Quali sono i principali errori nella strategia di digital marketing? Difficile anticipare la risposta senza analizzare gli aspetti principali di questa materia. Perché le cause di insuccesso possono avere radici profonde.
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ToggleInoltre, non vorrei elencare i passi falsi che si compiono in una normale attività operativa: capita a tutti di sbagliare e le tattiche servono anche a questo. Vale a dire racchiudere gli errori all’interno di una cornice.
Parlo di una struttura per effettuare test ed esperimenti che ti permettono di migliorare le prestazioni. Perché solo così puoi fare passi avanti.
Solo così puoi trasformare un progetto statico in un processo di continuo miglioramento, proprio come suggerisce il ciclo di Deming:
- Individui uno standard.
- Raccogli i dati.
- Interpreti i numeri.
- Effettui delle modifiche.
- Ricominci a raccogliere i dati.
Così prosegui all’infinito, fino a raggiungere obiettivi sempre superiori. Ovviamente in questo processo possono esserci diversi errori nella strategia di digital marketing che minano la buona riuscita del progetto.
Sto parlando di passi falsi che tendono a rovinare l’intera attività promozionale fino alle estreme conseguenze. Vuoi maggiori informazioni?
Ecco cosa devi sapere rispetto all’argomento: ti elenco 7 peccati capitali che ogni esperto di digital marketing conosce ed evita come la peste.
C’è incoerenza tra digital e web marketing
Dobbiamo iniziare per forza da questo punto: la confusione tra web e digital marketing. Spesso c’è discrepanza tra questi ambiti e nella definizione dei punti essenziali per procedere con la stesura di un piano d’azione – con relative campagne di ADV, content marketing e promozione – si perdono di vista i principi di base. Vale a dire:
- Web marketing: promozione attraverso internet.
- Digital marketing: promozione attraverso strumenti digitali.
Appare chiaro il divario tra i due elementi. Ed è anche lampante che tra gli errori nella strategia di digital marketing si presenti il limite di chi tende ad appiattire tutto intorno al tentativo di aumentare le vendite grazie al web.
Parlare di digitale vuol dire chiamare in causa strategie di marketing che interagiscono con lo smartphone in base alla prossimità dell’utente.
Questo matrimonio felice tra digitale e analogico avviene, ad esempio, con i famosi beacon, oggetti fisici che fanno da riferimento per inviare all’utente una notifica push al passaggio dell’utente giusto.
Nessuna analisi dei concorrenti
Tra gli errori nella strategia di digital marketing abbiamo l’assenza di benchmark. Vale a dire analisi della concorrenza per valutare dove e come si posizionano i competitor diretti della tua attività.
Questo passaggio è indispensabile perché è grazie alla visione d’insieme che si possono definire i vari passi da muovere e i punti sui quali investire per creare una buona strategia di marketing digitale.
Ma se si lavora ignorando i competitor rischi di procedere verso lidi già solcati da altri brand. Dai quali puoi imparare tanto: hai la possibilità di evitare errori e ottenere dei parametri di riferimento per misurare la tua azione di promozione. Un errore correlato è quello che procede verso l’analisi di benchmark ma non per usare i dati in modo strategico.
Si collezionano numeri e informazioni per copiare, emulare, prendere spunto da chi ha già esperienza nel settore. Risultato? Spesso il lavoro è un totale fallimento, non è così che si usano i dati di quest’analisi.
Da leggere: quali sono le tendenze del marketing digitale?
Il feedback del cliente è limitato
La raccolta delle opinioni delle persone che ti scelgono è fondamentale. Perché grazie ai feedback puoi scoprire punti deboli e possibili snodi da migliorare. Senza questo passaggio rischi di procedere alla cieca seguendo sempre gli errori che hanno caratterizzato la tua attività.
Basta sfruttare strumenti adeguati per ricevere feedback e allineare la strategia a una serie di consigli utili che vengono indicati dai clienti.
Questo si può ottenere, ad esempio, con applicazioni avanzate come Trustpilot o SurveyMonkey. Quest’ultimo è dedicato proprio alla creazione di questionari da inviare a un gran numero di persone.
Se hai un database che usi anche per fare email marketing puoi sfruttare questi contatti per ricevere feedback e opinioni dal tuo target.
Così da allineare le tue mosse ed evitare errori nella strategia di digital marketing. Poi, per i settori e le attività avanzate è possibile pensare all’integrazione con un CRM tipo Hubspot e Salesforce che permettono di avere tutti gli strumenti per gestire la relazione con il cliente.
Si ignorano i dati relativi al target
Altro errore di ogni strategia di digital marketing che si rispetti: non considerare il target. Vale a dire un pilastro di ogni attività online e offline.
Se spari nel mucchio rischi di intercettare il classico errore che fanno i grandi brandi, i quali puntano solo sul l’outbound marketing: investono immense somme di denaro per raggiungere un pubblico disinteressato.
E magari rischiano anche contraccolpi negativi per il brand che si posiziona per valori che non corrispondono alla strategia di base.
Noi siamo fedeli all’inbound marketing che si basa su un assioma: farsi trovare dal pubblico giusto nel momento in cui ha bisogno di te.
Questo significa conoscere alla perfezione il target, magari grazie a un lavoro chirurgico dedicato alla creazione delle buyer personas.
Parliamo di un target che racchiude i caratteri di un gruppo di persone che condividono dati demografici, valori, obiettivi. Gli errori nella strategia di digital marketing, spesso, riguardano questo passaggio tecnico.
Si sottovaluta l’importanza della SWOT
Come iniziare una buona attività di digital marketing? Dall’analisi del target, dalla definizione degli obiettivi e dallo studio dei competitor.
Tutto questo ha un fondo, una base di partenza. Vale a dire l’analisi SWOT che prende come riferimento quattro punti cardinali:
- Esterni
- Opportunità
- Minacce
- Interni
- Forza
- Debolezza
Ogni impresa ha delle possibilità da cogliere nel contesto in cui si trova ma anche delle minacce dalle quali difendersi. E tra gli errori della strategia di digital marketing c’è la completa ignoranza di questi aspetti. Così si attivano delle dinamiche che non permettono di intercettare i possibili sviluppi.
Ma non riescono neanche a tamponare le debolezze o evidenziare i punti in cui è possibile ottenere grandi risultati. Insomma, senza questa matrice è veramente difficile operare in modo strutturato.
Non si punta alla creazione di ambassador
Questo è un problema tipico di chi lavora su una strategia di digital marketing improntata su una prospettiva inbound che però non viene sfruttata fino in fondo. Basta dare uno sguardo al funnel di riferimento per capire qual è il nodo della questione.
Un processo di inbound marketing non si ferma alla vendita o ad altro tipo di conversione ma lavora fino al raggiungimento di un obiettivo preciso: trasformare un utente sconosciuto in un evangelista, un ambassador.
In poche parole, un influencer naturale che parla bene del tuo brand e porta sempre nuovi clienti nella tua customer journey. Spesso, però, le strategie di digital marketing non si fermano alla semplice vendita.
Che è l’obiettivo finale di una prospettiva miope, incapace di guardare oltre il dato economico immediato. Quindi si dovrebbero applicare quelle strategie che ti consentono di trasformare il cliente in promoter
Questo può avvenire, ad esempio, con un customer care service avanzato o una community digitale in grado di mantenere il rapporto con i clienti e lavorare anche sulla possibilità di far tornare lo stesso cliente con tecniche di up e cross selling.
Non si conoscono obiettivi chiari
Questo è un problema che può danneggiare la campagna di digital marketing. Perché l’assenza di KPI – key performance indicator, i riferimenti delle prestazioni – indica scarsa definizione degli obiettivi.
Attenzione, spesso quest’ultimi si confondono con la mission che rappresenta il fine ultimo dell’azienda. Chiaro, un ecommerce ha come obiettivo aumentare le vendite e un blog aziendale mira a intercettare un maggior numero di lead, vale a dire di contatti che poi si trasformano
- Prima in prospect.
- Poi in clienti.
Ma c’è un problema di fondo: hai individuato la strategia per intercettare questi trend e non li misuri, non usi le metriche giuste per decifrare l’andamento del lavoro svolto. I KPI aiutano a definire questo mondo di numeri selvaggi che spesso – per ignoranza o pigrizia – tendiamo a semplificare osservando solo le visite al sito o le vendite mensili.
Al massimo ci dedichiamo al numero di richieste contatto senza dimenticare che gli almanacchi degli errori nella strategia di digital marketing sono pieni di aziende che ignoravano tassi di abbandono del carrello, bounce rate e altre metriche più raffinate.
Per approfondire: Come disegnare una Customer Journey Map
Errori nella strategia di digital marketing
Esistono altri punti da inserire in questa lista di problemi che potrebbero minare la buona riuscita della tua attività di promozione digitale. Questi sono i punti che non puoi ignorare però c’è spazio per migliorare.
Ecco perché adesso chiedo la tua collaborazione: lascia nei commenti le tue idee e le esperienze che hanno segnato la tua digital strategy. E che vuoi condividere con me e con i lettori di questo blog.
Una risposta
Molto interessante e molto giusto!
Io direi che in generale molto spesso non si cura abbastanza il brand in tutte le sue sfaccettature: mission, valori, personalità, promessa di valore per il cliente. Secondo me avere un brand che sia solido e riconoscibile è, insieme ad un’attenta e approfondita analisi del target, ciò che fa la vera differenza fra una strategia di marketing digitale che funziona e una che fallisce.