Il blocco del blogger è un vero incubo, un nemico subdolo che non lascia scampo. Sembra un gioco da ragazzi scrivere un articolo al giorno? Beh, forse la pensi così perché sei all’inizio.
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ToggleIl progetto editoriale è in pieno movimento, ti dà buone vibrazioni. Ma quando hai un anno o due di pubblicazioni alle spalle arrivi a una conclusione: gli argomenti sono più difficili da trovare.
Questo avviene soprattutto per i progetti verticali, quelli dedicati a temi molto specifici e che possono diventare strumenti essenziali per conquistare le nicchie specializzate e monetizzabili. Però le occasioni si assottigliano, e non sempre questo avviene per i progetti piccoli e specializzati.
Anche i grandi temi possono proporre all’articolista di turno il problema. Cosa scrivo? La gestione di un calendario editoriale serve proprio a questo: evitare crisi improvvise che portano al famigerato blocco del blogger. Vale a dire il momento in cui rimani a fissare la pagina vuota.
Una distesa bianca, con il cursore che lampeggia senza idee. Un vero incubo. Come risolvere questo passaggio? Ecco tutto quello che faccio per non rimanere mai a secco di post.
Studia bene le ricerche degli utenti online
Questo è il primo consiglio utile per contrastare il blocco del blogger: devi avere una buona keyword research di fronte a te. Di solito si opera su query informazionali e transazionali, ma per quanto riguarda il lavoro editoriale puoi concentrarti sulle prime. Cioè quelle che consentono al tuo nome di intercettare persone interessate a un tema e che hanno bisogno di un aiuto.
Come trovare le keyword? Ci sono decine di SEO tool che puoi usare per ottenere la risposta che cerchi, in ogni caso io uso una manciata di strumenti che fanno la differenza. Ecco la mia lista:
- Answer The Public.
- Ubersuggest.
- Google Trends.
- Google Suggest.
Con il primo, Answer The Public, riesco a ottenere un buon elenco di parole chiave lunghe. Parlo delle famose long tail keyword che possono aiutarti molto nel definire headline utili.
Ubersuggest ti dà informazioni come volume delle query e CPC, mentre Google Trends offre le tendenze del pubblico. Infine puoi raffinare il tutto interrogando proprio il completamento di ricerca, sempre interessante per scoprire cosa digitano le persone sul motore.
Ovviamente ci sarebbero anche le varie suite a pagamento, come Seozoom e Semrush. Però per il lavoro sui titoli del blog puoi lavorare bene anche con gli strumenti gratis che ti ho suggerito.
Come gestire la marea di titoli e dati
Per organizzare tutto questo uso un bel foglio Excel e le mappe mentali: strumenti che mi danno la possibilità di sistematizzare e definire temi e argomenti in modo da velocizzare il lavoro.
L’inserimento delle idee nel calendario editoriale deve essere rapido ed efficace, e questo è il modo migliore secondo me. Le mappe mentali definiscono visivamente l’evoluzione di un topic, mentre il foglio di calcolo gestisce nel tempo le pubblicazioni. Hai già provato questa soluzione?
Non ti dimenticare le ricerche interne del blog
Un trucco da vecchio lupo di mare del blogging. O meglio, si tratta di un’operazione di buon senso che spesso viene ignorata. Ma che può dare tanto al tuo calendario delle pubblicazioni online. Sai a cosa serve la ricerca interna di un sito? Consente a chi naviga di trovare gli articoli necessari.
Grazie a Google Analytics puoi tracciare le query inserite in questo spazio e ottenere le domande che rivolgono al tuo sito. Così puoi raggiungere un obiettivo: capire cosa si cerca dal tuo prodotto editoriale. Mai perdere di vista le esigenze del pubblico: con questo passaggio puoi dare ai lettori ciò che vogliono (qui trovi la guida per attivare questo servizio).
Dai uno sguardo ai forum e alle community
Se cerchi nuove fonti da usare per superare il blocco del blogger puoi tuffarti in quel mondo di scambi e conversazioni rappresentato dai forum. Ogni settore ha le sue piazze di discussione.
Ci sono dei siti web ricchi di contenuti da studiare che vengono alimentati dal confronto tra chi cerca maggiori dati e informazioni su un tema. Ma non ci sono solo queste realtà.
Ad esempio puoi sfruttare i siti di domande e risposte come Yahoo Answer e Quora. Qui puoi trovare tanti interrogativi che possono diventare titoli da aggiungere al piano. Sai come trovo tutte le discussioni che mi interessano? Uso l’operatore di ricerca site: insieme alla keyword.
Così posso avere una lista di domande coinvolgenti. Le ho già affrontate nel mio blog? Potrebbero essere delle fonti di traffico interessanti, ma non limitarti a osservare i quesiti: approfondisci, vai verso le risposte e le discussioni. Potrebbero esserci spunti degni di nota. Questo meccanismo funziona con tutto ciò che è online e raggiungibile, non protetto da password o noindex.
Lo stesso puoi fare con le community di Facebook. Solo che, in questo caso non devi usare il motore di ricerca per fare un’analisi delle domande lasciate: basta una query nella search interna per avere le informazioni che ti servono.
Segui le domande del pubblico nei commenti
Una delle risorse principali: i commenti dei blog. Ci sono decine di competitor intorno a te? Perfetto, hai un’occasione in più se cerchi le interazioni, qui puoi trovare una serie di indicazioni utili per scovare nuovi argomenti da affrontare sul blog.
I problemi relativi all’assenza di spunti sul calendario editoriale sono all’ordine del giorno, questo è chiaro. Ma se guardi nelle conversazioni dei blog di settore puoi trovare sicuramente buone idee.
Una delle fonti più importanti: il tuo blog. Esatto, quello che scrivi può essere commentato e in queste fasi puoi trovare persone che fanno domande concrete. Quesiti che magari non hai mai affrontato e che all’improvviso ti aprono un mondo. In questo modo puoi aggiungere un nuovo articolo alla sequenza di pubblicazioni, e puoi fare un buon lavoro di fidelizzazione.
Dopo aver pubblicato l’articolo puoi rispondere al commento e suggerire il link di approfondimento. A tutti fa piacere ricevere non solo una risposta per affrontare un dubbio, ma un intero articolo. Questo è un aspetto da considerare quando cerchi nuove idee nei commenti.
Da leggere: come sfruttare le regole di Cialdini nel blogging
Come vincere il blocco del blogger secondo te
In questi punti ho definito dei passaggi per ottenere ciò che ti serve: la soluzione per scrivere con costanza. Io lo so bene, questo è uno dei nodi cruciali per chi decide di aprire un diario online. Che sia personale o aziendale non fa differenza: la costanza è la madre di ogni successo.
Devi scrivere buoni articoli, ma non solo oggi e domani. Ogni settimana, ogni mese. Per anni. Il blocco del blogger deve essere risolto al più presto: vuoi aggiungere qualcosa alla mia ricetta?