Il concetto di gamification marketing riguarda la capacità di sfruttare il gioco e le azioni ludiche come leva per convincere le persone a fare qualcosa. Magari che sia in linea con le tue esigenze, con le necessità della tua azienda. Detto in altre parole, questa è una buona strategia di marketing
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TogglePuò essere molto efficace se attivata con una logica chiara. Il concetto base è questo: non è sufficiente pensare e mettere in atto un aspetto ludico per attivare l’interesse del pubblico.
Il gioco è un’attività che richiama una serie di stimoli e motivazioni che abbracciano la sfida con il mondo e con se stessi, e il digital project manager in grado di premere i bottoni giusti dell’interesse umano può raccogliere buoni frutti. Ma deve conoscere questi 5 consigli per sfruttare subito (e con buoni risultati) la gamification come strumento di marketing. Da dove possiamo iniziare?
La sfida è sempre interessante
Voglio iniziare con qualcosa di semplice, giusto per attivare l’interesse e mostrare la direzione. Hai notato quanti quiz e indovinelli si trovano su Facebook e i social in generale? Tanti, vero?
Hai incrociato quelle immagini che creano illusione ottica e mettono in difficoltà rispetto al colore o alla forma di un oggetto? Perfetto, qui entra in ballo il concetto di sfida che appare irresistibile. Per iniziare a sfruttare il gamification marketing puoi studiare queste logiche ancestrali.
Le persone hanno bisogno di una sfida da vincere per mostrare competenze in primo luogo a se stessi e alla platea. Quando inizi il tuo percorso strategico non dimenticare questo punto.
Da leggere: qual è la differenza tra viral e referral marketing?
Punti e traguardi da ottenere
Un altro aspetto centrale per far funzionare la tua strategia di gamification marketing: dare un punteggio alle attività che le persone svolgono. Gli utenti si iscrivono al tuo servizio online.
Poi vengono ingaggiati da una sfida e iniziano a giocare. All’interno di regole ben precise che trasformano l’attività ludica in un percorso di fidelizzazione. In pratica, chi accetta il gioco fa i tuoi interessi in un modo o nell’altro. Prendi l’esempio di My Starbucks Rewards in basso.
L’utente si registra e inizia una battaglia per la conquista di punti che possono portare a risultati concreti. Come, ad esempio, prodotti in omaggio. Il tutto viene gestito da un altro elemento decisivo per la gamification: divisione in livelli. Non devi solo accumulare ma anche lavorare in modo da dividere i successi in passaggi codificati che danno la misura del successo.
Premia le persone che partecipano
La gamification, per funzionare, ha bisogno di un punto d’arrivo. Magari non deve essere un gioco infinito ma in ogni caso c’è bisogno di una ricompensa. Vale a dire una leva indispensabile per muovere le persone verso l’obiettivo che hai in mente: non si sfugge da questa legge.
Le caratteristiche di un buon lavoro di gamification marketing? Le dinamiche sono diverse e superano l’aspetto materiale. Che è comunque importante, le persone amano sconti e gadget.
Ma spesso i risultati si ottengono con badge irreali ma preziosi che si sbloccano nel momento in cui arrivano determinati punteggi e trofei digitali. L’esempio comune e noto risale a Foursquare: le persone interagivano (esiste ancora questa piattaforma) per ottenere i distintivi legati a determinate attività. E lo facevano alimentando un altro passaggio chiave, continua a leggere.
Sblocca i livelli per continuare
A volte il risultato migliore non è quello che dà un premio materiale o immateriale: prova a sbloccare delle funzioni o dei livelli. L’idea stessa di accedere a qualcosa che prima era proibito funziona, soprattutto se le dinamiche del gioco vengono studiate con cura e si visualizzano progression bar, conti alla rovescia e altri elementi visuali che consentono di aggiornare l’utente.
La competizione online è un bene
La logica dei badge si sposa con la necessità di archiviare, la voglia di avere una collezione di elementi perfettamente inutili ma che rappresentano il successo nel processi di gamification. Ma per riuscire nell’impresa c’è bisogno di attivare la sfida, il bisogno di entrare in competizione.
Spesso le tecniche di gamification marketing mettono in relazione due o più soggetti nella corsa per raggiungere determinati risultati. Un meccanismo del genere fa leva su diverse pulsioni che si incrociano, come il sano sentimento di competizione e quello della scarsità delle risorse.
Non possiamo essere tutti primi, vero? L’idea di poter sfidare il mondo, grazie alla connessione a internet, rende tutto più interessante. La platea si allarga e la sfida diventa avvincente.
Uno degli esempi più interessanti arriva da questo servizio pensato per chi vuole imparare a suonare uno strumento. Yousician è un’app da scaricare e usare su computer, tablet o smartphone che mette a disposizione lezioni e una piattaforma per giocare con la musica.
Gamification marketing: funziona?
Lancia la sfida, dai la possibilità di raccogliere punti, dividi i successi in livelli e premia anche con regali astratti. Devi gratificare chi ha scelto di seguire le tue direttive. Il gamification marketing funziona egregiamente perché intercetta necessità e pulsioni antiche, che attivano e stimolano.
Devi superare la sfida, conquistare nuovi traguardi, scoprire nuovi livelli: questo attiva l’interesse e stimola l’attenzione. Riuscire a fare questo nell’interesse del tuo progetto di web marketing può essere importante, non credi? Secondo te il gamification marketing è utile alla tua attività?