Come e quando aggiornare i contenuti esistenti

Aggiornare contenuti seo

Ecco come sfruttate la SEO e potenziare la visibilità di un sito web dopo una revisione analitica dei contenuti esistenti individuando quali tipi di query di ricerca generano più impression e clic.

Una delle tattiche più semplici per generare nuovo traffico è anche una tra quelle più trascurate: aggiornare ed espandere i contenuti vecchi.

Quali sono i vantaggi di aggiornare i contenuti vecchi

A differenza di un vino da invecchiamento, i contenuti di un sito non necessariamente invecchiano bene, con alcuni di essi che si degradano col passare del tempo. La creazione di nuovi contenuti non è sempre necessaria quando si dispone di un corpo di buoni contenuti che possono essere lavorati e rivisti in modo più appurato così da fornire nuovi risultati rapidi grazie ad una semplice rinfrescata.

L’aggiornamento dei contenuti esistenti di un sito web offre i seguenti vantaggi:

  • Fornisce una migliore esperienza utente: gli utenti leggono i contenuti per trovare informazioni, ma se essi non sono aggiornati, non sono più utili. Garantire che i contenuti siano aggiornati e precisi è la cosa migliore da fare per l’esperienza dei lettori.
  • Mantiene l’autorità degli URL: ogni volta che si crea una nuova pagina su un sito il nuovo URL non ha alcuna autorità. Gli URL dei contenuti più vecchi hanno autorità esistente da qualsiasi link che hanno acquisito, ma anche solo dall’essere “invecchiati”.
  • Possono essere ottimizzati per nuove o per più parole chiave: come vedrete qui di seguito, uno dei maggiori vantaggi del controllo dei dati è quello di vedere quali tipi di query di ricerca danno luogo a impression e click. A volte si possono trovare ottime keyword con un tasso di clic molto basso. La semplice modifica dei contenuti per includere una parola chiave o le sue varianti aiuta a classificare meglio il contenuto e a ottenere un tasso di clic più alto.

Come scegliere i contenuti da aggiornare

Fase 1: Per prima cosa collegarsi a Google Analytics e selezionare Comportamento > Contenuto del sito > Tutte le pagine.

Assicurarsi di segmentare prima i dati per traffico organico in modo da visualizzare solo le pagine più visitate dagli utenti organici e prendere nota delle prime 10-15 pagine che guidano il traffico più organico verso il sito web. Potete usare la funzione di esportazione in GA o semplicemente copiare e incollare la lista in un foglio di google.

Nota: Google non mostra l’URL principale, il che va bene per i passi successivi.

Fase 2: Successivamente è possibile utilizzare i dati della Google Search Console per fornire indicazioni su come aggiornare i nuovi contenuti.

Nella Search Console andare su Performance report nella navigazione a sinistra, selezionare l’intervallo di date e cliccare sul pulsante + NUOVO per segmentare i dati in base all’URL della pagina. Normalmente si seleziona il filtro “URL esatto” e poi si va a copiare e incollare l’URL principale dalla nostra lista.

Nell’immagine qui sopra si vede come l’articolo originario è stato scritto per spiegare come “Chrome not secure notice” se un sito web non è sicuro.
Da una prima analisi di dati è stato rilevato che sul sito sono state fatte molte ricerche relative a “come rendere sicuro un sito web”. A questo punto si potrebbero trovare modelli di ricerca simili che l’articolo iniziale non aveva coperto o non aveva approfondito e aggiornare quella sezione dell’articolo per meglio allinearsi con i modelli di ricerca.

Assicuratevi di scegliere modelli di ricerca che siano rilevanti per la vostra azienda e per l’articolo originale. In questo caso, si può vedere un bell’aumento del traffico fino all’aggiornamento del core di Google di novembre che ha dato una rilevanza mirata visto che l’intento originario dell’articolo era quello di “Chrome not secure warning” piuttosto che di come rendere sicuro un sito web.

Come abbiamo ripetuto più volte durante questo articolo bisogna sempre tenere a mente che stiamo seguendo queste stesse tattiche per cercare di recuperare il traffico perso in modo rilevante.

Altre tattiche di aggiornamento dei contenuti da utilizzare

  • Riparare eventuali link rotti: questa tattica da sempre fa bene sia all’esperienza utente che alla SEO. Se abbiamo contenuti con molti link o link relativi a contenuti stagionali/datati, è sempre bene controllarli con regolarità per assicurarci che il link sia ancora attivo e attuale per evitare effetti negativi sulla SEO. Quando si apportano modifiche o cambiamenti bisogna sempre ripubblicare i contenuti.
  • Aggiungere altre immagini o video: anche le immagini e i video possono diventare obsoleti ecco perché bisogna sempre controllare che tutti i media presenti nei post siano ancora rilevanti. Un altro modo per aggiornare è semplicemente aggiungere nuovi media, specialmente video. Da mesi ricordiamo che vi è sempre di più un maggiore interesse per i video, ecco perché se è fattibile è sempre bene creare e aggiungere un video YouTube rilevante per i post.
  • Aggiungere o modificate una call to action per aumentare le conversioni: il contenuto è probabilmente destinato a spingere un utente curioso a diventare un cliente o un lettore assiduo. Ecco perché è fondamentale sperimentare le call to action o chiamate all’azione e i titoli che possono portare a un aumento delle conversioni.

Con quale frequenza bisogna aggiornare i contenuti

Non esiste uno standard prestabilito per la frequenza di aggiornamento e realisticamente questo varia a seconda del sito web e del settore.

Se si è appena pubblicato un sito web si può tralasciare di doversi concentrare sull’aggiornamento dei contenuti per i primi mesi. Se invece si amministra un blog esistente che riceve traffico, ogni sei mesi si dovrebbero rivedere i dati e determinare quali contenuti stanno andando bene o potrebbero beneficiare dell’aggiornamento. Se il settore è spesso in movimento sarebbe opportuno individuare i contenuti che dovrebbero essere aggiornati molto più spesso per rimanere aggiornati. Se, tuttavia, si hanno più di 10.000 visitatori al mese, potrebbe essere importante aggiornare i contenuti anche ogni trimestre.

Se si è alla ricerca di un modo per incrementare il ranking di un sito web o per migliorare la SEO e fornire migliori informazioni ai propri lettori, è bene considerare sempre la possibilità di aggiornare i contenuti esistenti. Questa è una buona opzione per sfruttare in modo diretto e veloce la SEO già esistente ed evitare di creare nuovi contenuti che probabilmente richiederebbero del tempo e tanta fatica.

Un ultimo consiglio: ogni volta che si aggiornano i contenuti è sempre bene condividerli e promuoverli il più possibile.

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