contenuti utili sul blog: le pagine fisse.
Le pagine fisse sono elementi immutabili del blog, da aggiornare quando ci sono delle novità o delle esigenze particolari: rappresentano delle risorse da mettere in evidenza perché sono importanti per lo scopo ultimo del blog, racchiudono dei contenuti istituzionali. O delle notizie per confermare l’autorevolezza del blog.
Qualche esempio: le landing page sono indispensabili per trasformare il blog in uno strumento utile per creare conversioni. La pagina about me, invece, è il simbolo della credibilità per un blogger: senza una buona pagina chi sono/chi siamo non puoi guadagnarti la fiducia del lettore.
Stesso discorso vale per la pagina contatti, immancabile nella tua barra di navigazione. In questa lista ho elencato le pagine ovvie, quelle che dovrebbero essere presenti in ogni blog. Esistono anche pagine per risolvere problemi specifici, per dare valore a una strategia.
Blog policy
Inizio con un grande classico: la blog policy, una pagina cara a tutti i blog con problemi di community. Sì, avere un pubblico attivo è importante per un progetto di blogging ma spesso tra i commenti si nascondono spammer, troll, malintenzionati di varia natura.
O semplici maleducati. Ecco perché devi avere sempre una buona policy a portata di mano: può essere utile per spegnere l’ennesimo flame o zittire quel lettore che cerca di far passare per buono un link commerciale. Blog ma non solo: la policy è un’ottima risorsa anche per pagine social particolarmente attive.
Media kit
Chi lavora nel settore food, travel e fashion blogging sa di cosa sto parlando. Il media kit è una pagina che racchiude le informazioni principali del blog, ma anche del suo autore. Molto dipende dalle esigenze di chi scrive, ma nel media kit di solito si trovano statistiche del sito, tempi di permanenza e pagine visitate per sessione, premi ricevuti, informazioni sul dominio, foto dell’autore in diverse risoluzioni, comunicato di presentazione e biografia.
Il media kit è utile per dare una presentazione generale del blog e di chi scrive a due figure fondamentali: giornalisti o blogger che vogliono scrivere un articolo legato a un’iniziativa che vede coinvolto il blog, eventuali publisher interessati a collaborare con il blog per diversi motivi.
Ecco perché di solito il media kit si trova sui progetti di chi fa blog tour o recensioni, chi in pratica vuole definire delle relazioni professionali con le aziende. Ti chiedono informazioni? Mandi il link del media kit e non perdi tempo. Qui ci possono essere anche contatti, numeri legati ai social ed eventuali recensioni positive.
Guida
Hai tanti contenuti dedicati a un unico argomento? Crea una pagina guida divisa in capitoli: ogni paragrafo è un link che rimanda al post che affronta il tema. Puoi definire degli aggregati interessanti per i tuoi lettori, e risolvere in un’unica pagina le esigenze del pubblico. Come creare una guida? Puoi inserire una semplice lista di link o embeddare i post: con la nuova versione di WordPress basta inserire il permalink nel testo per generare un embedded (esempio in basso).
https://www.studiosamo.it/blogging/blog-noioso/
Squeeze page
Molti confondono landing e squeeze page. In realtà quest’ultima è differente rispetto alla classica pagina di atterraggio perché è dedicata solo alla newsletter. Attraverso la squeeze page raccogli contatti email da inserire in una lista alla quale invierai ebook, video, contenuti extra e proposte commerciali. Quali sono gli elementi essenziali di una squeeze page?
- Headline accattivante.
- Sottotitolo per sedimentare l’attenzione.
- Descrizione e benefici legati all’iscrizione.
- Call to action.
- Modulo per lasciare l’email.
Poi ci sono decine di elementi che possono migliorare le performance della pagina. Ad esempio puoi inserire i riferimenti alla privacy, evidenziando che non manderai spam, puoi indicare la frequenza dell’invio (magari in forma simpatica: “Tranquillo, mandiamo solo una newsletter al mese”) o delle riprove sociali come il numero degli iscritti o la testimonianza di un professionista affermato.
La differenza, però, si trova nella sezione dedicata ai benefici. Le persone non lasciano volentieri la propria email: hanno paura di ricevere spam, quindi devi essere convincente. Devi dare valore alla tua offerta e devi elencare i motivi per iscriversi alla newsletter. Cosa troverà il lettore? Perché dovrebbe regalare la sua email?
In qualche caso (esempio sopra di Quicksprout) il beneficio diventa persuasivo perché viene messo a confronto con l’aspetto negativo: “Mandami la guida per raddoppiare le conversioni” contro “No, le conversioni non sono importanti”. Quale vincerà?
Pagina di benvenuto
Molti blogger inseriscono anche una pagina di benvenuto sul blog. Spesso la chiamano “Inizia qui” e racchiude una serie di informazioni per il lettore che arriva sul blog la prima volta. Nella pagina di benvenuto di un blog puoi trovare link agli archivi, alle guide, ai post più letti. Ma anche una sintesi degli obiettivi, i ritmi di pubblicazione, i link per seguire il blog sui social e sul feed rss.
Insomma, basta non esagerare e non rubare il lavoro ad altre pagine: sintetico ed efficace. Questa pagina è interessante soprattutto se il concept del blog è articolato, se hai una storia importante da raccontare, ma non ci sono particolari controindicazioni. Tutti i blog possono avere una pagina di benvenuto.
Come gestire le pagine
Un ultimo dettaglio prima di lasciarti. WordPress offre un sistema comodo ed efficace per gestire le pagine fisse: il menu personalizzato. Basta andare nell’omonima sezione dalla dashboard e generare un menu con un semplice meccanismo di drag & drop.
Spunti la risorsa che vuoi inserire, crei un menu a tendina per le sottocategorie, decidi se il menu lo vuoi inserire nell’header, nella sidebar o nel footer. Di solito il più importante si trova nell’header, la parte più in vista.
Insomma, è facile da creare. Ma ricorda che un menu deve essere sempre razionalizzato, non devi inserire tutto ma solo quello che conta. Altrimenti rischi di ottenere l’effetto contrario e di impedire lo spostamento del lettore verso le risorse utili.
Le pagine del tuo blog?
Ti sei limitato a poche pagine istituzionali o hai tempestato il tuo blog con decine di risorse? Sono tutte necessarie o hai esagerato con i contenuti? Sei indeciso? Vuoi pubblicare una nuova pagina ma hai paura di creare una risorsa inutile? Lascia le tue domande qui, affrontiamo insieme l’argomento nei commenti.