Lo so, le GIF si legano al passato del web. Infestavano ogni angolo dei siti web con caroselli e patacche inutili, erano capaci di rovinare tutto. Le GIF, ovvero le immagini animate, sono diventate il simbolo di un web da dimenticare.
Indice dei contenuti
ToggleIn linea di massima è andata così: a un certo punto abbiamo iniziato a parlare di web 2.0, di pulizia, di usabilità. E automaticamente le GIF sono scomparse. Ma non sono morte. Si sono ritagliate degli spazi intimi e riservati sui social, ma ora sono di nuovo in scena.
Le GIF sono dei contenuti visuali, così come lo sono i mini video che puoi usare per attirare l’attenzione dei tuoi lettori o per spiegare passaggi particolarmente difficili. Quindi sono dei contenuti da sfruttare.
GIF e mini video possono entrare a far parte della tua strategia visual. Impossibile? Beh, ti consiglio di dare un’occhiata all’articolo che ho preparato: ecco 7 consigli per sfruttare questi contenuti nel tuo universo social.
Tutorial
Uno dei modo migliori per sfruttare questi contenuti visual: nei tutorial, ovvero negli articoli che scrivi per aiutare i lettori a svolgere un compito. Come ben sai esistono tutorial per fare qualsiasi cosa, e il motivo è semplice: le persone cercano le risposte ai propri problemi sul web.
Il tuo compito? Dare queste risposte.
E pubblicare articoli completi che sappiano dare le indicazioni giuste nel modo più semplice possibile. La scrittura è importante in questi casi, ma non basta scrivere bene e seguendo i principi della chiarezza: devi usare gli screenshot per mostrare al lettore qual (esempio) pulsante cliccare o quale opzione spuntare.
Per racchiudere i passaggi chiave in uno spazio ristretto puoi usare le GIF. Ovvero una sequenza di immagini racchiuse in un’unica schermata: gli screenshot si susseguono e ti permettono di mostrare in pochi istanti le procedure.
Il vantaggio delle GIF: sono facili da creare e sono accettate da tutti i social, tranne che da Facebook. Con questo prodotto visual puoi creare delle mini-rubriche (come fa Michaela Matichecchia su Google Plus) slegate dal blog per spiegare passaggi più o meno complessi.
Infografiche + GIF
Hanno un nome difficile da pronunciare: gifographic. Ma sono molto efficaci perché racchiudono la vivacità delle GIF e le capacità delle infografiche di racchiudere una quantità di dati impressionante.
Lavorare sulle gifographic non è facile, devi avere ottime capacità grafiche ma soprattutto devi riuscire a organizzare i contenuti nel modo giusto. Il movimento, in altre parole, non deve essere solo un abbellimento o uno specchietto per le allodole: la cinetica data dalla presenza di GIF deve essere significativa.
Detto in altre parole: la gifografica non deve essere solo un’infografica che si muove. Un buon esempio di contenuto visuale che si dirige verso la direzione gifographic (con ottimi risultati) lo puoi trovare sul blog di Neil Patel: How Google Works. Un altro buon esempio puoi trovarlo qui.
Support
In parte legato al discorso tutorial, ma con uno scopo ben preciso: GIF e mini video possono essere la soluzione ideale per fare support, per aiutare un cliente a superare una difficoltà. E magari per inserire nelle FAQ dei riferimenti ufficiali a problemi riscontrati da più utenti.
In questo caso il concetto di support può ampliarsi fino a raggiungere le best practice per sfruttare al massimo il prodotto o il servizio dell’azienda in questione. Un esempio su tutti lo trovi in quell’account Instagram geniale che viene gestito dai maghi di Oreo.
Confronti efficaci
Le GIF e i mini video possono essere la chiave vincente per creare un confronto tra prima e dopo. Prendi come esempio la semplificazione delle tabelle dati proposta da Andre Vattel: togli i colori, togli le cifre inutili, togli le righe che non hanno alcun significato e il risultato è strabiliante.
Avrebbe avuto lo stesso effetto spiegato in un post con parole e immagini? No, perché il susseguirsi delle immagini ti permette di individuare la geniale esecuzione del lavoro e la grandezza del risultato. Ricorda, se vuoi mostrare il risultato tra prima e dopo usa le GIF. E poi inserisci tutto sui social.
Storytelling
Sì, con GIF e mini video puoi fare anche storytelling. Puoi mettere al centro della narrazione il tuo prodotto o il tuoi servizio e puoi far appassionare il tuo pubblico intorno alla storia divisa in vari passaggi. Ancora una volta l’esempio arriva dall’account Instagram di Oreo…
I biscotti sono protagonisti assoluti. L’ambientazione è semplificata al massimo, e i biscotti interagiscono con elementi presi dal mondo dei fumetti e della fantasia. Il montaggio è veloce, permette agli elementi del mini video di completare un mini episodio che appassiona i fan di questo brand che ha saputo posizionarsi alla grande nel circuito social.
Perché usare GIF e mini video?
Perché sono protagonisti di Google Plus, Pinterest e ora anche Twitter, perché riescono a racchiudere in tempi brevi significati e utilità indispensabili per i tuoi lettori, per i tuoi fan, per i tuoi clienti. Secondo te possono trovare spazio nella tua tabella dei contenuti?