Questo articolo non è il classico tutorial per spiegare come fare qualcosa. Ad esempio come scegliere un corso di web marketing o usare Facebook come un vero blogger. Oggi voglio dare un consiglio di base, un punto di partenza per ripensare il modo di fare blogging. E al tempo stesso alimentare i tuoi canali social.
Indice dei contenuti
ToggleParto dal principio: qual è il tuo obiettivo in termini di content marketing? Rispondere a un’esigenza, dare al potenziale cliente una soluzione, una definizione, un aiuto concreto. Che può essere pratico o emotivo, implicito o esplicito. Quando crei un contenuto devi pensare a questo, non a soddisfare il tuo bisogno creativo.
Questo è il nostro difetto, il problema del content marketing in generale: spesso guardiamo solo alla nostra idea, al nostro concetto di contenuto di qualità. E sbagliamo. Quando si lavora su una buona keyword research, ad esempio, il blogger deve prendere appunti perché qui si trova la linea da seguire. Vuoi scrivere grandi contenuti? Ascolta le esigenze del pubblico. Cerca di capire cosa vuole ma anche come lo vuole.
Andare oltre il testo scritto
L’idea è questa: per fare blogging devi andare oltre il testo. Da quando è nato il primo blog, nei lontani anni Novanta, l’aggiornamento del proprio diario online è sempre stato legato alla scrittura online. Questo per diversi motivi, in primo luogo perché in passato il web era poco visual: c’erano le immagini, ma non esistevano grandi soluzioni per creare e modificare grafiche dedicate.
Inoltre, se vogliamo andare indietro nel tempo, le connessioni non erano il massimo. Oggi la situazione è diversa, anche se è rimasto un punto essenziale: Google legge il testo, indicizza quello che scrivi. Quindi il contenuto che inserisci battendo le dita sulla tastiera resta essenziale, così come è importante la riflessione sulla scelta delle parole chiave e il SEO copywriting. Ma dobbiamo andare oltre il testo scritto.
Pensa sempre al pubblico
Sì, perché come sempre non dobbiamo lavorare in una direzione perché ce lo dice Google ma perché è la soluzione migliore per l’utente. E uno dei passaggi più interessanti che ho seguito durante l’evento Da Zero A SEO lasciava un concetto importante: la velocità di caricamento delle pagine non deve essere fatto in base alle esigenze dei tool, ma alla connessione del pubblico. E questo vale anche per la scelta dei contenuti.
Perché è vero che Google legge il testo scritto, ma è anche vero che registra il comportamento delle persone. Sa cosa succede sulle tue pagine, registra il tempo di permanenza e intuisce l’apprezzamento. Ad esempio registrando quel comportamento conosciuto come pogo sticking: la gente entra sul tuo sito ben posizionato, non trova ciò che vuole e abbandona la pagina andando su un altro risultato nella SERP.
Come si risolve questo problema? Dando alle persone ciò che vogliono, in qualche caso superando il limite del testo: per troppo tempo la scrittura è stata vista come unica soluzione per dare al pubblico ciò che vuole.
Pensa alla forza delle immagini
Ma certo, pensa al visual e in particolar modo alle immagini. Anche nell’ultimo post ho sottolineato l’importanza di un elemento grafico all’inizio del post: attira l’attenzione, contestualizza, porta lo sguardo verso il contenuto. Ma poi? È giusto dire che le immagini inutili minano la leggibilità del testo quando non hanno una funzione, ma è anche vero che possono dare all’utente delle soluzioni inedite per risolvere le esigenze.
Con le immagini puoi descrivere un luogo, puoi mostrare la vista che si gode da una camera d’albergo o puoi definire quel dettaglio che fa la differenza nel tuo prodotto. Con le foto un travel blogger può raccontare le emozioni che ha provato di fronte a un paesaggio, e il food blogger può mostrare i passaggi necessari per creare un piatto. Tutto questo può avere una versione scritta? Sì, certo. Ma forse è inutile, difficile da seguire.
Ma le foto sono solo una parte del lavoro da svolgere. Con strumenti semplici e immediati come Canva e Picmonkey puoi creare delle grafiche per sintetizzare i punti di una lista, oppure puoi generare visual quote per riassumere concetti importanti da mettere in evidenza. Tutto questo senza dimenticare le infografiche: da sempre strumenti per riunire dati difficili da leggere e interpretare che fanno la felicità dei lettori. E che possono diventare strumenti per lavorare sulla link earning, guadagnare buoni collegamenti in ingresso.
Risorsa utile: corso online, come fare web design con Canva
Ci sono anche video e podcast
Non esistono solo le immagini, ci sono anche video e podcast: contenuti che possono diventare una soluzione per riassumere pratiche e procedure. Pensa ai tutorial, alle guide, alle soluzioni necessarie per ottenere un risultato concreto. O magari vuoi fare visual storytelling, per raccontare al pubblico i valori aziendali.
Come ottieni tutto questo, solo con la scrittura? Solo con la scrittura? Lo strumento video può essere un elemento vantaggioso per migliorare i tuoi articoli, per trasformarli in contenuti completi e capaci di soddisfare tutte le esigenze: c’è chi legge, chi si basa sulle immagini per ottenere le informazioni necessarie. E c’è invece chi si basa sul video, chi preferisce guardare il tutorial dal telefonino. Il blogging deve tener presente le evoluzioni della fruizione online dei contenuti, e il video può essere la risposta giusta.
Così come il podcast può soddisfare una parte delle esigenze. Ad esempio, quanto deve essere lungo un video? Si parla di pochi minuti massimo, ma per contenuti più abbondanti potrebbe essere interessante lavorare solo sull’audio. E distribuire un’intervista o una riflessione su podcast. Così il pubblico scarica il file sullo smartphone e ascolta la tua voce mentre fa jogging, o in auto.
Impara a fare blogging con i contenuti
Oggi è questo il consiglio che voglio dare a chi inizia a fare blogging: devi andare oltre la scrittura, devi imparare a usare gli strumenti per creare una buona immagine o un video. Ma soprattutto devi comprendere e sfruttare i codici comunicativi di tutto ciò che va oltre la scrittura. Ben inteso, scrivere è sempre importante per chi fa blogging ma oggi è decisivo andare oltre. E mettere sempre al centro del lavoro il pubblico, non solo cercando di capire cosa vuole ma come presentare il contenuto. Sei d’accordo? Ti aspetto nei commenti.