L’advertising su Google Ads si compone di molteplici attività, non solo legate alla creazione, implementazione e monitoraggio delle campagne, ma anche legate allo studio e all’analisi dei competitor presenti in asta.
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TogglePerché è fondamentale conoscere la concorrenza?
Innanzitutto, i competitor presenti in SERP e quindi nelle aste di Google Ads (in rete ricerca o in rete shopping) non sempre coincidono con quelli del tuo business.
Per esempio, se hai un’attività che vende gioielli artigianali e in SERP, per la stessa parola chiave, compare un annuncio di Etsy, anche questo marketplace è da considerarsi concorrente per il semplice fatto che è presente insieme a te nella stessa asta per aggiudicarsi un posto nella pagina dei risultati di Google.
Oltre a capire con chi andiamo a concorrere per fare ottenere ai nostri annunci visibilità, è importante monitorare ciò che fanno i competitor non solo per i prodotti o servizi che offrono agli utenti, ma anche per capire come si propongono, che linguaggio usano e a cosa danno più importanza: servizi, categorie merceologiche, tipologie di prodotti e via dicendo.
In questo articolo ti parlerò dell’analisi dei competitor a partire dalle parole chiave presenti all’interno delle campagne in rete di ricerca.
Cos’è il report informazioni aste di Google Ads
All’interno di Google Ads è presente uno strumento prezioso e fondamentale per gli inserzionisti che lavorano sulla rete di ricerca.
Nell’attuale interfaccia utente il report è un po’ nascosto: si trova aprendo la sezione “approfondimenti e report”.
Utilizzarlo a livello di account ti può dare una panoramica generale su chi sono i competitor della nostra attività, ma nulla di più. Per un’analisi più accurata dei competitor ti consiglio di utilizzarlo a livello di singole parole chiave.
Basta infatti selezionare la parola chiave che si desidera analizzare e cliccare su informazioni aste. Nel caso dello screenshot sulla parola chiave [studio samo pro] non ci sono competitor in asta (non si può biddare sulle chiavi brand dei competitor).
Nello screenshot seguente, invece, puoi vedere un’asta per una singola parola chiave.
La schermata si compone di 7 colonne in totale.
La prima è il dominio del sito web dei competitor presenti, che ci permette di capire chi sono i competitor e su quale sito stanno utilizzando per le loro campagne.
Le altre colonne, invece, ci restituiscono informazioni sulle performance dei nostri annunci rispetto ai competitor.
Nel dettaglio, ti spiegherò cosa significano e quindi come interpretare le percentuali:
- Quota impressioni: indica la frequenza con cui compare il tuo annuncio in SERP quando un utente digita una query che lo attiva. Per questa parola chiave l’annuncio compare 4 volte su 10.
- Tasso di sovrapposizione: il dato di questa colonna indica con quale frequenza l’annuncio di un competitor ha generato un impression insieme al tuo annuncio nella stessa asta.
- Tasso di posizionamento superiore: qui puoi vedere quanto frequentemente l’annuncio di un altro inserzionista è stato mostrato sopra al tuo nella stessa asta.
- Tasso parte superiore della pagina: indica quanto spesso il tuo annuncio è stato mostrato nella parte superiore della SERP, i dati delle righe relative ai competitor si riferiscono ai loro annunci.
- Tasso ass. parte superiore della pagina: come il dato precedente, ma si riferisce esclusivamente alla prima posizione riservata agli annunci a pagamento.
- Quota superamento target: questo dato ti dice quanto spesso il tuo annuncio ha ricevuto un ranking migliore in asta rispetto ai competitor presenti.
Un altro modo a cui puoi accedere al report per l’analisi dei concorrenti su Google Ads è attraverso l’editor di report.
Qui potrai decidere se crearne uno personalizzato con le metriche viste in precedenza o attingere ai numerosi già presenti nella galleria dei modelli. Per quanto riguarda l’informazione sulle aste, ciò di cui hai bisogno si trova nella sezione “scenario competitivo”.
Qui puoi personalizzare il modello scegliendo data, campagna, gruppo di annunci e parole chiave, inserendo oltre al dominio altre due metriche e, soprattutto, puoi cambiare visualizzazione e quindi passare da una tabella di percentuali a un più agevole grafico a linee come in questo esempio:
Come utilizzare il report informazioni aste
Anche questo strumento, come le campagne, può essere consultato in un dato intervallo temporale, e se utilizzato dalla sezione report ti consente di fare anche un confronto con altre date.
Un caso in cui può essere utile ricorrere alla consultazione delle aste potrebbe essere quando ti accorgi, per esempio, di un aumento di cpc: in questo caso potrebbe significare l’entrata in asta di un nuovo competitor che utilizza la stessa parola chiave che stai usando tu in una campagna.
Consultare il report ti potrebbe tornare utile se noti che una campagna fatica a convertire o, rispetto a un periodo precedente, la parola chiave che prima portava conversioni ora arranca.
In questo caso potresti essere in SERP che non sono più pertinenti con il servizio/prodotto che offri, e quindi diventa necessaria una nuova keyword research per individuare parole chiave più pertinenti.
Ads Transparency Center: il tool gratuito di Google
Il report informazioni aste offre molto agli inserzionisti, ma non è l’unico strumento che Google mette a disposizione.
Da qualche tempo è disponibile Ads Transparency Center: https://adstransparency.google.com/ , molto simile alla Library di Meta, è utile per trovare le inserzioni dei competitor che hanno già verificato il loro account.
Dalle aste e dalla SERP infatti riusciamo a vedere solo l’attività in rete ricerca e shopping, ma diventa complesso capire se la loro strategia coinvolge anche campagne display, demand gen o video.
Qui di seguito puoi vedere quali annunci sono stati pubblicati nell’ultimo periodo, è possibile scegliere l’intervallo di tempo che si preferisce. Puoi filtrare la ricerca per formati e dopo aver selezionato un annuncio puoi anche vedere, a grandi linee, che strategia è stata usata a livello di targeting:
Questo è senz’altro utile per vedere cosa fanno i competitor, che tipo di campagne usano e con quali banner, ma può tornare comodo anche a te per avere una visione globale sull’aspetto che hanno le tue inserzioni nel web.
Conclusioni
In questo articolo spero di averti trasmesso l’importanza di conoscere e capire come si muove la concorrenza su Google Ads, e di come ciò ti consente di adottare strategie volte non solo alla conversione, ma con anche un focus sulla visibilità del tuo brand, dei tuoi prodotti e dei tuoi servizi.
Il report sulle aste è uno strumento fondamentale in questo processo e ti fornisce una panoramica iniziale su quello che stanno facendo i competitor.