Creare video con l’intelligenza artificiale: i migliori strumenti

Creare video con intelligenza artificiale

Nell’ultimo periodo sono emersi moltissimi strumenti che utilizzano l’Intelligenza Artificiale (AI) per facilitare la creazione di video.

Queste piattaforme permettono anche a chi non ha competenze di montaggio di realizzare contenuti multimediali di qualità, automatizzando processi come la generazione di avatar parlanti, l’animazione in stile cartoon, il montaggio automatico da materiali grezzi, la conversione di testi in video e la produzione di video promozionali ottimizzati per i social media.

Corso AI

Di seguito esploriamo in dettaglio i migliori tool AI in cinque categorie, evidenziando per ciascuno caratteristiche, costi (gratuiti, freemium o a pagamento), livello di utilizzo (amatoriale o professionale), piattaforme supportate (web, desktop, mobile) ed esempi d’uso ideali.

1. Strumenti per video con avatar realistici parlanti

Gli strumenti di questa categoria permettono di creare video in cui un avatar virtuale dall’aspetto realistico parla con una voce sintetizzata, sincronizzando labiale ed espressioni facciali al testo fornito.

Ad esempio, nella piattaforma Synthesia (in figura) è possibile scegliere un presentatore AI e fornirgli uno script testuale che verrà recitato con movimenti labiali accurati. Questi strumenti combinano sintesi vocale avanzata e animazione facciale AI per simulare un vero presentatore umano.

  • Synthesia – È uno dei leader in questo campo. Dispone di oltre 70 avatar AI predefiniti e supporta più di 120 voci e lingue. L’interfaccia web è semplice: si sceglie un avatar (volto di attore virtuale), si inserisce il testo del discorso, si seleziona una voce e in pochi minuti si ottiene il video generato. Synthesia è pensato per uso professionale (aziende, marketing, e-learning): ad esempio viene usato per creare video tutorial, corsi di formazione o demo di prodotto senza dover filmare persone reali. Offre un piano a pagamento a partire da circa 22 $/mese (fatturato annualmente); non esiste una versione gratuita stabile, ma è possibile provare una demo sul sito. Il livello qualitativo è alto – gli avatar risultano credibili in contesti medio-lontani (per video esplicativi, presentazioni narrate, ecc.), mentre in primissimo piano si percepisce ancora una lieve artificiosità. Synthesia è accessibile via web browser (app cloud), non richiede installazioni locali.
  • HeyGen (ex Movio) – Piattaforma web molto simile a Synthesia, consente di generare video con avatar realistici partendo da testo. Ha un piano freemium: offre una versione gratuita con funzioni base (ad es. 1 minuto di video generabile) e piani a pagamento che partono da circa 24 $/mese. HeyGen include 120+ avatar pubblici tra cui scegliere e supporta la creazione di avatar personalizzati (nei piani avanzati). È orientato sia ad utenti business (video promozionali, annunci, video di training) che amatoriali evoluti. Come Synthesia, funziona interamente sul web: basta iscriversi al sito, non serve installare software. Un caso d’uso tipico di HeyGen è creare brevi video di vendita o messaggi personalizzati (es. un agente virtuale che si presenta al cliente per nome), grazie alla possibilità di generare anche video “personalizzati” dinamicamente per il marketing.
  • D-ID – Questo tool (accessibile via web) si distingue perché, oltre ad avatar già pronti, consente di animare qualsiasi foto di volto facendola parlare con una voce AI. L’utente può caricare un’immagine (ad es. una propria foto o un personaggio) e fornire testo o audio: D-ID applicherà il lip-sync e animerà l’espressione del volto in base al parlato. Supporta multi-lingua e offre anche un’API per integrazioni avanzate. Ha un free trial 14 giorni con circa 20 crediti gratuiti; i piani a pagamento partono da circa 5,90 $/mese per il livello “Lite” con funzionalità base, fino a piani Pro da ~$29/mese in su. D-ID è usato sia a livello consumer (per creare cartoline video divertenti, animare foto storiche, ecc.) sia a livello business (avatar personalizzati per annunci, assistenti virtuali sul sito, ecc.). La piattaforma è web-based (Creative Reality Studio) e include anche una modalità “Live” per creare agenti conversazionali in tempo reale.
  • Colossyan Creator – Strumento orientato alle aziende per produrre video con attori virtuali. Offre una versione gratuita limitata (pochi minuti di video al mese con watermark) e piani Starter a circa 30 € al mese (include ~10 minuti di video al mese) fino a piani Pro più costosi. Colossyan si rivolge in particolare a video di training, tutorial e formazione: dispone di avatar dall’aspetto professionale (business) e funzioni come inserimento di slide, elementi grafici, ecc. È considerato di livello professionale; ad esempio, un team HR potrebbe usarlo per creare video di onboarding in varie lingue risparmiando tempo e budget. Funziona via web browser, con un editor simile agli altri (scelta presentatore, inserimento testo, personalizzazioni).
  • DeepBrain AI Studios – Piattaforma simile alle precedenti, nota anche come “AI Studios”. Include numerosi avatar realistici e permette anche la clonazione di avatar personalizzati a partire da filmati di una persona reale. Ha piani a pagamento a partire da ~$29/mese (personale) con video illimitati fino 10 minuti e oltre 60 avatar disponibili. È uno strumento pensato per creatori di contenuti e aziende che vogliono produrre molti video informativi (es. canali YouTube “faceless”, corsi online, notiziari automatici). DeepBrain AI offre anche un’interfaccia in italiano e supporta la piattaforma web (con cloud rendering dei video). Un utilizzo ideale può essere la creazione di video notiziari quotidiani: caricando ogni giorno un testo con le notizie, l’avatar AI le leggerà in video, simulando un conduttore di telegiornale.

Esempi d’uso: questi strumenti sono ideali quando serve un presentatore virtuale sempre disponibile. Ad esempio, un’azienda può creare decine di video tutorial in più lingue utilizzando lo stesso avatar e script tradotto, mantenendo coerenza.

Oppure un docente online può generare lezioni video con un “assistente virtuale” che spiega gli argomenti. Il tutto senza bisogno di riprese in studio né attori reali, con grande risparmio di tempo e costi .

Va notato che la maggior parte di questi tool funziona solo su web (accessibili da browser su PC; su mobile spesso sono fruibili via browser ma non esistono app dedicate). Il livello va dall’amatore evoluto al professionale: strumenti come Synthesia, Colossyan, DeepBrain sono più usati in ambito business, mentre D-ID ha anche un appeal consumer/creativo.

In generale, la qualità dei video è adatta per contesti formali, marketing e formazione, sebbene non sostituisca ancora al 100% un umano in termini di espressività.

2. Strumenti per generare video animati o in stile cartoon

Questa categoria comprende tool che aiutano a creare video animati – ad esempio cartoni animati 2D/3D, spiegazioni con personaggi in stile cartoon, video illustrati – sfruttando l’AI per semplificare l’animazione.

Spesso offrono librerie di personaggi e scene preimpostate, che l’utente può personalizzare; alcuni trasformano direttamente un copione in un cartoon animato. Sono molto utili per video esplicativi, educativi o pubblicitari dall’aspetto divertente e illustrativo.

  • Animaker – Piattaforma online popolare per creare video animati in 2D. Offre migliaia di template e una libreria vastissima di personaggi, sfondi, effetti e musiche. Grazie a funzioni AI integrate, Animaker consente anche ai principianti di realizzare video cartoon accattivanti con il semplice drag & drop degli elementi. Ad esempio, permette di generare automaticamente movimenti dei personaggi e sincronizzazione labiale dalle tracce audio. Ha un piano free (gratuito) con esportazioni limitate a 720p e watermark, e piani a pagamento a partire da circa 10-20 $/mese a seconda dell’uso (Basic/Starter/Pro). È indicato per livello amatoriale e semi-pro – molte piccole aziende e creator lo usano per fare video di spiegazione su YouTube, presentazioni animate, ecc. Funziona su browser web; c’è anche un’app mobile complementare per alcune funzioni.
  • PowToon – Un altro strumento molto diffuso per creare video animati stile presentazione. PowToon offre tanti personaggi, infografiche, scenari e consente di animarli facilmente con una timeline semplificata. Include anche funzionalità come text-to-speech (voce automatica per dare voce ai personaggi) e screen recorder. È freemium: versione gratuita con limitazioni (video con watermark e solo visualizzabili online) e piani Pro a partire da ~19 $/mese per sbloccare download in HD e contenuti premium. PowToon è usato sia da studenti/insegnanti per progetti scolastici o video educativi, sia da aziende per creare velocemente video di marketing animati e persino slideshow avanzati. È web-based (con un’app desktop opzionale per off-line). Livello: adatto a principianti assoluti, grazie all’interfaccia drag&drop, ma abbastanza versatile anche per professionisti del marketing che vogliono contenuti rapidi.
  • Vyond (ex GoAnimate) – Strumento professionale per creare animazioni 2D di qualità business. Offre tre stili grafici principali (casual, business-friendly, e contemporaneo) e permette di personalizzare i personaggi (abiti, volti, ecc.), aggiungere motion complessi e persino grafici animati. Vyond integra AI per tradurre automaticamente testi in voce in oltre 70 lingue, facilitando la creazione di video multilingua. Non ha un piano gratuito stabile (solo trial); è considerato costoso ma potente – l’abbonamento annuale parte da qualche centinaio di dollari (tipicamente ~299 $/anno per versioni base). Livello professionale: è utilizzato da team di marketing aziendale e formazione per creare ad esempio video di onboarding dipendenti, moduli e-learning animati o video pubblicitari con personaggi. Si usa tramite web app, con salvataggio su cloud. Esempio d’uso: un’azienda può creare velocemente uno scenario animato in cui due personaggi simulano una situazione di vendita, per addestrare i propri venditori. Vyond richiede un po’ più di apprendimento rispetto ad Animaker/PowToon, ma è più flessibile per progetti corporate.
  • Steve.AI – Uno strumento innovativo che applica l’AI per generare automaticamente video animati a partire da script testuali. L’utente inserisce un copione o anche un semplice testo (ad es. un articolo, una storia) e la piattaforma genera la storyboard e l’animazione corrispondente.
    Steve.AI può creare sia video cartoon (2D) sia “video con filmati” selezionando clip stock appropriati: ad esempio, dato un testo, può di default scegliere se rappresentarlo con personaggi animati o con spezzoni video reali. È molto utile per chi ha contenuti scritti da trasformare in video senza partire da zero nella grafica. Ha un’interfaccia intuitiva e funzioni AI come generazione automatica di scene e suggerimento di elementi. La versione gratuita consente solo di visualizzare l’anteprima dei video generati ma non di scaricarli; per esportare occorre un piano a pagamento (diversi livelli a partire da ~20-30 $/mese). Livello: adatto a non designer (blogger, marketer) che vogliono video animati “pronti in pochi click”. È un servizio web. Scenario tipico: un social media manager inserisce il testo di un post lungo o articolo di blog, e ottiene un breve video animato riassuntivo con personaggi che illustrano i concetti, da pubblicare sui social.
  • Renderforest – Piattaforma online tutto-in-uno che offre anche un modulo per creare video animati. Dispone di molti template animati (per video tipici: presentazioni aziendali, spiegazioni, auguri, inviti, ecc.) e tramite AI semplifica la personalizzazione: basta sostituire testi, loghi e colori e il video viene generato con animazioni predefinite. Non richiede esperienza grafica. Ha un piano gratuito con esportazioni limitate (bassa risoluzione, watermark) e piani a pagamento scalabili. È multi-piattaforma (web app e app mobile). Livello: da amatoriale a semi-pro; spesso utilizzato per intro video, animazioni di loghi, video di auguri animati, ecc. Un esempio: piccole startup lo usano per creare velocemente un video pitch animato per presentare il proprio prodotto.

Esempi d’uso: i video animati/cartoon sono perfetti per semplificare concetti complessi in modo visivo e divertente. Molte aziende li impiegano per realizzare video di “spiegazione animata” (explainer video) che illustrano i propri servizi ai clienti in 2 minuti con grafica accattivante.

Nella formazione, docenti e formatori digitali creano cartoon educativi per mantenere alta l’attenzione degli studenti. Sul versante social, un creator può produrre piccole strisce animate o sketch per intrattenere il pubblico.

Grazie a questi strumenti AI, non serve saper disegnare o animare manualmente: si parte da template e librerie esistenti, e con pochi adattamenti si ottiene un risultato professionale. Tutti gli strumenti citati sono accessibili via web; alcuni (Animaker, Renderforest) offrono app o modalità offline limitate, ma il workflow principale è online.

Corso AI

In generale, Animaker, PowToon e Steve.AI sono ideali per principianti e marketer, Vyond per utenti professionali/esigenti, mentre servizi come Renderforest vanno bene per esigenze rapide e occasionali.

3. Tool per montaggio video automatico (da immagini, clip o audio)

Questi strumenti sfruttano l’AI per montare automaticamente video a partire da materiale grezzo fornito dall’utente: ad esempio una cartella di foto o clip video, oppure un lungo filmato da cui estrarre le parti salienti, o anche una traccia audio da trasformare in video. L’obiettivo è ridurre (o eliminare) il lavoro manuale di editing: il sistema seleziona i momenti migliori, li ordina, applica transizioni, aggiunge musiche e persino sottotitoli in autonomia. Questi strumenti sono preziosi per chi non sa usare software di montaggio tradizionali o ha poco tempo, e vuole ottenere in pochi click un video gradevole dai propri contenuti.

  • Magisto / Vimeo Create – Magisto è stato uno dei primi strumenti di video editing automatico basato su AI. Oggi è integrato in Vimeo Create (Vimeo ha acquisito Magisto), disponibile sia come app mobile che via web. Funziona così: l’utente carica una serie di foto e clip video, sceglie uno stile di editing (es. “energetico”, “rilassante”, “avventuroso” con determinate transizioni/filtri) e una colonna sonora, e il tool genera automaticamente un video montando i pezzi migliori delle clip seguendo il ritmo musicale. L’AI di Magisto analizza le immagini per trovare volti, azioni e punti salienti, e li unisce con effetti e tagli dinamici. Ha modalità gratuite limitate (export con watermark su Vimeo) e piani a pagamento a partire da ~10$/mese. Livello: pensato per principianti/amatore, infatti molti utilizzatori sono persone che vogliono creare slideshow di foto ricordo, video di eventi familiari, oppure piccoli business che producono video social senza un videomaker dedicato. Piattaforma: app mobile (iOS/Android) e web. Esempio d’uso: caricare 30 foto delle vacanze e 5 brevi video, scegliere lo stile “Travel” e una musica: in pochi minuti si ottiene un video-ricordo con tagli a tempo di musica e grafiche, pronto da condividere.
  • Wisecut – Questo strumento, disponibile via web, è specializzato nell’editing automatico di video parlati (vlog, interviste, presentazioni). Dato un video lungo contenente ad esempio una persona che parla in camera, Wisecut genera automaticamente un video più breve e accattivante: taglia i silenzi e le pause, elimina intercalari (“ehm”, “uh”) grazie al riconoscimento del parlato, inserisce automaticamente sottotitoli sincronizzati, e aggiunge anche una musica di sottofondo con volume adattivo (che cala quando c’è parlato). In pratica funge da “montatore virtuale” per youtuber e content creator, trasformando un grezzo di 20 minuti in un highlight di 5 minuti pronto per YouTube o TikTok. Wisecut offre un piano gratuito con alcune funzionalità base (es. pochi video al mese, risoluzione standard) e piani a pagamento se si necessita di più output o HD. Livello: rivolto a creator di contenuti e marketer che producono video informativi, webinar, interviste – i quali vogliono risparmiare le ore spese a tagliare pause manualmente. Piattaforme: web (con cloud processing); ha integrazione con Google Drive e YouTube per import/export. Scenario ideale: un vlogger registra una chiacchierata di 15 minuti, piena di esitazioni; Wisecut in pochi click gli restituisce un video pulito di 10 minuti senza tempi morti, con sottotitoli automatici (utile perché sui social molti guardano senza audio) e con zoom automatici sui punti salienti per dare dinamicità.
  • Pictory – Uno strumento AI versatile che copre sia il text-to-video sia l’auto-editing. In particolare, Pictory permette di estrarre automaticamente clip brevi da video lunghi: l’utente può caricare un video (ad es. una diretta di un’ora) e l’AI individua le “golden nuggets”, ovvero le parti più interessanti dal punto di vista del contenuto o del coinvolgimento, e crea clip riassuntive. Inoltre Pictory può generare un video a partire da un articolo o script: analizza il testo e lo converte in una serie di scene con immagini e filmati stock pertinenti, aggiungendo animazioni di testo in sovraimpressione e voce narrante AI. È dunque utile sia per creare video a partire da contenuti scritti sia per riciclare contenuti video esistenti. Ha un’interfaccia web semplice e non richiede esperienza. Piani: offre una prova gratuita limitata, poi abbonamenti mensili a diversi livelli (partono da ~$19/mese). Livello: adatto a professionisti del marketing e creator che vogliono moltiplicare i contenuti (es. trasformare post del blog in video, o lunghi webinar in clip social). Piattaforma: web. Esempio d’uso: un blog aziendale può prendere i propri articoli e tramite Pictory generare video riassuntivi con immagini e voce off, da caricare su YouTube o LinkedIn; oppure un creator può caricare una registrazione di livestream e ottenere automaticamente 3-4 highlight clip da condividere su Instagram.
  • Descript – Anche se non è un “montatore automatico” nel senso stretto, Descript merita menzione perché introduce un nuovo modo di editare video tramite testo, con diverse funzioni AI utili. È un software (Windows/Mac) in cui si importa il video e viene trascritto automaticamente l’audio; a quel punto è possibile modificare il video semplicemente editando il testo trascritto: cancellare una frase nel testo eliminerà quella porzione di video, correggere una parola può attivare la sintesi vocale per farla pronunciare correttamente, ecc. Inoltre Descript può eliminare con un click tutti i filler (uhm, eh), ha funzioni di studio sound per migliorare l’audio e aiuto al doppiaggio (Overdub). Pur richiedendo un intervento dell’utente, automatizza tanti piccoli compiti noiosi. Offre un piano gratuito limitato e piani Pro (~12 $/mese). Livello: è usato da podcaster, youtuber e social media manager per snellire l’editing. Piattaforme: app desktop (con servizi cloud integrati). Descript rientra nel filone AI perché sfrutta machine learning per riconoscimento vocale, sintesi e rimozione rumori.

Esempi d’uso: Con i tool di montaggio automatico, chiunque può ottenere un video pronto all’uso in pochi minuti.

Un esempio concreto: una piccola azienda vuole fare un video promo ma ha solo foto del prodotto e forse qualche breve clip – con uno strumento automatico come Vimeo Create, può generare uno slideshow animato con musica e titolo, senza assumere un videomaker.

Oppure un coach che registra sessioni video lunghe può affidarsi a Pictory o Wisecut per estrarre i punti chiave e realizzare una compilation di consigli da pubblicare sui social, aumentando la produttività dei contenuti.

Tali strumenti sono in genere pensati per output immediatamente fruibili su social network o presentazioni, con formati e stili ottimizzati.

La qualità ottenibile è buona per contesti web; ovviamente, per un montaggio artistico/cinematografico servirebbe ancora l’intervento umano, ma per video informativi e di marketing quotidiani l’AI fa risparmiare tantissimo tempo.

4. Strumenti che trasformano testo in video (text-to-video)

Una delle frontiere più innovative è la generazione automatica di video a partire da un input testuale. Qui possiamo distinguere due sotto-approcci:

(a) piattaforme che creano video “visivamente” nuovi a partire da prompt di testo, usando modelli generativi (simili a quelli per immagini, ma applicati ai video);

(b) strumenti che, dato uno script scritto, assemblano un video scegliendo contenuti appropriati (clip o immagini) per illustrare quel testo. In entrambi i casi l’utente parte da un testo descrittivo o uno storyboard scritto, e ottiene come output un video.

  • Runway ML (Gen-2 e Gen-3) – Runway è all’avanguardia nella generative AI per video. Il suo modello Gen-2 permette di creare brevi video clip (pochi secondi) dato un prompt testuale che descrive la scena desiderata. Ad esempio, scrivendo “una foresta incantata con luci neon” il modello genera alcuni secondi di video animato coerente con quella descrizione. Inoltre consente di trasformare un’immagine statica in una scena animata e, nelle versioni più avanzate (Gen-3 in alpha), di concatenare più prompt per generare scene consecutive con coerenza mantenendo personaggi e ambiente. Runway offre un’applicazione web con vari strumenti (oltre al text-to-video, include rimozione sfondi, slow-motion AI, ecc.). Ha un piano gratuito con crediti limitati (sul Gen-2, video a bassa risoluzione) e piani a pagamento da ~$15/mese per sbloccare modelli avanzati e più durate. Livello: attualmente Runway richiede un po’ di sperimentazione e conoscenze base di prompt engineering, e i risultati, sebbene impressionanti, sono spesso sperimentali (soprattutto con esseri umani si possono ottenere figure distorte stile arte digitale. È dunque usato principalmente da creator e artisti per visual content creativo, musicisti per videoclip surreali, o marketer per background/video astratti unici. Piattaforma: web (anche integrazione con software video tramite plugin). Esempio: un musicista indie genera con Runway un breve video onirico basato sul testo della sua canzone da usare come visualizer.
  • Pika Labs – Un tool emergente (accessibile via Discord bot) che consente di creare brevi video da prompt testuali e immagini. Pika AI, similmente a Runway, accetta descrizioni e produce animazioni di qualche secondo, con stile spesso artistico. Molti lo usano per realizzare video musicali AI o clip estetiche. Pika offre un certo numero di generazioni gratuite tramite Discord, poi richiede iscrizione (freemium). Livello: sperimentale/creator. Solo piattaforma cloud (via Discord o web). Esempio: un designer può chiedere “video in stile acquerello di città futuristica” e ottenere un loop animato da usare in un progetto.
  • Kaiber – Piattaforma specializzata in video generativi per musica e arte. Kaiber permette di caricare un’immagine o indicare uno stile e poi, attraverso prompt testuali, di generare un video musicale o animazione. Viene spesso utilizzato per creare video di copertura per brani musicali (ha guadagnato notorietà perché la band Linkin Park ha utilizzato Kaiber per un loro video ufficiale). È accessibile via web, con un modello a crediti (alcuni secondi gratis, poi piani a pagamento). Indicato per artisti digitali e musicisti. Piattaforma: web. Livello: creativo/pro.
  • Synthesia / HeyGen (modalità text-to-video) – Vale la pena citare che strumenti di avatar realistici (categoria 1) in pratica trasformano anch’essi il testo in video, seppur di tipo diverso (video di un presentatore). Ad esempio, Synthesia può essere visto come un servizio text-to-video dove il “video” risultante è un avatar che recita il copione inserito. Pertanto, per casi d’uso come la creazione di video di notizie o presentazioni da script, questi tool rientrano nel text-to-video in senso lato.
  • Lumen5 – Rappresenta l’altro approccio al text-to-video: non genera frame originali, ma compone un video selezionando elementi multimediali in base al testo. Lumen5 è pensato per marketing: l’utente inserisce un articolo o un testo, e la piattaforma estrae frasi chiave e cerca immagini e clip video attinenti (da librerie stock) per ogni scena, aggiungendo anche titoli animati. In pochi minuti si ottiene una sorta di slideshow video riassuntivo dell’articolo, con musica di sottofondo. L’AI viene usata per comprendere il contenuto del testo e scegliere visual appropriati. Lumen5 ha piani freemium (free con watermark, e vari livelli a pagamento). Livello: business/marketing, adatto a chi vuole convertire contenuti testuali in video per aumentare la portata (es. trasformare un post di blog in un video per Facebook). Piattaforma: web.
  • InVideo (AI Video Generator) – InVideo, già citato, ha introdotto un modulo di generazione video AI simile: “prompt your idea and our AI generator writes the script, aggiunge clip e musica”. In pratica basta descrivere in poche parole il video desiderato e la piattaforma crea per voi un piccolo video montato con script, scene, voiceover, sottotitoli e musica. Ad esempio, scrivendo “Promuovi un’app di fitness per 30 secondi, tono energico”, l’AI potrebbe generare un breve spot con testo promozionale, immagini di persone che fanno esercizio, voce narrante motivazionale e musica ritmata. InVideo unisce quindi la generazione di contenuti (testo, voce) con la ricerca di media appropriati, automatizzando completamente la creazione di video marketing da un semplice prompt. Ha un piano gratuito con filigrana e piani Pro (~15$/mese). Livello: pensato per marketer e social media manager che necessitano di tanti video veloci su argomenti diversi.
  • Sora (ChatGPT+) – Di recente OpenAI ha presentato funzionalità sperimentali per generare video all’interno di ChatGPT. Nome in codice “Sora”, permette agli utenti di descrivere scene e ottenere piccoli video, con un approccio multi-frame: si può fornire una sequenza di prompt (uno per scena) e l’AI genera un video più lungo mantenendo coerenza tra le scene. Sora fa parte delle capacità offerte con abbonamento ChatGPT Plus (20 $/mese). È ancora una tecnologia emergente ma mostra come i modelli linguistici evoluti possono essere impiegati anche per dirigere generazione video. Livello: sperimentale, riservato a early adopter e sviluppatori curiosi.

Considerazioni: i veri tool di text-to-video generativo (Runway, Pika, Kaiber, Sora) sono ancora in stadio iniziale: i video generati durano pochi secondi, spesso con artefatti (soprattutto su mani, volti e movimenti complessi degli esseri viventi). Tuttavia sono ottimi per scenari artistici, visual astratti, effetti speciali.

Già ora possono produrre scene video altrimenti costose – es. un’esplosione spaziale o un dinosauro nel centro città – con un semplice prompt, utile per arricchire produzioni video. Si prevede che queste tecnologie miglioreranno rapidamente.

Dall’altro lato, i tool che convertono testi in video assemblando media (Lumen5, InVideo, Pictory in modalità script-to-video) sono molto pratici per marketing: permettono di ottenere video informativi da articoli, riassunti visuali e contenuti per i social in modo estremamente veloce.

Ad esempio, secondo HubSpot l’uso di questi strumenti può semplificare la produzione di contenuti video per campagne marketing senza dover girare nulla dal vivo.

In generale, la trasformazione di testo in video apre possibilità interessanti: qualunque idea o storia scritta può potenzialmente diventare un video animato o illustrato con pochi click, democratizzando la creazione di contenuti multimediali.

5. Tool di AI per creare video marketing e per social media

In questa sezione rientrano gli strumenti AI pensati per chi deve produrre video promozionali, pubblicitari o per i social network in modo rapido ed efficace. Si tratta spesso di editor semplificati che integrano funzioni intelligenti – ad esempio template ottimizzati per Instagram, TikTok, YouTube, formati verticali, aggiunta automatica di sottotitoli con stile accattivante, ridimensionamento per diverse piattaforme, ecc. – oppure di veri assistenti AI che guidano il processo creativo (dalla sceneggiatura al montaggio). L’obiettivo è massimizzare l’impatto comunicativo del video (catturare l’attenzione nei primi secondi, seguire i trend social, mantenere il brand consistente), minimizzando lo sforzo manuale.

  • Canva (Magic Studio) – Canva, celebre piattaforma di graphic design online, ora include robusti strumenti per video con AI integrata. Tramite Magic Media di Canva è possibile generare brevi clip da prompt di testo (in beta) e applicare effetti animati automatici su testi e grafiche. Per i social, Canva offre centinaia di modelli di video ottimizzati (es. storie Instagram, reel TikTok, video post LinkedIn) già dimensionati correttamente e con elementi pre-animati. L’utente può inserire il proprio contenuto (foto, brevi clip) e il sistema AI aiuta a montare il tutto con transizioni, musica e animazioni di testo in modo coerente. È possibile, ad esempio, generare rapidamente un video promozionale: scegliendo un template e fornendo qualche parola chiave, Canva suggerirà layout e elementi visivi. Canva è freemium: molte funzioni base gratis, Canva Pro ~€11/mese sblocca librerie e Magic Studio completo. Livello: estremamente adatto a principianti e social media manager che vogliono output curati senza sapere usare Photoshop o Premiere. Piattaforme: web e app mobile. Esempio: un piccolo negozio crea con Canva un video verticale per Instagram Stories con foto dei nuovi arrivi, testi animati (“Nuova Collezione!”) e musica, il tutto in pochi minuti grazie ai suggerimenti AI, ottenendo un risultato professionale. Un esempio dell’editor video di Canva: l’AI “Magic Media” suggerisce scene video pertinenti dato un prompt testuale (nel caso in figura, la descrizione “una giovane donna lavora al laptop da casa” ha fatto sì che Canva trovasse un filmato appropriato) e permette di aggiungere facilmente testi e grafiche corporate. Strumenti del genere sono ideali per video marketing snelli, con output ottimizzati per piattaforme online.
  • InVideo – Come visto, InVideo unisce editing e AI generativa, posizionandosi come software di video marketing tutto-in-uno. La sua interfaccia Studio consente anche a chi non ha esperienza di montaggio di assemblare video promozionali: si parte da un template (per annunci, intro YouTube, video di prodotto, ecc.), si sostituiscono testi e loghi, e l’AI può persino suggerire variazioni di copy o idee creative partendo da un semplice brief. La funzione di AI video generator di InVideo è particolarmente utile per marketer con poche risorse: consente di ottenere un video già con voce narrante, sottotitoli, clip e musica coerenti con l’argomento richiesto. Ciò riduce drasticamente il tempo tra l’ideazione e la pubblicazione. Livello: da amatoriale a professionale (molte agenzie social lo usano). Disponibile via web app; esiste anche un’app mobile focalizzata sul quick editing. Piani: freemium (export con watermark) e vari piani Pro. Scenario: un social media manager deve lanciare in poche ore una campagna su un nuovo servizio – con InVideo può generare un breve video teaser a partire da una descrizione del servizio, lasciando che l’AI scelga scene di repertorio e generi uno script persuasivo, da rifinire leggermente e pubblicare.
  • Veed.io – Piattaforma online di editing video che integra numerose funzionalità AI per velocizzare il workflow. Veed è noto per la facilità di aggiungere sottotitoli animati (utili per TikTok/Instagram, dove i caption in stile dinamico aumentano la retention) e per tool come la rimozione dello sfondo video con AI, l’auto-tracciamento per inserire sticker o testi che seguono un oggetto, ecc. Inoltre, Veed ha introdotto un generatore video AI guidato: accompagna l’utente nel creare un video completo (scegliendo stile, voce fuori campo, clip stock) passo dopo passo. Ad esempio, se si inserisce un prompt generico, Veed chiede successivamente di specificare lo stile (“film d’epoca”, “realistico”, “disegnato a mano”, ecc.) per poi procedere a generare contenuti su misura. Questo approccio guidato è utile per i non esperti intimoriti dai prompt liberi. Veed è freemium (watermark sul piano free), piani Pro ~12 $/mese. Piattaforme: web. Livello: ottimo per creator di contenuti social che puntano a video brevi molto dinamici. Esempio d’uso: un creator realizza un video motivazionale per TikTok – carica il discorso in Veed che genera automaticamente i sottotitoli con parole che compaiono in stile evidenziato quando pronunciate, aggiunge emoji ed effetti sonori sincronizzati, rendendo il contenuto molto più vivace e adatto all’audience giovane.
  • Kapwing – Simile a Veed, Kapwing è un editor video online pensato per social content, con feature AI: sottotitoli automatici, traduzione istantanea dei testi nel video, ridimensionamento intelligente per diversi formati (in pochi click si può convertire un video orizzontale YouTube in verticale 9:16 tagliando e centrando automaticamente i segmenti utili). Dispone anche di un generatore di meme video e template aggiornati con i trend. Freemium con limite di durata, piani Pro economici. Livello: amatoriale/creators. Piattaforme: web.
  • Opus Clip / Munch / Vidyo.ai – Questi strumenti (web) sono specializzati nel content repurposing, cioè trasformare video lunghi in tanti clip brevi ottimizzati per i social. Ad esempio, OpusClip utilizza l’AI per analizzare un video lungo (es. una live streaming, un’intervista di 30 minuti) e automaticamente ritagliare e ricombinare i segmenti più coinvolgenti in formato verticale con sottotitoli grandi e titolo, pronti per TikTok o YouTube Shorts. In pratica, cerca highlight dove l’oratore dice qualcosa di interessante o c’è una reazione emotiva, li taglia e può anche riordinarli se serve, aggiungendo un titolo clickbait (opzionale) in cima al video. Questo è utilissimo per chi crea podcast o video lunghi e vuole estrarre 10 clip virali da ogni episodio senza farlo manualmente – proprio lo slogan di Opus Clip è “1 video lungo, 10 clip virali”. Munch e Vidyo offrono funzionalità simili, identificando anche quote salienti e prevedendo quale clip possa performare meglio. Livello: pensato per content marketers e influencer che pubblicano molto. Spesso offrono un monte minuti gratuito iniziale, poi piani a consumo (es. tot dollari al minuto di video analizzato). Piattaforme: web. Esempio: un formatore ha un webinar di un’ora – con questi tool ottiene automaticamente spezzoni da 1 minuto con i consigli top emersi nel webinar, completi di titoli e sottotitoli, da programmare durante la settimana sui social, aumentando la presenza online senza registrare video aggiuntivi.

Esempi d’uso: nel video marketing moderno la velocità e la quantità di contenuti contano quasi quanto la qualità.

Strumenti AI come Canva, InVideo, Veed e OpusClip permettono a un piccolo team (o anche a un singolo freelance) di generare decine di video al mese per coprire tutti i canali: dal video annuncio formale su YouTube, alla clip verticale trendy su TikTok, alla story interattiva su Instagram.

Il tutto mantenendo il brand consistente grazie ai template intelligenti (che applicano colori e font aziendali automaticamente).

Questi tool sono disponibili su browser e molti hanno anche app mobile o integrazioni dirette con le piattaforme social per pubblicare in un click. Sono generalmente facili da apprendere – basta scegliere un modello, sostituire testi/immagini e lasciar fare all’automazione – e quindi accessibili a chiunque, non solo ai videomaker.

In conclusione, l’AI sta diventando l’alleato chiave per il video marketing: dalle idee (script generati in automatico) alla produzione (montaggio e formattazione automatica) fino all’ottimizzazione (estrarre highlight e adattare formati), ogni fase può essere accelerata mantenendo un’ottima qualità.

Conclusione

In sintesi, la creazione di video sta diventando sempre più rapida e alla portata di tutti grazie ai tool basati sull’intelligenza artificiale.

Che si tratti di far parlare un avatar virtuale realistico al posto nostro, di animare un simpatico cartone, di montare automaticamente i nostri ricordi in un filmato, di generare scene da una semplice frase o di ottimizzare i video per ogni social, esiste uno strumento AI specializzato per quell’esigenza.

Molti di questi tool offrono versioni gratuite o di prova, permettendo di sperimentarli facilmente. È importante scegliere in base all’obiettivo: per video professionali aziendali andranno meglio piattaforme robuste come Synthesia o Vyond; per contenuti social veloci si potrà optare per Canva, InVideo, Veed; per sperimentazione creativa artistica ci si divertirà con Runway, Pika o Kaiber.

La cosa certa è che l’AI non farà tutto il lavoro al posto nostro – la creatività umana resta fondamentale nel concepire il messaggio e nell’assemblare i risultati – ma elimina tantissime barriere tecniche. Come evidenziato dagli esperti, questi strumenti semplificano le parti frustranti del processo video, liberandoci per concentrarci sull’aspetto creativo.

In un mondo in cui la richiesta di contenuti video è in costante crescita, sfruttare l’AI per creare video in modo più efficiente può dare un vantaggio significativo sia ai professionisti del settore sia ai creator alle prime armi. Con un po’ di pratica e sperimentazione, chiunque può arricchire la propria strategia comunicativa con video accattivanti generati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Corso AI

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