Nel video corso di blogging che ho registrato per Studio Samo c’è un passaggio fondamentale: il calendario editoriale.
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ToggleOvvero quel documento (cartaceo o digitale, dipende dai tuoi gusti) che ti permette di capire quando e come pubblicare.
Personalmente io credo che un calendario editoriale sia fondamentale, anche se non tutti i blog hanno bisogno di simili attenzioni.
Certo, posso andare a naso. Posso basarmi su un’idea che arriva al momento, su una fonte che trovo nel mio feed reader, su una notizia che può trasformarsi in leva per scardinare l’interesse dei lettori.
Sì, può essere: fare una buona attività di newsjacking non guasta mai. Però tutto questo non cambia la sostanza.
Ovvero che un blog professionale ha bisogno di un calendario.
Ma cosa è questo calendario editoriale?
Una tabella di marcia, un segnaposto, un modo per ricordare alla tua professionalità che devi pubblicare.
Molti blogger usano il calendario come ariete per sconfiggere un male endemico: la demotivazione. “Dai, oggi non pubblico. Che sarà mai”.
E poi ti ritrovi con blog fermi da mesi.
Ecco, il calendario editoriale può essere utile a questo scopo.
Ma non solo. Il calendario è perfetto per segnare con cura le date delle pubblicazioni, per non perdere memoria e costringere la tua creatività a lavorare sodo.
L’aggiornamento costante è fondamentale per il successo di un blog: serve a portare traffico e a creare una buona community.
Ma questo documento ha anche altri lati positivi. Ecco come un vero blogger usa il calendario editoriale.
Per approfondire: 7 errori da evitare in una campagna blogging
Decidere gli argomenti
Uno dei modi migliori per sfruttare il calendario editoriale: suddividere con cura gli argomenti da affrontare nel corso delle settimane.
Attraverso una buona analisi del target e una corretta definizione degli obiettivi (anche con Google Analytics) puoi definire gli argomenti preferiti dal tuo pubblico.
Come li dividi? A caso?
No, con il tuo calendario. Hai notato che gli articoli dedicati a un determinato tema portano più visite?
E che quelli con un taglio personale, dedicato alle opinioni, ti permettono di raggiungere determinati obiettivi?
Perfetto, ora sei il regista e il calendario editoriale è la camera di montaggio: è su questo documento che devi creare la narrativa del blog.
Un buon uso del calendario editoriale ti permette anche di “spalmare” gli argomenti, un concetto interessante per evitare che i lettori trovino sempre gli stessi argomenti sul tuo blog.
Vero, magari un determinato taglio di articoli ti permette di ottenere dei risultati migliori. Ma è giusto anche variare e monitorare i risultati.
Equilibrare i titoli
Un altro vantaggio pratico del calendario: avere una visione d’insieme dei titoli.
Con un solo colpo d’occhio puoi avere il controllo dei titoli e decidere le tue azioni: puoi ottimizzare un titolo che non ti convince, puoi cambiare la formula per avere qualcosa di più persuasivo, puoi modificare l’ordine o lo stile per evitare di avere due headline simili a breve distanza.
Questi dettagli si notano solo quando sei online, e il calendario ti aiuta.
Da non perdere: 5 motivi per curare (ancora di più) la tua headline
Definire ruoli e status
Il calendario editoriale diventa obbligatorio all’interno di una redazione numerosa.
Perché in questo modo puoi gestire facilmente ruoli, argomenti, titoli, consegne. Io di solito uso i colori (quando lavoro con Google Calendar o fogli di calcolo) in due modi differenti:
- Per gestire i ruoli
- Per definire lo status
Ad esempio il rosso può indicare un articolo che non è stato ancora scritto, l’arancione uno che è stato consegnato e il verde è sinonimo di pubblicazione.
Ed ecco che tutto appare chiaro quando arrivo sul calendario. Stesso discorso vale per i ruoli: puoi dare a ogni autore un colore e definire in un attimo i vari compiti.
Il consiglio: evita di trasformare il calendario in una carnevalata.
Meglio usare colori pastello, danno meno fastidio.
Dove si trova un calendario editoriale?
Bella domanda. Il calendario editoriale può nascere su un foglio di carta, su un file di testo. Io preferisco due soluzioni: foglio di calcolo o Google Calendar.
In ogni caso il vantaggio è quello di avere strumenti condivisibili con gli altri componenti del team, ma soprattutto con uno spazio utile per aggiungere note ed elementi accessori.
Ci sono delle alternative? Certo. Puoi utilizzare dei plugin WordPress che creano un calendario editoriale interno, ma anche dei modelli creati da altri blogger in base alla loro esperienza. Ecco qualche link utile.
- Editflow – Il plugin WordPress più utilizzato per gestire il calendario editoriale interno al blog.
- Editorial calendar – Altra risorsa per integrare il calendario nel CMS WordPress.
- Hubspot – Tra le centinaia di risorse di Hubspot c’è anche il file del calendario editoriale.
- Laura Lonighi – Il calendario editoriale creato da Laura Lonighi è utile e ben fatto, da provare.
- 4Writing – Un altro modello gratuito di calendario editoriale arriva da 4Writing.
Quale scegliere?
Difficile dare una risposta.
Il mio consiglio: provare e decidere.
Google Docs offre dei modelli prestabiliti, la soluzione foglio di calcolo è utile per creare delle caselle personalizzate e inserire anche appunti sulla stesura del post, Google Calendar ti permette di inserire anche gli alert.
E l’agenda di carta non perde mai il suo fascino, ma tutto dipende da te.
Perché usare il calendario editoriale
La sintesi di questo articolo è semplice: il calendario non è uno strumento essenziale, puoi lavorare bene anche senza.
Però ti permette di sfruttare al massimo uno dei principi fondamentali per avere successo nel mondo del blogging, ovvero il test. Solo inserendo delle variabili nel tuo piano puoi trovare dei miglioramenti verificabili.
Avere un piano non vuol dire rimanere immobili e seguire lo schema senza cogliere al volo le opportunità che la rete offre.
Vuoi cogliere al volo una news e rompere lo schema del calendario?
Ok, puoi farlo. Anzi: devi farlo.
Ma ricorda che cambiare senza pianificazione vuol dire muoversi alla cieca.
E rimanere immobili… beh, non c’è molto da spiegare.
L’immobilismo è la morte economica nel web.
Solo testando e provando nuove soluzioni puoi sperare di ottenere dei risultati.
E il calendario editoriale è uno strumento indispensabile in questo percorso.
Sei d’accordo?