In uno dei miei post per Studio Samo ho individuato degli strumenti per scoprire le esigenze delle persone che vuoi raggiungere. Questa operazione è fondamentale perché ti permette di ottenere informazioni utili alla costruzione di un piano e di un calendario editoriale. Il concetto di contenuto di qualità, almeno dal mio punto di vista, è questo: creare articoli in grado di rispondere alla domanda o all’esigenza di un utente. Anche quando non viene espressa tra i risultati dei vari SEO tool.
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ToggleDisqus è una delle piattaforme utili per individuare le discussioni che nascono intorno a un argomento. In che modo? Perché può essere utilizzato per questo scopo così importante? Disqus migliora l’user experience in fase di interazione con i post. Detto in altre parole, quest’applicazione implementa i commenti del tuo blog, li migliora, permette ai lettori di autenticarsi e di lasciare la propria opinione. Ma non solo: le funzioni che ruotano intorno a Disqus non si limitano alla scrittura dei commenti.
Molti blogger sottolineano l’importanza di avere commenti nativi sul proprio blog, e di non sporcare questa operazione attraverso applicazioni di terze parti. I contenuti sono miei e non li lascio gestire da servizi esterni. Disqus, però, può portare notevoli vantaggi alla tua blog strategy e non può essere scartato senza un’attenta analisi: ecco come lo puoi integrare con successo nella tua attività di blogging.
Migliora i commenti
Il primo modo per utilizzare Disqus con successo: implementare i commenti del tuo blog, e sostituire il vecchio form con quello offerto da quest’azienda con sede a San Francisco. In effetti i miglioramenti che puoi ottenere non sono indifferenti, e non tutti i template WordPress offrono queste caratteristiche:
- Nidificazione dei commenti.
- Possibilità di iscriversi agli aggiornamenti via email e feed RSS.
- Pannello di amministrazione e moderazione dei commenti.
- Social share dei commenti.
- Possibilità di inserire immagini nei commenti.
- Ti permette di ordinare i commenti come preferisci.
- Filtro spam, blocklist e whitelist.
Tra le caratteristiche di Disqus che possono influenzare la tua scelta: i commenti sono indicizzati dai motori di ricerca, il sistema permette di sincronizzare i commenti precedenti (quindi non perdi quello che è stato già lasciato sul blog) e di organizzare la discussione nel miglior modo possibile. Se hai un blog ricco di discussioni questo è un plugin ideale.
Aumenta le condivisioni e le pageview
Questo è un ottimo motivo per scegliere Disqus. Ogni commento offre dei pulsanti di condivisione sui social, e lo stesso vale per il box principale: puoi inserire un commento, oppure puoi condividere la discussione sui social. Molte persone mi chiedono come aumentare le condivisioni degli articoli: usare Disqus se hai un buon numero di commenti può essere d’aiuto.
D’altro canto con Disqus puoi aumentare anche il numero di pagine visualizzate per ogni lettore, un KPI importante per chi lavora con il blog. Questa piattaforma ti permette anche di inserire una lista di articoli già commentati, in modo da intercettare chi ha lasciato il proprio contributo e cerca qualche articolo da leggere.
Nuove fonti, nuove discussioni
Esci dall’ottica di semplice plugin da installare sul tuo blog: Disqus è ben altro. In particolar modo è una piattaforma social, un luogo dove puoi trovare dei contenuti e dei profili da seguire. Inserire Disqus nella tua blog strategy può essere utile anche per dare vigore al tuo feed reader e trovare nuovi argomenti da affrontare sul tuo blog.
Il motivo è semplice: Disqus è una sorta di archivio dei contenuti. I suoi numeri sono interessanti: ogni mese registra un miliardo di visite, 2 milioni di sign up, 20 milioni di commenti, 80 milioni di voti espressi nei confronti dei commenti (fonte dati disqus.com/about). Questo vuol dire che puoi trovare tanto su Disqus, e lo puoi trovare diviso per categorie.
Puoi trovare nuove fonti da seguire divise per canali, ma anche blogger interessanti che hanno conquistato la stella di Disqus – un riconoscimento che viene dato a chi si contraddistingue per la propria attività sulla piattaforma. Poi c’è la sezione dedicata alle discussioni: qui trovi i post che ospitano grandi confronti, e interazioni senza fine. Grazie a queste sezioni hai tutto il necessario per dedicarti alla tua attività di community.
Per approfondire: corso di blogging online di Samo Academy.
Piattaforma di comment marketing
Uno dei grandi vantaggi di Disqus: la possibilità di visualizzare in un’unica schermata, che appare sotto la voce profilo, tutte le tue attività svolte attraverso i commenti Disqus. Hai due conversazioni aperte su due blog differenti? Le trovi tutte qui, e puoi interagire dal pannello di controllo senza dover passare da un blog all’altro.
Io uso spesso questa funzione perché il comment marketing è parte integrante del mio lavoro per costruire e dare forza alla community. Le persone si fidano delle persone, e attraverso i commenti posso farmi conoscere dai potenziali lettori del blog, e promuovere il mio nome dando risposte utili.
Quindi Disqus è imbattibile?
La domanda che spesso mi fanno: perché tu non usi Disqus sul tuo blog? Se è così utile e potente, perché non lo installi su My Social Web? Io uso Disqus come piattaforma per trovare contenuti e gestire commenti che ho lasciato su altri blog. Non installo il plugin perché credo che ci sia un unico difetto: chiede l’iscrizione a un servizio.
Posso entrare con l’account Disqus, con Google, con Facebook e con Twitter. In alternativa posso iscrivermi al servizio. Questo può essere un limite per chi non ha le competenze necessarie per gestire queste soluzioni, o per chi non ha account su queste piattaforme. O per chi non vuole utilizzare un simile sistema di autenticazione. D’altro canto questa soluzione può aiutare a scremare i commenti e a evitare spam, troll e utenti indesiderati.
Tu usi Disqus?
Hai già provato a iscriverti su Disqus? Come ti sembra? Hai dei vantaggi concreti dall’uso di questo tool per migliorare l’user experience di chi commenta e interagisce sul tuo blog? Io lo consiglio soprattutto ai blogger che hanno un pubblico capace di gestire senza problemi il sistema di autenticazione, o a quei progetti che sono spesso vittima di troll. Sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti.