Anche nel social media marketing, le dimensioni contano 🙂
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ToggleTra blog, e-mail e social network, pubblichiamo online un sacco di cose ogni giorno, ma sarebbe bello sapere se tutto questo gran digitare fa male o aiuta la nostra causa. Vogliamo tutti stare sui social media, ma vogliamo anche farlo nel modo giusto.
Ho curiosato qua e là e trovato alcune risposte in merito alle lunghezze ideali di tweet, titoli, post e tutto il resto. Lo so, questi dati non vanno presi alla lettera, e a molte di queste domande avrei potuto rispondere semplicemente con “dipende”… ma dove sarebbe stato il divertimento? Esistono molte ricerche e studi statistici, e possono insegnarci parecchio. Ecco il meglio di quello che ho trovato.
La lunghezza ideale di un tweet è di 100 caratteri
Di chi ci dovremmo fidarci, quando si tratta di consigli sulla lunghezza ideale di un tweet, se non dello stesso Twitter?
I modi d’uso consigliati di Twitter riportano una ricerca condotta da Buddy Media circa la lunghezza dei tweet: 100 caratteri è la lunghezza ideale.
La creatività ama i vincoli e la semplicità è il nostro punto di forza. I Tweet sono limitati a 140 caratteri per una facile fruizione in qualunque luogo, anche tramite SMS su cellulare. Non esiste una lunghezza ideale per un Tweet, ma uno studio recente condotto da Buddy Media ha rivelato che i Tweet più corti di 100 caratteri ottengono un tasso di interazione maggiore del 17%.
Lo studio di Buddy Media è in linea con una ricerca analoga di Track Social, condotta su 100 marchi ben noti che sono popolari su Twitter. Anche Track Social ha confermato che la lunghezza perfetta per un tweet è intorno ai 100 caratteri.
[Tweet “#Twitter: la lunghezza ideale di un tweet è 100 caratteri”]
La loro analisi ha visto un picco di retweet dei tweet tra i 71 e i 100 caratteri di lunghezza. Questi tweet (da loro indicati come “medi”) hanno abbastanza caratteri per dire qualcosa di valore, ma allo stesso tempo consentono di ritwittare aggiungendo anche commenti.
La lunghezza ideale di un post di Facebook è inferiore a 40 caratteri
Quaranta caratteri sono davvero pochi (La frase che ho appena scritto è di 37 caratteri).
Ma 40 è il numero magico che Jeff Bullas ha riscontrato essere il più efficace nel suo studio sui marchi che vendono al dettaglio su Facebook. Ha misurato il coinvolgimento dei post, definito in base al numero di “Mi piace” e commenti, ed ha notato che post di 40 caratteri hanno ricevuto l’86 per cento di engagement in più rispetto agli altri.
Dato che i post di 40 caratteri rappresentano una fetta molto piccola in questo studio (solo il 5 per cento di tutti i post esaminati), le best practice su Facebook possono includere anche la seconda serie migliore: post con 80 caratteri o meno ricevuto il 66% superiore di engagement.
Molti altri studi nel corso degli anni hanno confermato che i post più brevi sono migliori su Facebook. Uno di questi è stato fatto da BlitzLocal, che ha esaminato quasi 120 miliardi di impression su Facebook e ha scoperto che le performance dei post diminuiscono man mano che cresce la loro lunghezza. Secondo i loro dati, sono particolarmente efficaci i post tra i 100 e i 119 caratteri che contengono domande.
La lunghezza ideale di un titolo su Google+ è inferiore a 60 caratteri
Per massimizzare la leggibilità e l’aspetto dei tuoi post su Google+, è consigliabile mantenere il testo su una sola riga. Demian Farnworth di Copyblogger ha studiato il punto di rottura su Google Plus e ha scoperto che i titoli non dovrebbero superare i 60 caratteri.
Ecco un esempio di ciò che intende. Il post qui sotto ha un titolo superiore a 60 caratteri, e va a capo in automatico.
Questo post invece ha mantenuto il titolo entro i 60 caratteri ed è rimasto in una riga.
Il portale di Demian va ancora più in profondità. Se il titolo su Google+ non può essere contenuto in una sola riga, bisogna scrivere una prima frase grandiosa.
Nell’ultimo aggiornamento, Google ha cambiato la disposizione dei posti in modo da mostrare solo tre righe del post originale prima del link “Leggi tutto”. In altre parole, la prima frase deve essere di forte impatto per convincere la gente a fare clic su “Leggi tutto”.
Ecco un esempio di Demian:
In termini di lunghezza complessiva, il post perfetto di Google+ è 156 caratteri (in media), secondo Qunitly Research. Andando più nel dettaglio, Quintly ha fatto una scoperta particolare: il più grande picco di coinvolgimento avviene con i post di 5 caratteri di lunghezza, e il secondo con quelli di 442 caratteri. Stando a questi dati, quindi, è possibile anche scrivere post molto lunghi su Google+ ed ottenere grandi risultati.
La lunghezza ideale di un titolo è di 6 parole
Siete sicuri di aver letto tutto il titolo di questo post prima di fare clic? Secondo uno studio di KISSmetrics, potreste non averlo letto tutto.
Sul blog di KISSmetrics, l’esperto di titoli D Bnonn Tennant, citando una ricerca sull’usabilità, rivela che noi tendiamo ad assorbire solo le prime tre e le ultime tre parole di un titolo. Se si vuole massimizzare la probabilità che l’intero titolo venga letto, bisogna perciò mantenere il titolo entro sei parole.
Naturalmente, i titoli con sei parole sono rari (e difficili da scrivere!). Anche se non è sempre possibile tagliare il titolo in questo modo, possiamo però essere consapevoli di come il nostro titolo potrebbe essere letto, e regolarci di conseguenza. Come scrive Bnonn nel post di KISSmetrics:
Alcuni dei titoli con il più alto tasso di conversione sul web hanno fino a 30 parole. Come regola generale, se non si può inserire in un tweet è troppo lungo. Ma lasciatemi suggerire che piuttosto che preoccuparsi della lunghezza ci si deve preoccupare di fare in modo che ogni parola sia efficace. Soprattutto le prime e le ultime 3.
La lunghezza ideale di un post sul blog è di 7 minuti, 1.600 parole
Quando misura il contenuto che funziona meglio sul suo sito, Medium non si concentra sui clic, ma sull’attenzione. Per quanto tempo i lettori restano incollati a un articolo?
In questo senso, il post ideale su un blog deve essere quello che la gente legge. E la ricerca di Medium su questo fronte dice che il posto ideale di un blog è lungo sette minuti.
Per arrivare a questo numero, Medium ha misurato i secondi totali medi spesi su ogni post ed ha confrontato questo dato con la lunghezza. In tutti i post su Medium è indicato il tempo medio per la lettura. Dopo aver regolato l’analisi, sono giunti alla loro conclusione:
I secondi medi totali aumentano per i post più lunghi, il picco è a 7 minuti, e poi c’è il declino.
E in termini di numero di parole, una lettura di 7 minuti arriva a circa 1.600 parole.
Nota: un post pieno di foto potrebbe portare la media più vicino alle 1.000 parole.
SerpIQ ha esaminato la questione della lunghezza ideale di un post dal punto di vista SEO. Hanno esaminato le pagine dei primi 10 risultati di ricerca e contato le parole in ogni articolo. I loro dati includono il testo nelle barre laterali dei post, quindi è possibile contare qualche parola in meno rispetto ai totali sottostanti.
Naturalmente, come con qualsiasi altra di queste lunghezze ideali, le risposte che trovate qui non vanno prese alla lettera, dal momento che la ricerca varia da sito a sito. Ad esempio, Moz ha scoperto che i post più lunghi sul loro blog vengono linkati più spesso, e Upworthy ha trovato poca correlazione tra la lunghezza e l’attenzione quando ha testato l’ipotesi di Medium sul suo blog (Upworthy cita fattori come il tipo di post e il pubblico di riferimento come possibili spiegazioni della discrepanza).
Forse il migliore insegnamento in questo caso è il seguente, preso in prestito dalla conclusione dello studio di Medium:
Quello che realmente significa [questo studio] è che vale la pena scrivere per quanto si ha realmente bisogno. Non bisogna sentirsi vincolati da brevi tempi di attenzione presunti. Se ci si concentra nello sforzo, così sarà per il nostro pubblico.
La lunghezza ideale di una riga di testo è di 40-55 caratteri
L’esperto di social media Derek Halpern ha scoperto che ci sono un paio di importanti fattori che contano nella lunghezza delle righe di un contenuto:
- La lunghezza delle righe possono dare l’apparenza di semplicità o complessità
- La lunghezza delle righe è la chiave per massimizzare la comprensione del lettore
La lunghezza ideale, in questo senso, dovrebbe permettere una facile lettura. Halpern crede di aver trovato la forbice in cui questo accade.
Per garantire la massima comprensione e la semplicità, la lunghezza ideale ideale varia tra 40 e 55 caratteri per riga, o in altre parole, tra 250 e 350 pixel di larghezza (dipende dalla dimensione e dal tipo di carattere).
Da 40 a 55 caratteri per riga significa circa 8-11 parole. Se state visualizzando il blog di Studio Samo in un browser desktop, è probabile che vedrete anche più di 20 parole per riga… ops! 😛
Avete notato che molti siti online hanno un carattere diverso per i loro punti chiave? Qui entra in gioco la psicologia. Considerate che le linee più brevi appaiono come meno lavoro per il lettore; rendono più facile mettere a fuoco e passare velocemente da una linea all’altra. Ecco un esempio preso da Smashing Magazine (nota ed autorevole rivista americana) che utilizza paragrafi di apertura con font più grandi (e quindi un minor numero di caratteri per riga):
La lunghezza ideale dell’oggetto dell’e-mail è dai 28 ai 39 caratteri
Nel settembre 2012, MailChimp ha pubblicato la seguente notizia sul suo blog: la lunghezza dell’oggetto non significa assolutamente nulla. Questa dichiarazione arriva da una fonte piuttosto autorevole, MailChimp ha infatti parecchi dati a sua disposizione.
La loro ricerca non ha evidenziato alcuna differenza significativa tra oggetti brevi o lunghi dei messaggi di posta elettronica, i tassi di apertura e i click erano in gran parte gli stessi.
Sembra quindi, da questo studio, che si possa stare tranquilli scrivendo una e-mail con oggetto di qualsiasi lunghezza (è sempre meglio essere specifici nell’oggetto, indipendentemente dal numero di parole utilizzate). Detto questo, un’altra ricerca suggerisce invece una lunghezza ideale di 28-39 caratteri.
Uno studio pubblicato dalla Mailer Mailer circa nello stesso periodo dello studio di MailChimp ha trovato un lieve miglioramento nel tasso di click in un certo intervallo di caratteri. Ecco la loro analisi:
- 4-15 caratteri: 15,2% aperte; 3,1% click
- 16-27 caratteri: 11,6% aperte; 3,8% click
- 28-39 caratteri: 12,2% aperte; 4% click
- 40-50 caratteri: 11,9% aperte; 2,8% click
- 51 + caratteri: 10,4% aperte; 1,8% click
La statistica qui sopra è una delle poche del suo genere e dimostra che c’è una differenza (anche se non esagerata) in base alla lunghezze dell’oggetto. Litmus fa riferimento questo studio in questa popolare infografica. Se esiste una lunghezza consigliata per un oggetto basata su una ricerca, è questa.
Al di là della lunghezza perfetta, è importante anche seguire le migliori pratiche. In generale, si raccomanda per l’oggetto un massimo di 50 caratteri, anche se MailChimp precisa che ci possono essere eccezioni:
La regola generale nell’email marketing è di limitare l’oggetto a 50 caratteri o meno. La nostra analisi ha trovato che questa è generalmente la regola. L’eccezione è stata per un pubblico altamente mirato, dove a quanto pare il lettore ha apprezzato le informazioni supplementari nella riga dell’oggetto.
La lunghezza ideale di una presentazione è di 18 minuti
Gli organizzatori di TED hanno scoperto che 18 minuti è la lunghezza ideale di una presentazione, e così tutti i relatori, tra cui Bill Gates e Bono, sono tenuti a rispettare questa regola.
La scienza che sta dietro alla regola dei 18 minuti di TED proviene da studi sul livello d’attenzione. Gli scienziati sembrano concordare su una gamma da 10 a 18 minuti per quanto riguarda il tempo in cui la maggior parte delle persone possono mantenere alta la soglia d’attenzione. La ragione fisiologica di questo è che le nuove informazioni devono essere elaborate dal cervello, provocando un enorme utilizzo di glucosio, ossigeno, e il flusso di sangue da parte dei neuroni cerebrali, che bruciano energia. Questa perdita di energia porta a fatica.
Carmine Gallo, scrivendo su LinkedIn, ha sottolineato ancora di più la ricerca scientifica alla base di questo fenomeno del tempo d’attenzione. Gallo cita il Dr. Paul King della Texas Christian University, che paragona l’atto di ascoltare e assorbire informazioni al sollevamento pesi: più ci viene chiesto di prendere informazioni, più il carico diventa pesante. Alla fine, non siamo più in grado di reggere il peso, e ci cade tutto (dimentichiamo tutto).
Il Dr King ha testato questo su studenti universitari, osservando che quelli che erano andati a lezione tre giorni alla settimana per 50 minuti ricordavano più informazioni rispetto a quelli che erano andati in classe un giorno alla settimana per tre ore.
Questo studio scientifico è un buon motivo per mettere un limite alle presentazioni, ma se state condividendo i vostri articoli online o siete in cerca di viralità, ci potrebbero essere altri fattori importanti. Ecco cosa pensa il curatore di TED Chris Anderson:
Questa [18 minuti] è la lunghezza di una pausa caffè. Quindi, la gente guarda una grane orazione, e inoltra il link a due o tre persone. Può diventare virale molto facilmente. La lunghezza di 18 minuti funziona anche in modo molto simile al modo in cui Twitter costringe la gente a essere disciplinata in ciò che scrive. Forzando gli oratori abituati ad andare avanti per 45 minuti per portarli a 18, si ottiene che loro pensino veramente a quello che vogliono dire. […] Ha un effetto chiarificatore. Porta disciplina.
La lunghezza ideale di un tag title è di 55 caratteri
I tag title sono le parti di testo che identificano le vostre pagine in una SERP (pagina di risultati di un motore di ricerca). E’ quindi come l’insegna del vostro negozio.
Le recenti modifiche al layout delle pagine dei risultati di Google fa sì che ora la lunghezza massima per i titoli sia di circa 60 caratteri. Se il titolo supera i 60 caratteri sarà tagliato. L’immagine qui sotto mostra come un titolo precedentemente ideale ora risulti troncato.
Trovare una regola precisa sulla dimensione massima di un tag title non è così facile come si potrebbe pensare. Lezione di tipografia rapida: Google utilizza il carattere Arial per i titoli sulle sue pagine dei risultati. L’Arial è un font a spaziatura proporzionale, il che significa che diverse lettere occupano larghezza diversa. Per intenderci, una “i” minuscola è più stretta di una “O” maiuscola. Pertanto, le lettere reali nel tuo title cambieranno i caratteri massimi che possono stare su una riga.
Moz ha indagato in profondità per vedere dove sta esattamente questo limite massimo di caratteri per i titoli troncati. 55 caratteri sembra essere il punto di rottura come regola generale.
La lunghezza ideale di un nome a dominio è di 8 caratteri
Questo potrebbe non essere applicabile in tutti i casi, ma se state cercando un nome per la vostra nuova startup, questa può essere un’informazione utile. Secondo il Daily Blog Tips, queste sono le caratteristiche di un buon nome a dominio:
- Breve
- Facile da ricordare
- Facile da sillabare
- Descrittivo o immediatamente riconoscibile (brandable)
- Non contiene trattini e numeri
- Ha una estensione .com (n.d.a. non vale per l’Italia, per noi va bene anche .it)
Daily Blog Tips ha anche trovato la lunghezza ideale. Riportando un rapporto di Alexa, che ha esaminato i domini dei primi 250 siti web, ha notato che oltre il 70 per cento dei siti hanno nomi di dominio di 8 caratteri o meno, e il numero medio di caratteri per dominio è poco più di 7.
Ricapitolando
Ecco un grafico che racchiude tutte le linee guida di cui sopra.
Cosa pensate di questo elenco di lunghezze ideali? Sarei entusiasta di sentire i vostri pensieri nei commenti!