Generazione Z: cosa guarda online?

generazione-z-video-online

Per molti anni i titoli dei media e le campagne di marketing si sono concentrati sulla generazione dei Millenials, per antonomasia i nati tra il 1981 e il 1996. Più recentemente, però, è cresciuto l’interesse per la Generazione Z, che include invece tutti i nati dal 1997 in poi. E anche se queste vengono considerate come le “generazioni più giovani”, ci sono molte differenze tra loro quanto ai contenuti che consumano.

Ad esempio, i Millenials sono noti per aver abbandonato la televisione ed avergli preferito i servizi di streaming. La Generazione Z, invece, sembra non aver avuto alcun particolare rapporto con la TV. Anzi, la vera passione dei nati dopo il 1997 sono proprio i social network, inclusi YouTube e TikTok, che ha portato a nuove tendenze di consumo che è davvero importante da tenere in considerazione.

La domanda che vi pongo è questa: cosa guarda davvero la Generazione Z? E quali ripercussioni ha questo sulle vostre strategie di marketing? Per aiutarvi a capirlo, ecco un breve elenco di alcuni dei contenuti video apprezzati dai più giovani.

YouTube

YouTube è il social che c’è sempre stato per la Generazione Z. Fondato nel 2005, è diventato in breve tempo la piattaforma più utilizzata per il “consumo” di contenuti video. A dimostrarlo sono i dati: l’85% degli adolescenti ora vede video su YouTube, e il tempo che i bambini spendono sul social si è duplicato negli ultimi quattro anni.

Il passaggio dalla TV tradizionale ai video di YouTube ha portato con sé un approccio completamente nuovo a questa tipologia di contenuti. E non solo. Ha anche permesso l’ascesa dei “vlogger”, una nuova categoria di celebrità del nostro tempo. Stando ad uno studio pubblicato lo scorso anno, infatti, i bambini ora sono tre volte più propensi a diventare una star di YouTube piuttosto che un astronauta, considerato il lavoro dei sogni delle generazioni passate.


Ma chiariamoci le idee e scopriamo cosa la Generazione Z guarda davvero su YouTube.

Vlogging

Il video blogging – o “vlogging”, nel gergo comune – ha conquistato YouTube e sembra non volersi affatto arrestare. Il funzionamento è semplice: in genere una persona condivide un video strettamente personale e realizzato a basso budget, attraverso il quale si connette con il suo pubblico. In questo modo, molti vlogger hanno trasformato una loro passione in un vero e proprio lavoro (e anche piuttosto remunerativo). Il blogger più pagato nel 2019, Ryan Kaji, ha guadagnato ben $26 milioni di dollari.

Dal punto di vista di un brand, è molto importante tenere in considerazione l’ascesa del vlogging. La tradizionale pubblicità in televisione potrebbe non essere funzionale alla vostra brand awareness. Le sponsorizzazioni da parte degli influencer, infatti, sembrano essere ben più autentiche ed affidabili di quelle di volti noti dello spettacolo e dello sport. Mi dispiace dirvelo così, ma questa è una tendenza che dovete tenere in considerazione.

Video informativi

Non sembra essere solo l’intrattenimento a rendere YouTube la piattaforma più apprezzata dai giovani. Stando ad una ricerca, ben l’80% degli adolescenti della Generazione Z ha dichiarato che il social li ha aiutati ad essere più informati riguardo qualcosa. Anzi, il 68% ha affermato che YouTube li ha aiutati ad acquisire o migliorare competenze utili per il futuro.

YouTube education

È innegabile che la piattaforma sia diventata una piattaforma di apprendimento affidabile e preziosa. Effettivamente, molti studenti preferiscono i video di YouTube ai libri di testo, così pure come molti cercano video che possano aiutarli per la realizzazione di progetti fai-da-te.

Tutto questo dovrebbe bastare a dimostrarvi che il social è chiaramente in ascesa. Una tendenza che vi deve far riflettere su come realizzare contenuti video per connettersi al meglio con il pubblico più giovane.

Snapchat

Vi sto per dire qualcosa che sicuramente già sapete. Snapchat è ancora una di tendenza tra i giovani, soprattutto dopo il lancio della sua piattaforma “Snap Originals”.

Lo scorso anno, infatti, Snap ha dichiarato che il tempo giornaliero dedicato alla visione dei contenuti “Discover” è aumentato del 40% anno dopo anno, e che gli oltre 100 canali Discover raggiungono milioni di utenti ogni mese. A stupire non sono soltanto questi numeri, quanto il cambiamento delle abitudini dei consumatori. I video di Snap Original sono girati in verticale ed hanno una durata di circa cinque minuti. Questo dà un segnale forte sui comportamenti della Generazione Z, che preferisce contenuti in un formato che sia in linea con il modo in cui guardano il video.

Se la vostra idea è quella di raggiungere un pubblico giovane, allora non potete fare a meno di tenere in considerazione questo trend. Video brevi e creati ad hoc per la piattaforma vi assicureranno il successo.

TikTok

TikTok ha conosciuto la sua ascesa nel 2019, ed è chiaro quindi che il suo pubblico sia parte della Generazione Z. Chiaramente, l’enorme popolarità dei video di formato breve condivisi sulla piattaforma ha attirato subito anche l’attenzione dei brand, che si stanno muovendo per raggiungere il pubblico attraverso il nuovo social. In ogni caso, sembrerebbe che le chiavi del successo di un contenuto su TikTok siano le stesse valide per il suo predecessore Vine: breve, divertente e in perfetto stile fai-da-te.

Certo, i video condivisi su TikTok sono di gran lunga più brevi di quelli di YouTube, con un limite di 15 secondi per ogni clip. Tra i contenuti più popolari ci sono sincronizzazioni labiali, balli virali e scenette umoristiche. Questa piattaforma ha un pregio incredibile: la community incoraggia la creatività, seguendo e interagendo con i creatori di video di piccola fama, e trasformandoli in vere e proprie star di TikTok. Man mano che il social cresce, stiamo assistendo anche alla nascita dei primi influencer. Anzi, la stessa piattaforma ha un elenco di influencer riconosciuti, con cui le diverse azienda possono avviare una collaborazione.

C’è una precisazione da fare al riguardo, perché ad oggi ci sono due diverse tipologie di utenti che stanno creando nuovi contenuti su TikTok: quelli che hanno già un grande seguito su altre piattaforme, e che stanno cercando di provarne una nuova, e quelli che invece sono del tutto sconosciuti, e si stanno costruendo il primo pubblico proprio su TikTok. Tutto questo sta portando ad un approccio del tutto nuovo da parte degli utenti, valido quasi esclusivamente per questa piattaforma.

Se ci fermiamo per un attimo a pensare all’incredibile ascesa di questo social, è chiaro che sia possibile ipotizzare un cambio di atteggiamento da parte della Generazione Z in relazione alla visione di contenuti video. Ancora una volta, saranno maggiormente apprezzati i contenuti brevi e girati verticalmente. E forse questi rappresenteranno davvero il futuro delle strategie di marketing, e non solo.

Il futuro dei contenuti video

Qualunque sia la piattaforma utilizzata per la visione, una cosa è certa: i contenuti video stanno cambiando e le aziende non possono fare a meno di tenerlo in considerazione, soprattutto se vogliono raggiungere il pubblico più giovane.

Anche Forbes ha recentemente dichiarato che la chiave per connettersi ai giovani è rappresentata proprio dal contenuto video “pertinente, significativo e autentico”. D’altronde, i membri della Generazione Z sanno distinguere perfettamente quando vengono venduti, per cui è davvero inutile propinargli video con loghi o messaggi commerciali di qualunque genere. Tanto più se considerate che per i giovani i contenuti video sono una via di fuga dalle pressioni sociali e dalla competizione che si trovano ad affrontare ogni giorno.

È importante quindi che teniate in considerazione le attitudini della Generazione Z se davvero volete dialogare con lei. Fate attenzione alla scelta dei contenuti e dei messaggi da veicolare, fatevi apprezzare e scoprirete che avere successo con i più giovani non è poi così complesso.

[ via socialmediatoday.com ]

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

Piaciuto? Condividilo!

L'autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti gratis a…

MakeMeThink

La newsletter di Studio Samo

Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Potrebbe interessarti anche...

prompt engineering
Jacopo Matteuzzi

Prompt Engineering AI: cos’è, guida pratica

In questo articolo scoprirai cos’è il prompt engineering, perché è così importante, e soprattutto come può trasformare il tuo modo di lavorare con l’intelligenza artificiale.

piano editoriale instagram
Giuliana Curato

Piano editoriale Instagram: come farlo, idee e spunti

Come possiamo fare per emergere tra migliaia di contenuti e assicurarci che il nostro messaggio non solo raggiunga il pubblico desiderato ma che lo coinvolga, lo informi e lo intrattenga nel modo giusto? Ovviamente, creando un piano editoriale strutturato. Scopriamo insieme come!

email marketing automation
Marianna Caravatta

Email Marketing Automation: guida per iniziare

Immagina di poter raggiungere i tuoi clienti con il messaggio giusto al momento giusto, senza dover digitare ogni singola email. Benvenuto nel mondo dell’email marketing automation, dove la tecnologia trasforma la comunicazione in una potente macchina di connessione e conversione. Iniziamo insieme!

Vuoi essere sempre sul pezzo?

Iscriviti a MakeMeThink, la newsletter di Studio Samo. ✉️ Ricevi ogni 2 settimane le novità più importanti dal mondo del digital marketing.

Manca poco al Black Friday...