I gruppi di Facebook sono ancora utili per il tuo business?

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C’è ancora un motivo che ti spinge a lavorare in questa direzione? I gruppi Facebook sono ancora utili per chi si occupa di web e social media marketing? La risposta, dal mio punto di vista, è chiara: sì. Ma li devi usare in modo da inserirli con precisione e coscienza nella tua strategia online.

Perché i gruppi Facebook spesso possono essere aperti per eseguire esperimenti, o semplicemente perché può sembrare una buona idea copiare un competitor.

In realtà le community su questo social network non sono come le Fan Page, hanno dinamiche diverse e coinvolgimenti particolari. Qualche dettaglio ed esempio concreto? Continua a leggere.

Quando i gruppi di Facebook sono utili

Hai ben chiaro l’obiettivo da seguire nel momento in cui decidi di aprire una community si questo social network? L’idea base è chiara, per essere realmente utile il gruppo deve avere uno scopo. E la sua funzione principale è chiara: riunire le persone intorno a una discussione comune.

La community – ovvero il gruppo su Facebook – nasce per diventare una stanza virtuale in cui creare un confronto su un argomento. Dimentica l’idea di poter usare questo strumento per fare advertising diretto e magari spingere link di prodotti o servizi che vuoi vendere. Non funziona così.

I gruppi Facebook sono utili quando si ragiona sull’ultima fase dell’inbound marketing. Vale a dire quella in cui si delizia il cliente dopo la vendita. E si cerca di trasformarlo in ambassador, vale a dire un evangelista. Una persona entusiasta di ciò che fai e comunichi su internet.

I gruppi di Facebook sono anche inutili

Certo. Lo diventano nel momento in cui si trasformano in semplici auto-celebrazioni del brand. Non puoi usare questi elementi solo per pubblicare link che portano traffico al tuo sito e vendite nelle tue casse. Il gruppo Facebook è condivisione del sapere. Se non lo usi così diventa inutile.

C’è il rischio che rimanga lettera morta: una bacheca piena di riferimenti e link che non vengono visitati. Le dinamiche possono anche organizzarsi in modo differente e proporre esiti diversi, ma mi sento di confermare questo: il gruppo diventa inutile quando esce dalle logiche della community.

Come sfruttare questi strumenti al meglio?

Vuoi creare un gruppo di follower e fan attivi intorno al tuo brand? Perfetto, la prima operazione utile è collegarsi a questa pagina (www.facebook.com/groups) e seguire poche istruzioni.

Ma non è questo il compito più difficile da superare. Alla base del successo di una community c’è il suo scopo, la missione che deve portare a termine. Qualche esempio concreto?

Condivisione conoscenza

Il primo motivo per creare un gruppo Facebook funzionale ai tuoi obiettivi di marketing: attivare un canale capace di diventare un punto di riferimento utile per i tuoi futuri clienti.

Anche se non vendi attraverso la community, il fatto stesso che il tuo nome si affianchi a quello di un servizio di qualità, in una determinata materia, può essere una leva a tuo favore.

Customer care service

Buona idea: aprire un gruppo Facebook per dare risposte agli utenti che hanno acquistato il tuo prodotto e vogliono risposte rapide e dirette. Senza intermediari o inutili attese. Oggi il customer care service sui social è fondamentale, e puoi gestirlo anche con un ottimo gruppo Facebook.

Servizio utenti premium

Puoi aprire una community anche per ottenere questo: un luogo dedicato solo a chi determinati requisiti – magari paga un canone o un account pro – e può fare domande specifiche. In questi casi parliamo di gruppi Facebook chiusi al pubblico, le persone devono essere approvate e verificate.

C’è ancora spazio per le community?

Dal mio punto di vista la risposta è solo una: sì, è ancora utile includere i gruppi di Facebook in una strategia di web marketing virtuosa. Ma deve essere fatto con cognizione di causa. Valutando benefici e investimenti, dimenticando l’idea di poter raccogliere tanto senza impegno concreto.

E ignorando quello che potrebbe essere il coinvolgimento degli user generated content, dell’influencer marketing e di un calendario editoriale per organizzare un’opera valida di content marketing. Qual è la tua esperienza con i gruppi su Facebook? Hai già investito su questo punto?

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L'autore

Una risposta

  1. Buongiorno, io vorrei chiedere una cosa. Io lavoro come psicologa dell’infanzia e blogger. Ho una pagina fb e ho anche aperto un gruppo chiamato Essere genitori oggi riflessioni e approfondimenti dove a volte pubblico miei articoli, altre volte faccio sondaggi, altre volte pubblico dei video su alcuni argomenti che ho trattato in un incontro nel mio studio. Mi sono accorta che ci sono alcune persone che si iscrivono al gruppo per poi pubblicare propri contenuti promozionali e, quindi, mi chiedo: in ottica di community vale la pena pubblicarli oppure no? Grazie

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