Qualche settimana fa ha cominciato a circolare in Rete la notizia che Microsoft stesse lavorando a “Marketplaces” LinkedIn, un servizio che permetterà alle aziende di cercare, trovare e assumere liberi professionisti.
Stando a quanto riportato da The Information, “secondo due persone con conoscenza diretta della questione“, la piattaforma sarebbe intenzionata ad entrare in competizione con UpWork e Fiverr, due marketplace che già da tempo sono attivi in questo settore.
Il motivo di questa decisione? Dall’inizio della pandemia milioni di liberi professionisti sono rimasti a casa senza lavoro, ed hanno trovato in LinkedIn uno strumento essenziale per entrare in contatto con le aziende.
Il numero di utenti che hanno segnalato di essere “aperti a nuove opportunità” è cresciuto vertiginosamente, e così anche i guadagni della piattaforma, che nel 2020 hanno visto un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.
Ora più che mai, quindi, sembra fondamentale fornire ai freelancer uno strumento che gli permetta di mettersi in mostra.
L’emergenza Covid-19, infatti, non ha fatto altro che accelerare la diffusione del lavoro freelance in tutto il mondo.
Già nel 2017, UpWork e i sindacati dei liberi professionisti avevano previsto che la maggior parte dei lavoratori sarebbero stati autonomi nel 2027.
Ma la pandemia ha notevolmente accelerato questo processo, soprattutto considerando che chi è stato lasciato a casa dal datore di lavoro ha cercato di proporsi al mercato professionale in un’altra forma.
Chiarito che l’idea alla base di Marketplaces LinkedIn è perfettamente funzionale per questo momento storico, ora vediamo come funzionerà il servizio.
Marketplaces LinkedIn: come funzionerà il nuovo servizio
Anzitutto, cominciano con il dire che LinkedIn ha già all’attivo ProFinder, un servizio che consente alle aziende di cercare un freelance a seconda del settore di interesse e poi di entrare in contatto con il profilo selezionato.
Marketplaces, però, sara un’ulteriore evoluzione dell’attuale proposta della piattaforma, soprattutto considerando che permetterà alle aziende di trovare freelance localizzati in qualunque parte del mondo – ProFinder, invece, ha qualche limitazione geografica -.
Il servizio sarà lanciato a Settembre 2021, anche se pare che la piattaforma ci stia lavorando già dall’Ottobre 2019, quando LinkedIn acquisì la startup UpCounsel, proprietaria di una piattaforma che metteva in contatto avvocati freelance ed aziende.
Dopo due anni di lavoro, Marketplaces LinkedIn sembra essere finalmente pronto. Come abbiamo già anticipato, si tratterà di un servizio che permetterà alle aziende su LinkedIn di cercare ed assumere freelance in settori come il design, il marketing e lo sviluppo di software.
Quanto alle funzionalità, i datori di lavoro avranno la possibilità di confrontare sia le tariffe sia il tipo di lavoro dei professionisti, per poi scegliere il profilo più in linea con le proprie esigenze.
Inoltre, potranno a loro volta inviare proposte ai liberi professionisti e, se interessati, anche condividere recensioni sui loro servizi.
In sostanza, si tratta delle principali funzioni che propongono i competitor come UpWork e Fiverr. Ma, a quanto pare, Marketplaces LinkedIn permetterà ai freelance di ricevere pagamenti attraverso un portafoglio digitale, in cui potranno raccogliere soldi da trasferire sul proprio conto o spendere per i servizi all’interno della piattaforma.
L’aspetto molto interessante di questo nuovo servizio di LinkedIn, al di là della possibilità di trovare lavoro, sta nel fatto che finalmente i freelance possono monetizzare attraverso il proprio profilo.
E questo sembra essere soltanto l’inizio. “In futuro costruiremo nuovi modi per condividere di più sui servizi che potreste offrire direttamente attraverso il vostro profilo LinkedIn“, così la portavoce Suzi Owens ha commentato il nuovo servizio Marketplaces.
Questo potrebbe significare che gli utenti freelance della piattaforma assumeranno sempre più il ruolo di Creator di LinkedIn. Circa un mese fa Daniel Roth, Editor in Chief, ha condiviso un annuncio di lavoro per la ricerca di una figura che si occupi di gestire il team di gestione dei creator.
“Stiamo creando un team di gestione della community per supportare e far crescere i nostri creatos con l’obiettivo di tirare fuori, promuovere, migliorare e conservare queste voci importanti“.
È abbastanza chiaro, allora, che gli obiettivi della piattaforma vadano ben oltre il Marketplaces LinkedIn.
Al pari di TikTok e Snapchat, che hanno costruito veri e propri piani economici per supportare i creator sulle rispettive piattaforme, ora anche Microsoft potrebbe essere interessata a coinvolgere figure di questo tipo.
Potrebbero essere gli stessi freelance, che avrebbero così la possibilità di mettersi in mostra per essere contattati e assunti da più aziende.
Questo spiegherebbe l’introduzione del portafoglio digitale.
Ma per sapere davvero quali novità ci riserverà la piattaforma, dobbiamo aspettare il lancio ufficiale di Marketplaces LinkedIn.