Il tuo ecommerce non converte? Ecco gli errori da evitare!

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Questo è il problema tipico: l’ecommerce non vende. Non è un’eventualità così difficile, anzi. Nella maggior parte dei casi il tuo progetto rischia di ottenere risultati discutibili all’inizio. E se non lavori bene con la strategia di web marketing rischi di prolungare questa situazione per un tempo infinito.

Ho disegnato uno scenario fosco? In effetti è proprio così, l’ecommerce ha bisogno di attenzioni certosine e attività specifiche per vendere online. Non puoi pensare di pubblicare il sito e sederti in poltrona in attesa delle conversioni. Devi fare attività promozionale per spingere prodotti e servizi.

Ma non solo, ha anche bisogno di una robusta analisi dei risultati, ottimizzazione delle risorse messe in campo e correzione degli errori a favore di soluzioni virtuose, efficaci.

Perché quando l’ecommerce non vende, spesso, la colpa riguarda proprio sviste, problemi irrisolti, aspetti pratici. Da dove iniziare? Ecco una lista di punti da rispettare sempre.

Il sito (e le schede prodotto) è troppo lento

Questo è uno dei nodi principali dell’ecommerce che non vende: per aprire una pagina web devi aspettare diversi secondi. Può sembrare assurdo dover rinunciare a diverse conversioni per un tempo di attesa minimo. In realtà proprio sullo shop online questa realtà può influenzare sensibilmente le prestazioni. E quindi le future vendite del tuo progetto. Utile, vero?

ecommerce veloce
Ecommerce non vende: forse è lento.

Le ricerche mostrano una correlazione diretta tra velocità di caricamento delle pagine web (schede prodotto, categorie, tag) e conversioni. Le persone sono abituate a completare gli acquisti online, anche da smartphone, e il tuo team deve lavorare sodo per ridurre i tempi.

Non è facile, soprattutto per un ecommerce che deve proporre immagini di qualità (prossimo punto) e quindi non può fare economia spietata di pixel. Però questa è la sfida: sei pronto per accettarla?

Da leggere: come velocizzare le pagine web

Foto: non sono ottimizzate per la vendita

Errore mortale che porta problemi all’ecommerce. Hai fatto delle foto al prodotto che vuoi proporre al cliente ma hai impostato un lavoro amatoriale. Non hai chiamato un fotografo professionista, specializzato in schede ecommerce, e hai scatti che non rendono giustizia la bene.

Come deve essere una foto per ecommerce? Ingrandibile, ruotabile, capace di mostrare la qualità di ciò che stai per vendere. Le persone comprano online nel momento in cui possono annullare dubbi e incertezze. In un negozio fisico posso toccare con mano il prodotto, sull’ecommerce no. La foto deve essere un valore aggiunto per rendere più semplice, immediata e sicura la scelta.

Il processo d’acquisto è troppo articolato

Per acquistare devi iscriverti! Impossibile avere buoni risultati, sei condannato a un destino di ecommerce fallimentare. Rendi la sequenza di operazioni veloce, rapida, basata su operazioni semplici. Questa è una fase decisiva: basta cambiare colore di un bottone per avere effetti diversi.

La fase di ottimizzazione del processo d’acquisto deve essere seguita in modo da testare con cura ogni passaggio. Magari con strumenti avanzati come Crazyegg e Hotjar che registrano le sessioni degli utenti, creano delle heatmap e ti indicano dove sorgono i problemi nel flusso.

Anche se ottimizzi questi passaggi perdi i clienti? Forse vale la pena prendere in considerazione l’idea di attivare un programma di remarketing. Vale a dire sponsorizzazioni che registrano le attività dell’utente che lascia la scheda per proporre sponsorizzazioni per recuperare la vendita.

Il cliente non si sente sicuro nell’acquisto

Il dramma: l’ecommerce non vende perché l’utente non crede che sul tuo sito web si possa fare un acquisto in sicurezza. Oggi le persone sono abituate a fare acquisti online ma c’è sempre paura di subire truffe, raggiri, clonazioni di carte e altro ancora. Come risolvere il problema?

  • Lavora con un protocollo di sicurezza SSL.
  • Aggiungi banner e simboli dei protocolli.
  • Inserisci testimonianze degli utenti.
  • Attiva una chat per parlare con gli operatori.
  • Aggiungi contatti nel footer e in una pagina.
  • Pubblica una FAQ con risposte rapide.
  • Mettici la faccia: inserisci una risorsa Chi Siamo.

Questi elementi lavorano su una prospettiva ampia. Non riguardano solo fattori tecnici (come l’HTTPS di sicurezza) ma anche la sensazione di sicurezza che trasmette un sito web che rende subito disponibili i contatti per raggiungere il team nel momento del bisogno.

Non stai sfruttando la riprova sociale

Sto parlando dei già citati testimonial che lasciano opinioni sul lavoro svolto. Hai bisogno di opinioni naturali e non forzate, ma perfettamente riconoscibili. L’anatomia della recensione perfetta: spontanea, con nome e cognome, arricchita con foto reale della persona e stelline.

Sto parlando del rating, vale a dire quell’elemento visual che consente all’occhio di soffermarsi su un elemento ormai riconoscibile. Tutto questo senza dimenticare due passaggi strutturali.

Sono passaggi importanti per la SEO: le recensioni lasciate sulla singola scheda arricchiscono la pagina con contenuto unico e le review possono essere organizzate con dati strutturati che appaiono anche nella serp come, appunto, stelline. Tutto questo a vantaggio del click-through rate.

SEO: ti posizioni per le keyword sbagliate

L’ecommerce non vende e tutto sembra inutile a causa di Google? L’argomento meriterebbe un approfondimento a parte (per questo puoi leggere il post dedicato alla SEO per shop online) ma la sintesi è chiara: puoi investire migliaia di euro in search engine optimization e in PPC.

Ma se non hai ben chiaro il settore e il target da raggiungere i risultati saranno sempre zero. Lo stesso problema si presenta nel momento in cui decidi di scontrarti con i grandi player.

pubblicizzare un sito su Google
Attenzione alla SEO per ecommerce.

Sconfiggere sulla serp grandi nomi dell’ecommerce vuol dire non vendere. Meglio, in molti casi, lavorare sulle long tail keyword e presidiare nicchie specifiche, molto piccole ma remunerative per il tuo giro d’affari. Tutto questo si può fare solo se definisci una strategia SEO seria alla base.

Da leggere: meglio shop online o marketplace?

Ecommerce non vende: la tua esperienza

Cosa fai quando il tuo negozio digitale non dà i risultati sperati? Lavori in modo da ottimizzare ciò che hai pubblicato o insisti sulla strada scelta sperando che qualcosa cambi?

Sperare di ottenere risultati diversi facendo sempre le stesse cose è un’utopia, il lavoro sull’ecommerce prevede continue fasi di test per raggiungere risultati sempre migliori. Che nel tuo caso si traducono in vendite. E non sei qui per questo? Cosa stai aspettando?

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