Il cliffhanger SEO copywriting è una tecnica che permette a chi si occupa della stesura di testi per siti web, blog, landing page e altri contenuti online di raggiungere due grandi obiettivi: creare dei testi adeguati agli obiettivi della search engine optimization e mantenere alta l’attenzione del pubblico. Seguendo una tensione crescente nella pagina.
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TogglePrima di continuare con la tecnica del cliffhanger bisogna chiarire un punto: SEO copywriting non vuol dire dedicare qualche attenzione particolare alla scrittura e inserire in qualche punto specifico alcune combinazioni di keyword correlate seguendo tecniche segrete.
In realtà è opinione comune che il lavoro di scrittura per i motori di ricerca sia perfettamente sovrapponibile con la buona attività di web writing.
Solo che bisogna prestare attenzione alle analisi preliminari (tipo lo studio dei tuoi competitor nella pagina dei risultati e la keyword research) che ti consentono di capire cosa vogliono le persone dal tuo contenuto.
Ecco, questo è il SEO copywriting: analizzare, scoprire, rispondere nel miglior modo possibile. In questo equilibrio si inseriscono anche i cliffhanger. Vuoi approfondire questo argomento così interessante per creare un contenuto realmente persuasivo e coinvolgente?
Cosa sono i cliffhanger nella comunicazione?
Il cliffhanger si riferisce direttamente alla traduzione inglese: appendersi alla scogliera, alla montagna. In senso figurato, vuol dire semplicemente elemento a cui appigliarsi. Ma nel marketing vuol dire tanto altro.
Il cliffhanger è una tecnica di comunicazione persuasiva – sia nel copywriting che nel multimediale – che permette di chiudere un blocco informativo con una particella in grado di mantenere alta la tensione e spingere l’utente a proseguire. O a ritornare nel momento in cui c’è una parcellizzazione del contenuto come avviene, ad esempio, nelle serie TV.
Perché questo elemento è persuasivo?
L’attenzione del pubblico è limitata. Questo vale sia per l’universo online che offline. Chi scrive la sceneggiatura di una serie TV deve prevedere una percorso di tensione crescente fino alla fine dello sceneggiato che sfocia in un climax che porta l’utente da un punto all’altro sempre più intenso.
E che si conclude con un passaggio finale. Questo serve a mantenere l’attenzione e permette di farlo tornare nuovamente sui suoi passi.
Questo è ancora più importante sul web dato che, in linea di massima, possiamo considerare che l’essere umano presenta un’attenzione di 8 secondi. E una risorsa, se studiata male, offre una serie di stimoli perfettamente inutili. E che hanno come scopo (non preventivato) quello di accorciare ancora di più l’attenzione sulla pagina web.
Qualche esempio utile di cliffhanger
Prima di affrontare il concetto di cliffhanger SEO copywriting conviene fare qualche esempio concreto di buon uso di questa strategia per la buona comunicazione offline e online, multimediale o meno.
Qui in alto abbiamo degli esempi di cliffhanger video. Concentriamoci sul mondo della scrittura, come si presenta questo elemento?
Le frasi che si caratterizzano come elementi di tensione si trovano alla fine di un paragrafo o di una pagina. Sono spesso elementi brevi, di grande impatto. Stimolano la necessità di continuare a leggere ed è proprio questo il compito di un testo cliffhanger: spingere a proseguire.
Questo avviene in due modo, secondo le regole base della letteratura: l’eroe della scena finale si trova in una situazione pericolosa e la narrazione si blocca oppure si presenta un evento che mina l’intera struttura dello storytelling. Ma come si applica questo alla scrittura online?
Una delle regole fondamentali è quello di mantenere alta l’attenzione e lo puoi fare anche nei titoli. Basta rispettare le regole del SEO copywriting.
Ecco il cliffhanger SEO copywriting
Perché esiste un un legame tra cliffhanger e scrittura SEO? Semplice, bisogna andare oltre la semplice enumerazione dei topic utili per completare un articolo, una pagina o una landing page.
Quando facciamo un lavoro di keyword research individuiamo i topic fondamentali da affrontare in un contenuto per renderlo completo, utile, aderente alle esigenze di un search intent ben preciso.
Poi completiamo il tag title (sperando che Google non lo riscriva), scriviamo la meta description, individuiamo i vari H2, H3 e H4.
Ma questa compilazione rischia di diventare un automatismo in cui ogni paragrafo diventa un compartimento indipendente. Questo è un problema perché dovresti lavorare in direzione completamente opposta.
Ovvero rendendo tutto più fluido e scorrevole, piacevole da leggere. Ma anche interessante. L’idea base è che non bisogna barattare l’ottimizzazione per lo stile. Questo può essere messo in pratica anche con un buon uso di particelle testuali alla fine dei paragrafi. Ad esempio:
- Sei d’accordo con questa idea?
- Secondo te cosa succede in questi casi?
- Sai cosa accade dopo?
- Il risultato di queste azioni?
Come puoi ben vedere sono semplici passaggi che consentono di creare un percorso discorsivo all’interno dal testo. Da un alto hai la possibilità di mantenere alta l’attenzione, dall’altro crei un percorso diretto all’utente, in cui ti rivolgi al lettore e lo rendi partecipe: un protagonista che ha pieno diritto di esprimersi e partecipare alla costruzione del significato.
Come puoi vedere da quest’immagine, anche le headline possono essere usate per lavorare in questa direzione e attirare subito l’attenzione del pubblico con un elemento spiazzante, dissonante rispetto alla logica.
Però quando decidi di fare cliffhanger SEO copywriting devi essere in grado di valutare l’importanza che ha un titolo nell’equilibrio dei motori di ricerca. Quindi, puoi utilizzare un tag title più informativo, semplice e diretto per poi sfruttare un H1 per attirare l’attenzione e mantenerla.
In questo modo una pagina web può essere persuasiva ma mantenere una buona ottimizzazione per Google, in pieno stile cliffhanger SEO copywriting.
Vuoi usare anche tu i cliffhanger nel copy?
La regola è semplice: prova a pensare il tuo contenuto come un racconto, una novella, Qualcosa che vuoi usare per mantenere la tensione del lettore sempre al limite.
Attenzione, non devi diventare un autore di gialli e fare concorrenza ad Agatha Christie: l’importante è usare questo artificio letterale, insieme ad altri elementi come le figure retoriche e i bias cognitivi, per rendere la lettura più piacevole e il copy più efficace oltre all’aspetto SEO.