Quando scrivi un articolo per il tuo blog stai rispondendo alla domanda di un potenziale lettore. Di un pubblico preciso. Non stai scrivendo per il mondo intero: è impossibile, oltre che inutile e controproducente.
Indice dei contenuti
ToggleQuindi il processo è questo: analisi del target, piano editoriale, calendario per definire le varie pubblicazioni. Ed ecco che il progetto prende forma: long form content, tutorial, post di opinione, interviste, how to content. Il calendario editoriale è elastico, sempre pronto ad adattarsi alle tue esigenze. Anzi, a quelle del pubblico.
Ma la concorrenza è serrata, difficile da affrontare. Ecco perché tutti parlano di contenuti di qualità: nessuno può ignorare un articolo impeccabile, utile al lettore. Ma puoi dare una marcia in più alla tua attività di Content Marketing e trasformare i tuoi post in una fonte inesauribile di link.
Il blog può diventare il fulcro del tuo lavoro inbound marketing, e al tempo stesso può essere la soluzione giusta per regalare al tuo progetto dei link altrimenti impossibili da guadagnare. Secondo Hubspot, le aziende B2B che usano il blog riescono a guadagnare il 97% di link in più rispetto a chi non pubblica articoli. Ti sembra un buon motivo per iniziare? Ecco 4 modi per trasformare i tuoi contenuti in qualcosa da linkare a tutti i costi.
1. Sfrutta i PDF
Stai puntando sui contenuti sostanziosi, su argomenti che rappresentano la base per i tuoi lettori. In pratica stai lavorando sui long form content, articoli lunghi e ben approfonditi che comprendono pillar article, cornerstone content e tutorial. Questi articoli sono difficili da confezionare e permettono al lettore di conoscere tutti i dettagli del topic.
Già questa può essere una buona soluzione per ottenere buoni link in ingresso: le statistiche di Neil Patel parlano chiaro: i contenuti lunghi e ben articolati tendono a ottenere più link in ingresso. E la conseguenza di questa realtà è chiara: “Longer content gets more link-backs. More link-backs means better SEO. Better SEO means more conversions and revenue”.
Ecco i grafici che mettono a confronto numero di parole e link ricevuti. Però puoi fare di più. Puoi trasformare i tuoi articoli approfonditi in contenuti ancora più affascinanti e aumentare le possibilità di ottenere buoni link: puoi inserire contenuti da scaricare in PDF. Puoi aggiungere al tuo contenuto dei documenti da scaricare gratis. O con un sistema Pay with a Tweet.
Puoi creare, ad esempio, una tua versione del calendario editoriale, un modello di ritenuta d’acconto per freelance, una fattura per il regime dei minimi. O magari un Excell con delle impostazioni utili per chi fa SEO. Puoi regalare qualcosa di utile al lettore da abbinare all’articolo: un dono così prezioso va premiato con un link.
Per approfondire: 10 consigli per scrivere meglio.
2. Pubblica statistiche interessanti
Guarda i due link che ho inserito in questo articolo: sono due articoli non molto lunghi, ma con un valore unico: numeri. Statistiche chiare dedicate a una nicchia precisa. Se vuoi essere linkato devi donare qualcosa, e in ogni settore i numeri sono importanti perché donano certezze.
La statistica è un riferimento chiaro, e chi crea contenuti ha bisogno di fonti affidabili. Se sei in grado di fornire numeri di prima mano hai fatto un passo avanti verso una sana link building. Ovvero una link building fatta da esseri umani che trovano utili le informazioni che pubblichi e che inseriscono link senza forzature. Ora hai due strade da seguire per pubblicare statistiche interessanti:
- Ripubblicare fonti di seconda mano.
- Pubblicare studi personali.
In quest’ultimo caso rischi di guadagnare una valanga di link. Se sei la fonte ufficiale di statistiche interessanti legate alla tua professione, con un’attenta distribuzione e un buon lavoro di digital PR, puoi arrivare in alto. Se ripubblichi i numeri hai delle occasioni ridotte. Molto ridotte. A meno che non trovi un modo diverso per esporre i dati. Dai uno sguardo al prossimo paragrafo.
3. Usa il visual
Il content marketing visual ha grandi potenzialità nel settore della link building, in primo luogo perché ti permette di creare delle sintesi eccellenti anche per contenuti già pubblicati. Sto parlando delle infografiche, di quei contenuti che riassumi in un’immagine più o meno lunga dei numeri e delle statistiche che in realtà non leggeresti mai.
L’infografica è divertente, rapida, veloce. Ed è una calamita per link e condivisioni social. Ma nasconde un segreto: creare una buona infografica è un lavoro difficile. Anche se ci sono dei programmi semplici e immediati che ti permettono di creare infografiche online tipo Canva, Visual.ly e infogr.am.
Il mio consiglio è questo: se vuoi fare content marketing studia bene i numeri, seleziona quelli più importanti, crea uno schema e lascia tutto nelle mani di un professionista. La spesa sarà superiore, ma il risultato non avrà eguali. Inoltre assicurati che l’Infografica abbia una buona ottimizzazione SEO: deve essere trovata e deve aumentare le visite del blog.
D’altro canto visual non è sinonimo solo di Infografiche. Puoi creare delle quote di ispirazione o con dei concetti da inserire negli articoli con un tema definito, oppure puoi creare una rubrica video da caricare su Youtube per arricchire i tuoi post. Questo è un buon modo, ad esempio, per fidelizzare e trasformare un contenuto in una vera e propria risorsa. E sai cosa significa questo? Link!
Fare formazione: corso di Canva di Studio Samo Academy.
4. Contrasto di idee
A differenza degli altri punti, questo passaggio non tende ad arricchire il contenuto ma a raffinarlo. Ovvero a renderlo più affilato nei confronti degli utenti. In un articolo, ad esempio puoi andare oltre la semplice esposizione dei fatti e puntare su aspetti controversi, su discussioni che non sono state ancora definite.
Il contrasto di idee e di opinioni ha portato sempre buoni frutti a chi ha saputo giocare con gli argomenti controversi. Il problema è che rischi di cadere nel link baiting selvaggio, nel post creato solo per aizzare il pubblico senza una reale argomentazione. Il contrasto di idee può creare conversazione virale, e la conversazione porta a citazioni, condivisioni e link. Un consiglio: non esagerare altrimenti rischi di mettere in pericolo il tuo brand.
I vantaggi di questa strategia
Creare un’esperienza unica, un prodotto definitivo per inserire sfumature diverse della tua conoscenza e offrire al lettore motivi diversi per leggere, commentare condividere. E soprattutto linkare. Pensa a ciò che condividi di solito: è qualcosa di speciale, qualcosa che non trovi tutti i giorni. Adesso tocca a te: io per guadagnare nuovi link punto sul content marketing, e tu?