Già da qualche mese la diatriba Facebook Apple ha scosso il mondo della tecnologia, e non solo. L’aggiornamento rilasciato dalla compagnia di Cupertino per iOS 14 ha infatti introdotto importanti modifiche alla sua privacy policy, con forti ripercussioni sull’advertising all’interno della piattaforma. In particolare, sarà più difficile per Facebook accedere ai dati di conversione forniti da strumenti come il Pixel, e questo potrebbe avere pessime ripercussioni sul successo delle campagne degli inserzionisti.
L’aggiornamento del sistema operativo di Apple richiede che tutte le applicazioni dell’App Store mostrino agli utenti un prompt per la richiesta del monitoraggio delle attività su App e siti web. Laddove questa venga disalibitata dall’utente, sarà inficiata la raccolta di dati per l’ottimizzazione delle inserzioni da parte di Facebook. Un dettaglio che potrebbe far perdere all’azienda di Zuckerberg una delle sue principali fonti di guadagno: ben 86 miliardi di dollari provenienti dagli annunci personalizzati. E questo ben spiega il perchè la diatriba Facebook Apple sia tanto accesa.
Facebook Apple, una guerra tra colossi
“Il tracciamento si riferisce all’atto di collegare i dati dell’utente o del dispositivo raccolti dalla vostra App con i dati dell’utente o del dispositivo raccolti da App, siti web o proprietà offline di altre società per scopi pubblicitari o di misurazione degli stessi. Il tracciamento si riferisce anche alla condivisione dei dati dell’utente o del dispositivo con i data broker“. Così Apple ha spiegato le novità introdotte dal nuovo aggiornamento di iOS, che permette agli utenti di abilitare e disabilitare il monitoraggio delle attività da parte di un’App a soli scopi pubblicitari.
In linea di massima, per gli utenti che non consultano spesso gli annunci non ci saranno grandi cambiamenti. Anche se chi decide di disattivare il monitoraggio si ritrova a vedere pubblicità sempre meno pertinenti con i propri interessi – e a buona ragione, dato che la piatatforma non può raccogliere informazioni di alcun genere -. Ma a subire le conseguenze dell’aggiornamento sono soprattutto gli inserzionisti. Ed è proprio questo che ha accesso le controversie Facebook Apple.
Nei mesi passati la società di Zuckerberg ha pubblicato annunci a pagina intera su giornali come Wall Street Journal e New York Times, sostenendo fermamente che l’aggiornamento di iOS 14 avrebbe danneggiato le piccole imprese e i consumatori. E per far valere i propri diritti, Facebook ha addirittura lanciato un sito in cui i piccoli imprenditori potessero condividere le proprie storie, supportando così gli annunci personalizzati, ampiamente utilizzati per attirare clienti negli ultimi anni. E così, in un botta e risposta molto acceso, i due colossi tecnologici si sono affrontati pubblicamente.
Dan Levy, che gestisce l’attività pubblicitaria della piattaforma, ha addirittura dichiarato che il cambiamento della policy di Apple riguarda “il profitto, e non la privacy“. L’aggiornamento di iOS 14 costringerebbe alcune applicazioni ad accettare canoni di pagamento ed acquisti in-App, da cui la compagnia di Cupertino può ricavare fino al 30%. Stando alla piattaforma, quindi, si tratterebbe più di una mossa strategica. Soprattutto considerando la grande competizione di iMessage con WhatsApp e Messenger, entrambe di proprietà di Facebook.
Dal canto suo, la compagnia di Cupertino ha chiaramente dichiarato che le modifiche sulla privacy policy non fanno altro che offrire agli utenti un maggiore controllo sui propri dati ed una aumentata trasparenza sulle informazioni raccolte dalle App. “Se un’azienda si basa su utenti fuorvianti, sullo sfruttamento dei dati, su scelte che non sono affatto scelte, non merita la nostra lode. Merita una riforma“. Così Tim Cook ha lanciato una “frecciatina” alla società di Zuckerberg. Ma è chiaro che questo non abbia fatto altro che aumentare la guerra Facebook Apple. Al di là delle controversie, quali sono le reali ripercussioni dell’aggiornamento di iOS 14 sull’advertising?
Le ripercussioni dell’aggiornamento di iOS 14 sull’advertising di Facebook
Definire quali sono le conseguenze dell’aggiornamento rilasciato da Apple sugli inserzionisti di Facebook non è così semplice. La piattaforma ha pubblicato moltissimi articoli in cui chiarisce quali saranno le ripercussioni delle modifiche alla privacy policy, dichiarando che “senza annunci personalizzati alimentati dai propri dati, le piccole imprese potrebbero vedere un taglio di oltre il 60% delle vendite del sito web dagli annunci“. Effettivamente, dato che la compagnia di Cupertino renderà più difficile la raccolta e la condivisione di alcuni dati degli utenti, ci saranno vere e proprie ripercussioni sulle performance delle campagne di advertising.
“Poiché sempre più persone disattivano il monitoraggio sui dispositivi iOS 14, la personalizzazione delle inserzioni e i report sulle prestazioni per gli eventi di conversione sia su app che sul web subiranno limitazioni“. Così la stessa piattaforma ha spiegato quali saranno le conseguenze dell’aggiornamento di iOS sugli annunci personalizzati. In particolare, nel caso in cui vogliate fare pubblicità anche per gli utenti iOS 14 dovrete creare campagne separate per promuovere l’installazione dell’App per il sistema operativo aggiornato.
Ma vi troverete ad avere a che fare con molte limitazioni dovute alla diatriba Facebook Apple. Quanto alla creazione delle inserzioni ottimizzate per gli eventi di conversione sul vostro sito web, ad esempio, il Pixel potrà eseguire l’ottimizzazione per un massimo di 8 eventi di conversione per ogni dominio. E non è tutto. Ci sono limitazioni anche per quanto riguarda i report relativi alle campagne per promuovere l’installazione dell’App per iOS 14 su Facebook. Stando a quanto ci dice la piattaforma, “per queste campagne, i report relativi alle installazioni dell’app mobile e ad altri eventi di conversione in app dovranno basarsi sui dati dell’API SKAdNetwork di Apple“.
Insomma, le conseguenze della diatriba Facebook Apple si fanno sentire forti e chiare sul successo delle campagne pubblicitarie sulla piattaforma. Accedendo a sempre meno informazioni sugli utenti, diventerà sempre più difficile ottimizzare gli annunci personalizzati. E questo potrebbe far perdere molte occasioni di business sia alle imprese sia alla società di Zuckerberg. Ma la “guerra” è ancora in atto, e non sappiamo davvero cosa succederà in futuro.