Il post perfetto non esiste. Così come non esiste la lunghezza ideale per un post. Nella battaglia tra testo lungo e testo breve nel mondo del blogging io scelgo la via di mezzo: ogni articolo ha un obiettivo, e la lunghezza è funzionale a quest’ultimo punto. Prenditi lo spazio necessario per affrontare un argomento, soddisfa le esigenze dei lettori. Ma evita le chiacchiere inutili.
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ToggleEcco, una precisazione dovuta altrimenti ti aspetti di trovare spiegazioni sulla lunghezza ideale di un post. Una lunghezza che non esiste. Ogni argomento ha le sue esigenze, e ogni blogger ha uno stile particolare che lo spinge ad affrontare un testo seguendo un approfondimento più o meno corposo.
Però esistono delle lunghezze che devi rispettare. Non ci sono leggi universali, non ci sono obblighi. Ma se vuoi ottenere buoni risultati dal tuo blog ti consiglio di seguire queste semplici regole per modellare i tuoi contenuti intorno alle esigenze dei lettori e dei motori di ricerca.
Tag Title
Già sai che il tag title è uno degli elementi fondamentali per una buona ottimizzazione SEO on page dei tuoi contenuti. Il tag title viene preso in grande considerazione da Google, ed è qui che si concentrano le tue attenzioni di SEO copywriter. Perché devi pensare alle esigenze di Google, ma devi anche convincere gli utenti che sfogliano la serp a cliccare.
Le dimensioni del tag title sono importanti perché Google ha una regola: dopo un certo numero di caratteri il testo viene troncato. E nella serp appaiono i puntini sospensivi. Non è bello da vedere, non è funzionale, non è il massimo in termini di SEM. Quindi devi rispettare le misure che, in questo caso, sono variabili: se rimani sotto i 55 caratteri dovresti essere al sicuro. In ogni caso puoi utilizzare questo tool di Moz per controllare la validità del tag title in termini di lunghezza.
Per approfondire: come ottimizzare il tag title per la SEO.
Meta description
La description è un testo che appare sotto il tag title nella serp, ma che viene richiamato anche nei social. Non viene indicizzato ma ha un ruolo fondamentale nel click through rate, ovvero nella percentuale di ingressi in fase di ricerca. Se il testo è stato affidato a un bravo SEO copywriter hai più probabilità che un utente clicchi sul tuo risultato. Anche la description ha un numero massimo di battute prima di diventare un testo troncato, e si aggira intorno ai 155 caratteri.
Titolo del post
Con il tag title e la description hai delle misure definite dai motori di ricerca. Il titolo del post, invece, non ha un limite definito a priori. Certo, se lasci le impostazioni base di WordPress il titolo diventa automaticamente tag title e quindi deve rispettare la regola dei 55 caratteri, ma con SEO WordPress di Yoast puoi creare un contenuto per il tag title e uno per il titolo in H1. E magari differenziare anche i contenuti da inserire sui social.
Qual è la lunghezza ideale di questo elemento? Personalmente preferisco non esagerare. A volte le 55 battute del tag title possono essere riduttive, così uso l’H1 per scrivere headline human oriented, ovvero con elementi persuasivi che spingono il lettore verso il click o tendono a incuriosire l’utente senza cadere nella trappola del link baiting (nel video corso di blogging parlo anche di questo). Per me una buona headline può arrivare anche a 80 caratteri, ma non deve entrare in conflitto con il design del blog.
Per approfondire: come creare una headline efficace.
URL
L’URL di un articolo permette al lettore di raggiungere il tuo contenuto. Di regola viene creato in automatico prendendo le parole del titolo. Questa è una buona soluzione, ma puoi fare di meglio: puoi eliminare parole inutili e utilizzare solo le keyword più importanti. L’indirizzo di un articolo deve essere immediato, semplice da ricordare e da scrivere: io di solito inserisco due o tre parole che caratterizzano il contenuto. Ecco un esempio:
www.studiosamo.it/blogging/lunghezze-ideali-post/
Paragrafo
Esiste una lunghezza ideale per un paragrafo? No, ma c’è una regola di buon senso: non affaticare il lettore. Il principio base della leggibilità online suggerisce di evitare i muri di parole, ovvero i blocchi di testo che scoraggiano il lettore e lo invitano senza mezze misure ad abbandonare la pagina. Inutile chiamare in causa gli esempi dei colleghi sulla carta stampata: leggere un articolo online non è paragonabile a leggere la pagina di un libro.
Questo significa che i tuoi paragrafi devono essere brevi ed efficaci, ma soprattutto devono essere dedicati a un concetto compiuto. Un’idea, un paragrafo. Non spezzare il discorso in nome della leggibilità, non creare dei piccoli romanzi per mantenere il punto. Trova un equilibrio, in questo caso non posso darti dei numeri ma posso lasciarti un consiglio: usa il respiro. Leggi quello che hai scritto. E se ti rendi conto che ti manca il fiato, che hai bisogno di una pausa, quello è il momento giusto per creare un nuovo paragrafo. Perché lo spazio bianco non è vuoto: è una pausa, un invito a riprendere fiato e concentrazione prima di affrontare un nuovo testo.
Altri dettagli
Numero di immagini in un post? Quelle indispensabili per trasferire il maggior numero di conoscenze al lettore. Le immagini non servono per spezzare il testo ma per comunicare: la prima attira l’attenzione e contestualizza, le altre arricchiscono. Quanti tag inserire in un post? Due, massimo tre. I tag non sono gratuiti, aiutano il lettore a scoprire nuovi contenuti e a catalogare l’articolo: inutile creare un tag “webwriter” e un altro “web writer”. Ci saranno gli stessi articoli in queste pagine, crei dei contenuti duplicati e mortifichi la user experience.
La tua opinione
Secondo te quali sono i numeri fondamentali in un blog? Per te è giusto rispettare queste misure o credi che tutto debba essere improvvisato al momento? Lo sai, io amo la creatività ma in qualche caso devi rispettare le regole. Questa è la mia opinione, aspetto la tua nei commenti.
2 risposte
Ottimo articolo, complimenti.
Grazie, gentilissimo. Cosa ti è piaciuto in particolar modo?