Questo è un problema comune: tutti i blogger iniziano con le migliori intenzioni. Tutti. Mi sembrano dei leoni quando lavorano sul piano editoriale: due articoli a settimana, anzi tre. E se mi gira anche quattro. Tutti di grande qualità perché questo vuole Google e questo vogliono gli utenti. Dobbiamo pubblicare contenuti di qualità. Sempre.
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ToggleCon una frequenza da fare invidia a Repubblica. Poi? All’inizio tutto sembra facile. Le idee ci sono, le forze anche. Il tempo è sempre poco, ma te l’ho detto: all’inizio la percezione del lavoro da svolgere è differente. Perché c’è la speranza, c’è l’euforia iniziale. Poi arriva il confronto quotidiano con gli impegni: curare i commenti, gestire i social alimentare la community.
Perché fare blogging – come spiego anche nel corso video registrato per Studio Samo – non vuol dire solo scrivere e pubblicare articoli. Certo, questa è l’attività centrale. Ma allora basterebbe saper scrivere per entrare in questa professione. In realtà c’è un lavoro di analisi del target che viene prima, e un’attività di monitoraggio che segue la pubblicazione.
Devi capire cosa vuole il tuo pubblico, devi capire qual è il tuo pubblico se vuoi lavorare bene in un’ottica di inbound marketing. E poi devi coccolarlo. Devi creare le interazioni. Le famose interazioni. Devi farti conoscere come un esperto del settore, e devi lavorare sui social. Perché un blog non è un’entità separata dal resto: vive collegato ai social, si esprime attraverso questi canali.
Difficile far emergere un blog se non lavori bene, ad esempio, con Twitter e con Google Plus. Quindi il problema si fa evidente: riesci a trovare il tempo per fare tutto e bene? La risposta: no. O almeno tu credi di non avere tempo. In realtà, nella maggior parte dei casi, il tempo è nelle tue mani. Devi solo ottimizzarlo.
Dedica un pomeriggio al blog
Esatto, tipo il lunedì pomeriggio. Magari solo un paio di ore, non per forza mezza giornata. Ma dedica un tempo definito per organizzare tutto. Per pianificare, per mettere nero su bianco la tua settimana. Puoi utilizzare queste ore, ad esempio, per definire le collaborazioni con altri blogger, per chiedere interviste, per schedulare qualcosa su Hootsuite o TweetDeck.
Ma, soprattutto, la pianificazione è il momento di trasformare le idee in articoli. E trascrivere tutto sul calendario editoriale. Il mio metodo è questo: durante la pianificazione devo individuare i titoli della settimana. Nel mio account Evernote c’è un block notes dedicato agli appunti: qui ci sono le idee, le bozze, le tendenze interessanti che ho segnato la settimana precedente.
È arrivato il momento di vuotare il sacco: cosa devo scrivere? Come? Qual è l’argomento che devo assolutamente affrontare? Qui, mi dispiace, c’è anche il fiuto del blogger che deve incrociare le esigenze del target. Adesso sei tu che devi prendere una decisione, e lo devi fare considerando un fattore che non puoi governare: il tempo.
Leggi anche: come accorciare le distanze con gli influencer.
Gestisci il tempo
Il primo modo per non avere tempo da dedicare a questo? Costringere la propria attività a turni massacranti. Devi guardare in faccia la realtà, devi capire quali sono le tue reali possibilità. Puoi pubblicare due articoli a settimana? Tre articoli? Bene, mantieni questa linea. Se devi sacrificare la qualità per la quantità allora stop, torna indietro. Dal mio punto di vista devi pubblicare solo quando hai qualcosa di utile da dire, nel miglior modo possibile.
Una volta individuato il numero di articoli da pubblicare – che dovrebbe essere chiaro già in una fase precedente, durante il piano editoriale – devi gestire il tempo. Come e dove trovare il tempo materiale per scrivere gli articoli? Io ho un’abitudine: scrivere solo quando ho l’ispirazione, ma prendere appunti sempre. In qualsiasi momento.
Ho setacciato la rete all’infinito alla ricerca della migliore applicazione smartphone per scrivere fuori ufficio. Perché sfrutto tutti i momenti liberi per scrivere: in autobus, in banca, in fila dal dottore. Per questo lavoro ho scelto Documenti di Google Drive, un’applicazione che mi permette di scrivere anche offline, di salvare in qualsiasi momento i lavori nel mio archivio (che poi troverò sul desktop) e addirittura di scrivere con la dettatura.
Quindi puoi scrivere in qualsiasi momento. Anzi, puoi prendere appunti. Perché in autobus o sul tram non puoi chiudere un articolo. No, mi dispiace. Puoi buttare giù le idee per la struttura, puoi scrivere una bozza di headline. O magari l’introduzione. L’articolo vero e proprio lo confezioni a casa. O in ufficio. Ma quando?
Per approfondire: 5 motivi per curare la tua headline.
Scrivi quando hai ispirazione
Allora, mi spiego: non sempre puoi scrivere quando vuoi. Ma ti consiglio di seguire l’istinto. E cioè di scrivere quando hai ispirazione, quando senti che quel titolo può fruttare il miglior risultato possibile. Scrivere quando hai la giusta ispirazione: questo è il modo migliore per ottenere buoni risultati in tempi (relativamente) minimi. Inutile mettersi davanti al monitor quando la stanchezza avanza, quando hai altro per la testa, quando ci sono i clienti che bussano alla porta.
In linea generale, devi scrivere quando puoi fruttare di più, quando puoi ottenere risultati migliori nel minor tempo possibile? Rendi di più la mattina? O la notte? Sfrutta i tempi senza imporre ritmi innaturali. Tenendo ben presente, ovviamente, la deadline. Ovvero la consegna. Le regole devono essere osservate, e anche il tuo calendario editoriale esige un minimo di rigidità. Un consiglio: impara a dire “no”, a delegare impegni che non ti riguardano, a rifiutare impegni che non puoi mantenere.
La tua esperienza
Sei un blogger con lunga esperienza alle spalle? Oppure hai appena iniziato a pubblicare? Poco importa, la tua esperienza è importante per arricchire questo articolo. lascia la tua opinione nei commenti e aiutami ad ampliare questa piccola guida per blogger in cerca di tempo.
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4 risposte
Ti ringrazio per gli articoli che scrivi! Sono sempre molto interessanti 😉
Ciao Barbara, ti ringrazio. Spero di leggere presto i tuoi commenti sul blog Studio Samo.
Grazie per l’articolo, hai centrato il problema: ho comprato il tuo corso perchè voglio iniziare a fare blogging e ti seguo con interesse 🙂
Ciao Daniela, questo è un problema comune e cerco di dare più informazioni possibili per aiutare gli altri blogger a superare lo scoglio. Ti ringrazio per aver comprato il corso, mi trovi nei commenti quando vuoi.