Ci siamo, alla fine è arrivato il momento tanto atteso. Dobbiamo lasciarci il passato alle spalle, tirare le somme di quello che abbiamo seminato e guardare avanti. Verso l’anno che sta per bussare alle porte. Quali sono i trend del digital marketing? Quali sono i punti da seguire per il 2017? In realtà nessuno lo sa.
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ToggleO almeno nessuno può avere una risposta certa. Le previsioni sono tali proprio perché hanno delle caratteristiche ben precise: cercano di individuare una strada, un filone che potrebbe portare vantaggi concreti. Ma non possono prevedere il futuro. Anche se questo è, da sempre, uno dei grandi sogni dell’uomo: sapere già cosa succederà, avere risposte certe sulle pedine da muovere.
Questo non accadrà mai. O almeno io non posso darti dei punti certi da seguire. Non ho la sfera di cristallo, non posso prevedere il futuro. Ma posso usare il buon senso e raccogliere delle fonti che, con cognizione di causa, danno delle indicazioni. Su cosa? Sui possibili sviluppi del digital marketing nel 2017. Con una particolare attenzione ai contenuti. Allora, sei pronto per dare un’occhiata ai principali trend dei prossimi mesi?
Il mondo del content marketing si evolve
Esatto, come è giusto che sia. Non è una grande intuizione. Il content marketing si evolve sempre, è normale. La logica ci dice questo. Ma la direzione quale sarà? Sempre quella delineata dal blog o dalle pagine web? Non mi fraintendere, è giusto puntare su queste risorse. Soprattutto se lavori con l’inbound marketing. Ma pensaci bene, qual è il territorio sul quale ci muoviamo ogni giorno? Smartphone, tablet, smartwatch. Ed è giusto puntare in questa direzione. Il mondo del content marketing si evolve e lo fa verso il mobile. Ma in che modo? Proponendo siti e blog mobile friendly? Con temi responsive? Certo, c’è il discorso Google AMP e Instant Article di Facebook da considerare: puoi dare ai contenuti una marcia in più. In modo da renderli immediatamente fruibili.
Le app possono fare la differenza
Ma c’è qualcosa in più, puoi puntare sulle marketing app. Sulle applicazioni che propongono contenuti specifici, nel momento giusto. E alle persone giuste. Ci allontaniamo dal contributo inteso come elemento che viene spinto all’attenzione del cliente senza una contestualizzazione, e ci avviciniamo a un supporto che lo aiuta a prendere una decisione durante quello che possiamo definire come Zero Moment Of True. Ovvero quando le persone interrogano i dispositivi per cercare informazioni sui possibili acquisti.
Cosa significa questo? Abbandonare l’idea di un content marketing statico, basato su pagine web o video da caricare sulla pagina Facebook. E prendere in considerazione i bisogni del pubblico in modo diffuso, anche attraverso l’Internet of things. I contenuti devono dare risposte, ma lo devono fare ovunque, sempre, con ogni strumento possibile. Attraverso soluzioni immediate, rapide, studiate per le necessità delle singole persone. Devi essere sempre più specifico, più rapido, più attento alle abitudini di fruizione.
Conversazioni attive, reali (e automatizzate)
Gli individui cercano risposte, ho detto. E le pretendono subito perché hanno bisogno di certezze, non vogliono spendere soldi inutilmente. Questo è un concetto chiaro da sempre, però i social hanno dato un contributo importante. Ci hanno fatto capire che, in fin dei conti, è possibile annullare le distanze con i brand.
E che quest’ultimi devono prendersi delle responsabilità: vogliono aprire un negozio in ogni telefonino e guadagnare da tutto questo? Devono dare risposte chiare. Senza indugi. Come se fossero dei veri e propri negozi fisici.
Ecco perché uno dei trend previsti per il 2017 è proprio quello di un customer care basato sui chatbot, ovvero sulle risposte automatizzate che vengono attivate nei messaggi delle pagine Facebook. Devi creare un customer care service che non dorme mai, capace di rispondere alle domande di una platea enorme. Il contatto umano non può e non deve essere dimenticato, ma per i grandi numeri devi pensare a un automatismo.
L’intelligenza artificiale sarà centrale
Questo automatismo si baserà sull’intelligenza artificiale. Oggi stiamo facendo passi da gigante in questo senso, soprattutto per fare in modo che le persone accettino di buon grado l’interazione con il bot. Ovvero con un algoritmo capace di capire cosa vogliono le persone, a prescindere dal significato concreto di un termine. E di contestualizzare una risposta degna di nota. Ecco l’opinione di ReadWrite:
In the next year, designers will begin to apply knowledge of human interaction, specifically in the area of how we earn trust and respect, to AI systems. Elements of communication like tone, sentiment, timing, visual cues and word choice combined with AI technologies like natural language generation that increase transparency into how these systems operate will play a role in helping users trust and rely on AI systems.
Non è facile ottenere questo risultato, me ne rendo conto. Infatti ci stanno lavorando le migliori menti del digital marketing. Ma la grande sfida è iniziata: i mass media sono stati superati, promettendo qualcosa di specifico ai potenziali clienti. Le barriere tra chi scrive e chi legge sono cadute, è possibile interagire notte e giorno con le aziende. Ora bisogna mantenere la parola data.
Devi pensare a un approccio specializzato. Diventa più difficile accontentarsi di chi improvvisa. Le persone hanno sempre più confidenza con il mobile e con gli strumenti del social web: usano questa combinazione con destrezza, pretendono risposte. E nella competizione aziendale vince chi è in grado di darle nel minor tempo possibile, curando la qualità del contenuto.
Quali saranno i trend nel 2017 secondo te?
Li voglio riassumere in poche parole: i contenuti saranno sempre importanti, ma aumenteranno le possibilità. Non dovrai solo pensare a ciò che pubblichi sul blog, ma anche alle interazioni. Sempre meno uno a molti, sempre più uno a uno. In realtà si ripropone ciò che è stato detto nel Cluetrain Manifesto anni fa: i mercati sono conversazioni. I trend del 2017, secondo il mio parere, non fanno altro che ribadire questo passaggio.
Questi sono i punti essenziali da osservare. Il digital marketing è un settore in continua evoluzione, ci sono tanti settori da sviluppare ed è tuo preciso dovere monitorare gli sviluppi. Senza camminare alla cieca, non hai bisogno di credere a falsi idoli o a previsioni. La certezza è data dai fatti, noi possiamo solo guardare avanti e valutare le prossime azioni per non avere timore del futuro. Secondo te saranno questi i prossimi trend? Parliamone insieme nei commenti.
2 risposte
Sono d’accordo con te. Vengo dal mondo della televisione (che ho abbandonato da alcuni anni) che per eccellenza rappresenta/va l’uno a molti e che proprio per questo é entrato in una fase di crisi sistemica. Ci sono dei tentativi di recuperare terreno con dei programmi aperti all’interazione con gli spettatori ma finché non si spezza la logica dell’uno verso molti e non si passa ad una fase di vera condivisione la crisi non si fermerà.
La TV dovrebbe abbracciare il web e diventare interattiva. Ci sono dei tentativi in atto ma le vecchie logiche sono ancora molto forti.