“Errare humanum est…” ma quando si tratta di Facebook e Fan Page meglio evitare.
Indice dei contenuti
ToggleUna pubblicazione fuori luogo, un commento inappropriato e il danno è fatto: la credibilità persa per sempre, la reputazione affossata senza riparo.
Considerato che più del 70% degli utenti del web trascorrono buona parte della giornata su Facebook e consumano contenuti a velocità sostenuta, ogni errore (anche il più piccolo) può tradursi nella perdita di contatti e opportunità.
E dire che molti errori grossolani potrebbero essere evitati con un minimo di attenzione ed accortezza in più! Proviamo a dare un’occhiata agli errori più comuni, in modo da evitarli in futuro, che ne dici?
Mancanza di personalità
Lo so, nel mondo reale è semplice: ci sei tu col tuo carattere e la tua personalità e ci sono gli altri. Tu ti confronti, ti adatti, li studi, decidi se e come reagire e i rapporti vanno avanti. Ma da Brand come si fa e su Facebook per giunta?
Il tuo Brand ha un suo stile e la sua personalità è definita (nei punti vendita il personale è vario e variegato, ma l’approccio al cliente segue determinate linee guida): ne convieni?
Ottimo. Su Facebook funziona allo stesso modo. La tua personalità passa dall’immagine di copertina: la prima cosa che la gente vede quando arriva sulla tua Fan Page. Hai già creato e inserito un’immagine che ti rappresenta e che veicola subito chi sei e cosa fai? Usa i tuoi prodotti, i tuoi servizi, mostra ciò che ti rende unico, i tuoi punti di forza.
Siccome non esiste una formula magica, cerco di darti un’idea con alcune cover da cui prendere spunto: che tu sia un personaggio pubblico o un Brand.
Mancanza di personalizzazione
E così come mostri la tua personalità nella cover, devi uniformare il tuo stile anche nelle tue pubblicazioni, di testo o grafiche che siano.
Perché lo stile lo dimostri nel linguaggio, nelle immagini, negli eventuali filtri fotografici che utilizzi e soprattutto nella “brandizzazione” delle tue grafiche. Punta sempre su immagini di qualità e trova il modo di far veicolare il tuo sito o il Brand con il logo in bellavista.
Immagini di alta qualità e personalizzazione riconoscibile anche ad occhi chiusi: questi due post ad esempio li riconosceresti ovunque (e non solo perché c’è il richiamo esplicito al logo)
Mancanza di strategia
Chi è chiamato a costruire una casa, ha bisogno di un progetto. Chi deve fare una tesi, ha bisogno di un argomento e un titolo. Chi deve cucinare, ha bisogno della lista degli ingredienti e le corrette quantità e il procedimento.
Allo stesso modo, chi vuole pubblicare su Facebook, ha bisogno di un piano editoriale e una strategia. Ed è fondamentale che questa sia allineata agli obiettivi di marketing. Pubblicare solo per riempire il news feed, risulta essere una notevole perdita di tempo e risorse.
Bisogna scrivere contenuti per il blog, tradurli in visual content o pillole di status da pubblicare con costanza, coerenza e consistenza su tutti i canali social: qualunque canale io scelga per approfondire la conoscenza con il tuo Brand, devo trovare un messaggio e uno stile unico e univoco.
Mancanza di interazione
Questo è uno degli errori fatali: sembra quasi che le Fan Page mordano! Spesso succede di commentare o interagire con una pubblicazione e… nessuno si muove. Il “pubblica e scappa” non è una disciplina riconosciuta alle olimpiadi, quindi è inutile continuare a praticarla.
Cosa succede se mentre cammini con passo veloce per andare da un posto ad un altro, ti fermi in mezzo alla piazza, chiedi un’indicazione ad alta voce e vai via velocemente? Qualcuno può risponderti? Si, certo, ma tu non lo saprai mai perché nel frattempo sei già andato via. E se non ti fermi ad ascoltare le risposte dei passanti, non arriverai mai a destinazione.
La vita sui social segue le stesse regole della vita reale, quindi quando cerchi di creare interazione con qualcuno, accertati di rimanere dove sei e ascoltare ciò che ti viene risposto. Una parola dopo l’altra inizierai a conoscere particolari dei tuoi fan.
E durante la giornata, ricordati di ritornare sulla pagina per controllare se qualcuno ha scritto qualcosa, se ha fatto qualche domanda: se puoi torna ogni ora, per dare un’occhiata e poter dare risposte mirate ad eventuali commenti.
Mancanza di richieste
Devo darti una brutta notizia: la lettura del pensiero non è ancora attivabile allo stato attuale. Quindi, in attesa di modi e momenti più maturi, se vuoi qualcosa, chiedila! E anche in modo chiaro e diretto.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Quindi chiedere non ti costa nulla. Potresti avere dei risultati notevoli senza nemmeno aspettartelo! Chiarisci con te stesso cosa vuoi che i tuoi fan facciano e poi organizzati di conseguenza: una alla volta e che sia chiara e non interpretabile.
Le persone non vogliono scegliere, preferiscono essere prese per mano e portate a destinazione.
Che ne dici: hai trovato qualcosa di utile ? Ha ve Fun & Share It 😉
2 risposte
Credo che la personalità-personalizzazione sia l’aspetto più ostico a livello generale. Come nel mondo del cinema anche a livello marketing, si vorrebbe ottenere successo e presto senza neanche troppo esporsi, eppure io credo che uno debba essere deciso in quello che fa. Senza seguire la massa. Eppure la linea generale che passa la società è quella del piattume mentale, scoraggiando le idee nuove e originali. A parole ti dice che devi rischiare, in pratica se hai acume ti rende la vita difficile. Di recente ho letto un articolo dello stesso Steve Wozniack che diceva che al giorno d’oggi due tipi come lui e Jobs non sarebbero mai assunti dalla Apple. Ecco, appunto. Disgustorama. Disgustomatico!
Luca, come darti torto? Sono di certo le parti più complesse da comprendere e gestire. Il problema principale a mio avviso è l’approccio: ci si sente tutti come pesci fuor d’acqua perché non si è compreso che sui social valgono esattamente le regole che ci “imbrigliano” quotidianamente.
Buona educazione e rispetto, unite al buon senso, risolvono ogni problema a qualunque livello e in qualunque realtà (anche virtuale).
Per le confusioni di ruolo e la mescolanza di responsabilità, lascio aperta la porta del libero arbitrio e della personale scala delle priorità 😉