Sai qual è uno dei problemi di molti consulenti di web marketing? Limitano la scelta.
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TogglePrendi come esempio il blog: esiste solo nella forma classica, è un passaggio obbligato (o quasi) se vuoi fare inbound marketing perché ti consente di sfornare dei contenuti utili per la logica SEO. Ma poi? Perché non creare un vlog?
Il vlog (o videoblog) è una delle soluzioni migliori per ottenere buoni risultati attraverso la combinazione virtuosa di content marketing e social media. Da un lato ci sei tu, ci sono le tue competenze. Dall’altro c’è un utente che ha sempre più bisogno di lavori adatti al mobile.
Insomma, non c’è bisogno di citare l’ennesima statistica per sottolineare l’importanza sempre maggiore dello smartphone nella fruizione dei contenuti.
D’altro canto un po’ di dati sono sempre utili per corroborare il tutto: i video sono il futuro del content marketing perché si adattano ai dispositivi, perché nei micro moment il contenuto che fonde immagini e audio può fare la differenza.
Ecco perché è decisivo prendere in considerazione quest’idea: potresti aver bisogno di realizzare un videoblog, non una semplice combinazione di consonanti e vocali.
Beh, semplice per modo di dire. Aprire un blog non è facile, ma la versione video non è da meno.
Come creare un vlog di successo? Non posso assicurare risultati garantiti, le dinamiche sono varie. Molto dipende anche dall’impegno individuale, certo. Però conosco una serie di passaggi essenziali per impostare una buona base.
Allora, ecco qualche step utile per realizzare un vlog partendo da zero.
Cos’è un vlog
Il vlog è la sintesi di video e blog. Si basa sulla logica che caratterizza il diario online ma ha come canale di comunicazione lo strumento visual.
Al posto degli articoli, il vlog lavora sulla condivisione di video. Come forma di comunicazione è abbastanza vecchia, non è nato ieri il vlog, ma di certo si è sviluppata negli ultimi anni. Anche grazie al progresso della banda larga, dei dispositivi e delle piattaforme.
Pubblicare un video non è come definire un articolo per il blog. Devi registrare, editare e preparare un upload che può essere impegnativo se non hai una connessione adeguata. Ma le caratteristiche dei contenuti possono avere risvolti interessanti.
In primo luogo sulla fruizione stessa: non devi leggere ma ascoltare. Oppure devi guardare le soluzioni proposte per ottenere un risultato o risolvere un problema.
Non è eccezionale tutto questo?
Pensa al settore food o beauty blogger: è veramente necessario avere una soluzione WordPress nel quale imbrigliare migliaia di parole quando puoi riunire tutto in pochi minuti di video?
Insomma, non è proprio così che funziona: ogni azione di marketing deve seguire una strategia, anche la creazione di un vlog. Allora, da dove iniziamo?
Studia il tuo settore e i competitor
Tutto parte dalla conoscenza del campo di gioco. Vuoi realizzare un video blog? Inizia a lavorare sulle ricerche, sulle query che le persone digitano su Google.
Ci sono diversi SEO tool che ti possono aiutare in questa fase. In particolar modo puoi utilizzare gli strumenti che isolano le ricerche della piattaforma video per eccellenza come YouTube. Puoi utilizzare, ad esempio, Keywordtool.io, Ubersuggest o Google Trend.
Anche i competitor devono essere studiati, ma non per emulare o copiare: devi capire cosa è stato fatto per puntare verso lidi differenti. Migliori. Superiori.
In un contesto super inflazionato (ormai lo sono tutti) l’unica soluzione per emergere è semplice: devi dare di più.
Devi capire qual è la combinazione che gli altri non hanno avuto il coraggio o la forza di pubblicare, ma soprattutto dove si muovono le persone che vuoi raggiungere.
Da leggere: i migliori strumenti per analizzare i competitor
Crea un piano e un calendario editoriale
Anche il vlog ha bisogno di un piano editoriale, ovvero di un documento capace di indicare quali sono gli obiettivi, qual è il target e quali sono i contenuti da affrontare nei video. In questo caso ti consiglio di prendere carta e penna (o uno dei tanti programmi online) per dar vita a una mappa mentale.
Al centro metti l’argomento e ogni nodo diventa un approfondimento da affrontare. Questo documento deve essere redatto con l’aiuto dei SEO tool e con un’attenta ricerca nelle community: solo in questo modo puoi sviscerare gli argomenti da trattare.
Al tempo stesso devi investire sul calendario editoriale. Ovvero un documento in grado di schematizzare le pubblicazioni valutando tempi, titoli e argomenti.
Non è facile, lo so.
Per questo ho pensato a un modello di calendario editoriale in Excel da scaricare. Chiaramente gratis.
Scegli la piattaforma per pubblicare
Hai studiato il settore, hai una linea da seguire: ora devi inaugurare il tuo vlog su una piattaforma. Ce ne sono tante ma la più famosa è sempre la stessa: YouTube.
Qui puoi caricare i tuoi video, li puoi editare e li puoi gestire nel miglior modo possibile per raggiungere il tuo pubblico. In effetti YouTube è la soluzione migliore per realizzare un vlog, anche perché ti permette di embeddare facilmente i contenuti nelle pagine web.
Così puoi unire il vlogging con le pubblicazioni su pagina web. Per creare un vlog su YouTube non devi fare altro che:
- Genera un account Google.
- Accedere alla piattaforma.
- Apri un canale.
- Iniziare a pubblicare.
In realtà YouTube ti consente di lavorare anche con le dirette grazie alla funzione di Hangout: nel momento in cui trasmetti live registri il contenuto così lo puoi pubblicare direttamente sul tuo canale.
Meno performante ma altrettanto valida è la soluzione Facebook: molti vlogger decidono di postare i propri contenuti video solo su questo social network che da qualche tempo offre anche le dirette. Senza dimenticare che c’è anche Instagram che consente di caricare video.
La mia opinione?
Tutto dipende dalle necessità, dagli obiettivi e dal target: ecco perché hai un piano editoriale.
Acquista la strumentazione adatta
Vuoi aprire un vlog gratis? Puoi farlo, il canale YouTube non è a pagamento. Ma per forgiare un contenuto video non puoi lavorare a costo zero. O meglio, hai la webcam del computer e il microfono di base.
Ma il risultato quale sarà? Io ho un’idea: fai una prova, registra l’episodio zero del tuo video blog e paragonalo con quello dei tuoi beniamini. È pessimo, vero? Questo perché devi lavorare su 4 elementi fondamentali:
- Video.
- Voce.
- Luci.
- Sfondo.
Devi scegliere una videocamera adatta ai tuoi scopi. Molti sfruttano l’iPhone e può andare bene in qualche caso, ma se vuoi arrivare in alto ti consiglio di iniziare con una webcam di qualità (tipo la Logitec C920) o una Canon Reflex.
Come microfono scelgo Samson Meteor o Blue Yeti, mentre per le luci puoi acquistare su Amazon delle softbox per rendere il tutto più omogeneo. Per lo sfondo puoi acquistare per pochi euro una base omogenea o ricreare nei propri ambienti una condizione ideale.
Chiaro, puoi andare praticamente ovunque. Puoi acquistare microfoni per ogni esigenza (esterni, con la clip) e videocamere professionali capaci di trasformare la tua dimora in un piccolo studio. Ma questo è solo l’inizio: dopo il piccolo investimento iniziale puoi decidere se continuare o meno.
Da leggere: l’engagement è ancora una metrica importante sui social?
Come creare un vlog: la tua esperienza
Ci sono mille modi per creare un vlog. Lo puoi fare su YouTube, lo puoi impostare su Instagram, puoi puntare a situazioni ibride e ottenere video per i tuoi articoli. In ogni caso c’è un ultimo elemento che non può e non deve mancare: la passione per un determinato argomento.
Banale?
Può essere, ma ho visto tanti progetti dissolversi nel nulla perché non c’era una reale passione per l’argomento, e in un percorso lungo e ricco di ostacoli come quello del video blogging non puoi andare avanti solo per inerzia o per dovere.
Sei d’accordo? Hai esperienza in merito? Lascia la tua opinione nei commenti.