Dopo gli scandali dell’ultimo anno, dopo la divulgazione di dati sensibili degli utenti, Facebook ha iniziato un lungo processo di revisione ed analisi che ha portato a chiarire che uso fa dei dati dei consumatori UE all’interno della piattaforma.
Nei giorni scorsi il più importante social network del mondo ha deciso di far revisionare i suoi termini di servizio per rendere chiaro agli utenti in che modo capitalizza denaro utilizzando i loro dati.
Un vero e proprio atto dovuto che, anche se in ritardo, è finalmente arrivato, con Facebook che si è impegna ad assumersi la responsabilità se i dati dell’utente saranno “maltrattati” o gestiti in modo anomalo da terze parti.
A dirlo, martedì, è stata la Commissione Europea che dopo un pressing sempre crescente, insieme all’autorità dei consumatori, ha costretto la più grande rete di social media del mondo (Facebook, Instagram e WhattApp) ad accettare i cambiamenti richiesti ormai da mesi e mesi.
Facebook dal canto suo non poteva fare diversamente visto che la società è già sotto tiro su entrambe le sponde dell’Atlantico e quindi ha dovuto affrontare le diverse questioni legate alla privacy, nonché ha dovuto dare molte spiegazioni anche sull’esposizione delle password di milioni di utenti.
I nuovi termini di servizio e privacy di Facebook
I cambiamenti apportati sono certamente significativi perché hanno trasformato i termini e le condizioni del servizio di Facebook in un linguaggio semplice e completo, spiegando chiaramente che Facebook raccoglie i dati degli utenti per autofinanziarsi, utilizzandoli per sviluppare attività pubblicitarie e di profilazione mirate.
Gli utenti saranno ora in grado di capire chiaramente che i social network utilizzano i loro dati per vendere loro annunci mirati, ha dichiarato in una dichiarazione Vera Jourova, commissario della Commissione per la Giustizia.
La più importante novità introdotta con i nuovi termini di servizio e privacy di Facebook è che il gigante dei social media manterrà i contenuti cancellati dall’utente fino a 90 giorni o solo su richiesta delle autorità preposte all’applicazione della legge e modificherà unilateralmente i termini e le condizioni solo quando lo riterrà necessario.
Dopo lo scandalo sulla privacy dei dati di Facebook conosciuto in tutto il mondo come Cambridge Analytica, dove sono stati raccolti impropriamente i dati di 87 milioni di utenti del social network, le autorità di regolamentazione dell’UE hanno chiesto alle aziende tecnologiche di allineare i loro termini con le leggi europee sui consumatori, andando ad intensificare l’esame dei termini e delle condizioni aziendali.
Facebook da oggi dovrà seguire misure di applicazione molto restringenti, comprese tutta una serie di sanzioni non ancora ben specificate.
E se non sarà in grado di apportare tutte le modifiche entro la fine di giugno, ha detto la commissione. le sanzioni saranno ancora maggiori.
[via newsstoriesworld.com]