Google: NAP e User Experience sono fondamentali per la SEO locale

ux-nap-local-seo

Secondo il Consumer Barometer di Google la local SEO non può prescindere da un utilizzo corretto del NAP e da una user experience di qualità.

NAP, acronimo di Name, Address, Phone Number, dovrebbe sempre essere la base dalla quale partire per realizzare una corretta programmazione SEO in ambito locale.

Se poi, come dicevamo, secondo il Consumer Barometer di Google, il numero di utenti che utilizzano solo un singolo dispositivo per completare un viaggio o fare una ricerca locale è diminuito dal 32% nel 2012 a solo il 14% nel 2017, ben si capisce come oggi, più che mai, è necessario che un progetto web sia performante da qualsiasi dispositivo e device, per facilitare il più possibile la User Experience di tutti coloro che a vario titolo cercano informazioni in ambito locale.

La coerenza NAP aiuta l’utente durante una ricerca locale

Come ci ricorda la guida ufficiale di Google, la coerenza NAP è una parte importante degli algoritmi di Google Local e Local Pack e costruire citazioni con un NAP coerente alla propria scheda Google My Business e agli indirizzi online elencati può influenzare le serp locali.

Non solo, se come si vede dal grafico sotto riportato, gli utenti durante un viaggio si spostano da un dispositivo all’altro, inevitabilmente si vengono ad aprire nuove sfide per le imprese locali, visto che l’esperienza utente e l’individuazione di un luogo o di un determinato brand saranno diverse, in quanto parti del Local Pack e gli algoritmi locali vengono pesati in modo diverso per singolo dispositivo, basandosi principalmente sulla vicinanza delle aziende alla posizione dell’utente.

Inutile nasconderlo, oggi più che mai il viaggio di un utente parte molto prima di salire in automobile ed accendere il motore.

Per Google ci sono cinque punti di contatto che, il più delle volte, portano a un acquisto / azione all’interno di un sito:

  • Usare un motore di ricerca
  • Visitare un negozio o cercato un luogo
  • Visitare un sito Web o un’app del rivenditore
  • Visitare un altro sito Web o app
  • Usare una mappa

La ricerca locale è una parte cruciale di questo viaggio ed è ancora più importante dato che fino al 78% delle ricerche su dispositivi mobili con intento locale porta a una visita nel negozio offline entro 24 ore.

È qui che un NAP coerente diventa importante, perché gli utenti necessitano di informazioni coerenti per poter proseguire il loro viaggio. Spesso presupponiamo che gli utenti trovino le nostre attività e i marchi locali attraverso i nostri siti Web, i nostri post e il nostro raggio d’azione e le nostre schede di Google My Business.

Gli utenti, tuttavia, trovano il nostro marchio attraverso una varietà di portali online, incluse le directory in cui costruiamo citazioni e elenchi.

Le pagine doorway sono pericolose se utilizzate in modo non corretto

Le doorway pages, chiamate anche gateway, jump o bridge pages, sono pagine di ingresso ad un sito, non considerate spam quando realizzate correttamente ma in tempi “lontani” era prassi comune utilizzarle nella tecniche di Black Hat SEO.

Non ci dimentichiamo BMW Germania che nel 2006 vide sparire il suo sito ufficiale dalla ricerca di Google (salvo riuscire a ottenerne il re-inserimento dopo aver ammesso l’errore).

Google non apprezza le pagine doorway (a causa della scarsa esperienza dell’utente) e ha implementato un algoritmo di “ranking adjustment” della pagina doorway nel 2015.

L’aggiornamento di Possum nel 2016 è andato anche in qualche modo a contrastare la cattiva qualità e lo spam, ma questa è una tattica che è ancora visibile in molti settori verticali sono ancora competitivi.

La documentazione di supporto ufficiale di Google definisce le Doorway pages come “Sites or pages created to rank highly for specific search queries. They are bad for users because they can lead to multiple similar pages in user search results, where each result ends up taking the user to essentially the same destination. They can also lead users to intermediate pages that are not as useful as the final destination”

Ecco perché, come diciamo sempre, è fondamentale il contenuto pubblicato in ogni singola pagina. Avere un sito web con contenuti duplicati è fonte di penalizzazione, ma se tutti i contenuti sono originali, ma contengono un identico messaggio cambiando solo la città (pensiamo ad un franchising o alle varie sedi di un’azienda) non si offre nessun valore aggiunto alla ricerca di informazioni da parte dell’utente.

Google Local Pack: user experience e attribuzione

Google Local Pack viene eseguito su un algoritmo diverso rispetto ai risultati di ricerca organici tradizionali ed è fortemente influenzato dalla posizione dell’utente durante la ricerca.

Google My Business ha un problema di attribuzione e, molto spesso, molti clic da annunci GMB vengono classificati come traffico diretto anziché traffico organico in Google Analytics.

Il modo per aggirare questo è usare un parametro:

?utm_source=GMBlisting&utm_medium=organic

Avere un NAP coerente significa che è più probabile che appaiano all’interno del Local Pack e, se ci si trova nel pacchetto locale, gli studi hanno dimostrato che è probabile che si ottenga un’alta percentuale di clic sulla pagina dei risultati.

Quando la link building passava dall’utilizzo massivo delle directory (di ogni ordine e grado) molti SEO utilizzavano una tecnica anti spam che era quella di inserire numeri di telefono falsi o e-mail inventate per non essere costantemente “attaccati” dai call center.

Non ci dimentichiamo poi che molte directory amano generare schede di Google My Business in base ai dati immessi, come una sorta di “servizio aggiunto”.

Ciò porta a generare più elenchi di Google My Business per singole posizioni, con numeri di telefono diversi e, a volte, posizioni di pin di mappe diverse.

Come si vede nello screenshot qui sopra definire negativa l’esperienza utente di chi cerca il sopra citato brand è dir poco, poiché l’utente si trova di fronte a più scelte per individuare la sede vera del negozio che vende tende on-line.

Ecco perché coerenza NAP e user experience sono fondamentali. Le ricerche locali rappresentano spesso tassi di conversione superiori alla media, poiché è probabile che i clienti che cercano un prodotto o servizio locale perseguano e completino le loro azioni.

[via searchenginejournal.com]

 

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

Piaciuto? Condividilo!

L'autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

prompt engineering
Jacopo Matteuzzi

Prompt Engineering AI: cos’è, guida pratica

In questo articolo scoprirai cos’è il prompt engineering, perché è così importante, e soprattutto come può trasformare il tuo modo di lavorare con l’intelligenza artificiale.

piano editoriale instagram
Giuliana Curato

Piano editoriale Instagram: come farlo, idee e spunti

Come possiamo fare per emergere tra migliaia di contenuti e assicurarci che il nostro messaggio non solo raggiunga il pubblico desiderato ma che lo coinvolga, lo informi e lo intrattenga nel modo giusto? Ovviamente, creando un piano editoriale strutturato. Scopriamo insieme come!

email marketing automation
Marianna Caravatta

Email Marketing Automation: guida per iniziare

Immagina di poter raggiungere i tuoi clienti con il messaggio giusto al momento giusto, senza dover digitare ogni singola email. Benvenuto nel mondo dell’email marketing automation, dove la tecnologia trasforma la comunicazione in una potente macchina di connessione e conversione. Iniziamo insieme!

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Manca poco al Black Friday...