Dopo aver lanciato l’opzione che permette di targettizzare gli interessi del pubblico dei vostri annunci pubblicitari, LinkedIn ha ora annunciato il lancio di tre nuove opzioni per aiutare gli utenti a perfezionare al meglio il target del pubblico di destinazione. Stando a quanto riferito dalla piattaforma, le nuove funzioni sarebbero “segmenti di pubblico simile”, “modelli di pubblico” e l’aggiunta della ricerca di dati Microsoft Bing per potenziare la definizione degli interessi. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
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ToggleL’opzione “Segmenti di pubblico simile”
Cominciamo dall’opzione “Lookalike Audiences”, a cui LinkedIn ha cominciato a lavorare a Gennaio – secondo quanto riferito da Digiday -, per poi ufficializzarne il lancio in questi giorni:
“La funzione “Segmenti di pubblico simile” di LinkedIn combina i tratti del vostro cliente ideale con i nostri dati di membri ed aziende, così da aiutarvi a commercializzare con nuovi segmenti di pubblico simile ai vostri clienti già esistenti, visitatori del sito e account targettizzati. Dato che questi membri sono già su LinkedIn, sono nella giusta mentalità per interagire e rispondere al vostro brand”.
Esattamente come succede su altre piattaforme, questa funzione vi consente di caricare una lista di indirizzi email dal vostro CRM o un elenco di persone che hanno visitato il vostro sito, e il sistema di LinkedIn si occuperà poi di incrociare questi dettagli con il suo database, così da fornirvi poi un nuovo pubblico di utenti dai tratti simili.
Questa opzione si è dimostrata molto utile sulle altre piattaforme, eliminando tutti gli sforzi per identificare e poi focalizzarsi sul pubblico giusto. Se davvero il sistema è in grado di individuare i tratti simili più rilevanti, questo potrebbe davvero rivelarsi il modo migliore per raggiungere le persone che potrebbero essere interessate alle vostre offerte.
Questo strumento potrebbe rivelarsi davvero molto utile per LinkedIn, poiché in grado di rilevare nuovi segmenti di utenti sulla base del titolo di lavoro e delle informazioni sul ruolo professionale. Questo potrebbe aiutarvi a mostrare gli annunci pubblicitari agli utenti più giusti e monetizzare le tendenze del settore.
D’altronde, stando ai test iniziali, questa opzione sembra aver migliorato non poco le prestazioni degli annunci dei profili aziendali:
“I clienti del nostro progetto pilota sono riusciti a migliorare la copertura della campagna di 5/10 volte, raggiungendo comunque il pubblico di alta qualità che più conta per le loro organizzazioni.”
I modelli di pubblico
Lo strumento “Modelli di pubblico” ha invece l’obiettivo di aiutare tutti coloro che sono meno certi sul proprio mercato di riferimento o hanno pochi dati da utilizzare per raggiungere gli utenti più di rilievo sulla piattaforma. In poche parole, questa opzione permette agli inserzionisti di cercare un segmento di mercato che sia correlato alle loro offerte.
Basterà inserire la tipologia di persone che state cercando e LinkedIn fornirà una corrispondenza adeguata a seconda dei dati del proprio sistema. Al momento, ci sono circa 20 segmenti di pubblico B2B tra cui scegliere, nonostante la piattaforma stia già lavorando all’ampliamento delle possibilità.
“Questi modelli includono le diverse caratteristiche del pubblico, come le competenze dei membri, titoli di lavoro, gruppi ecc, che voi potete attivare con un solo click. Questo vi permetterà di raggiungere i segmenti di pubblico che più contano per la vostra azienda – senza spendere tempo nel setup –“.
Contando i dati che LinkedIn ha a disposizione riguardo i suoi membri, questo potrebbe davvero rivelarsi uno strumento molto utile, permettendovi di “colpire” gli utenti giusti semplicemente selezionando il modello cui questi appartengono.
Bing Search Data
L’ultima novità è l’aggiunta dei dati di ricerca di Bing, tramite la società madre Microsoft, come complemento dell’opzione del targeting per interesse. Questo dovrebbe permettere agli inserzionisti di avere più dati a disposizione quando sono alla ricerca di segmenti di pubblico rilevanti per i propri annunci pubblicitari.
Come già sappiamo, il targeting per interesse permette agli inserzionisti di raggiungere gli utenti di LinkedIn che hanno mostrato interessi per determinati argomenti sulla base dei contenuti che condividono, degli hashtag che seguono e dei post con cui interagiscono. I dati di ricerca di Bing ampliano le possibilità di questo strumento, incorporando anche informazioni e ricerche degli utenti.
Nonostante Bing non abbia gli stessi numeri di Google, si tratta comunque di un motore di ricerca che ha riscosso grande successo negli ultimi mesi, raggiungendo il record di 1.3 milioni di visitatori unici nel Gennaio 2019. Già questo basta a spiegare quanto possa essere utili l’integrazione dei dati mutuati da Bing per gli inserzionisti di LinkedIn.
Effettivamente, la piattaforma ci ha fatto aspettare non poco per avere tool di questo tipo. Ma le nuove funzionalità fanno ben sperare riguardo le potenzialità commerciali di LinkedIn stesso. Come cambierà l’utilizzo che ne faranno le aziende? Non ci resta altro che aspettare per scoprirlo (ma, d’altronde, la piattaforma ci ha ben abituati all’attesa!).
[ via socialmediatoday.com ]