Qualche tempo fa, Google ha operato una delle sue operazioni preferite: non intendo l’ennesimo filtro a rischio penalizzazione che tutto il mondo della SEO tremare fa, ma un restyling dei suoi servizi – sia dal punto di vista del naming che di quello dell’usabilità.
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ToggleI cari e vecchi Strumenti per i Webmaster sono diventati la Search Console e a parte un nome più orientato agli addetti alla SEO ha visto un miglioramento (seppure grafico e di usabilità) al vecchio report delle query di ricerca ora diventato Analisi delle ricerche, con tanto di dicitura “beta” che fa sempre on work.
Ti va di fare un ripassino?
Come funziona l’analisi delle ricerche di Google
In effetti la doppia barra orizzontale della nuova Analisi delle ricerche è molto funzionale e permette di avere una serie di dati incrociati utilissimi per capire quali sono le query che rendono di più – a livello di clic – di un sito.
L’unico dato di cui manca davvero l’importanza, ma era così anche prima, è il volume di ricerche mensili comunque recuperabile da un altro tool di Google, Il keyword planner di AdWords.
I dati presenti nell’Analisi delle ricerche
Una piccola legenda dei dati presenti, sia per i padawan della SEO che i dimenticoni più avanzati (mi potrei mettere tranquillamente fra questi).
Prima barra
IMHO la prima barra è la più interessante, di base sono spuntati solo i click ma il consiglio è di spuntare tutte e quattro le voci, sia per generare il grafico appena sotto in maniera più completa, sia perché ogni dato preso a sé e non confrontato con altri ha ben poco valore.
1. Clic: Il numero di clic che riceve ogni singola query. Non ti preoccupare se il brand – in gran parte dei casi – sarà la query più cliccata, significa che stavano cercando esattamente te (visitatori arrivati per altre vie, o di ritorno che non si ricordano il nome di dominio).
2. Impression: Il numero delle volte che il tuo sito è stato visibile in SERP per quella specifica query. Se non sei posizionato in prima pagina, dove si fermano la quasi totalità degli utenti, ma dalla seconda in poi rischi di non aver impression e quindi di conseguenza clic sul tuo risultato.
Se sei in prima pagina, confrontare questo dato con il volume di ricerche stimato è molto utile, perché ti dà un’idea della stagionalità della singola query, del trend e della differenza che ci può essere fra una stima e le reali ricerche.
3. CTR: Il rapporto fra clic e impression. Questo dato è estremamente importante, in quanto buoni posizionamenti (vedi sotto) non sempre si traducono in clic assicurati.. si, anche se sei in top three o addirittura in prima posizione.
Ogni SERP è una competizione a sé e potresti avere più clic (e quindi accessi) da query con meno impression anche in presenza di un posizionamento peggiore. Metti caso di una pagina dei risultati dove il primo organico si trova a metà, rispetto a una “anno 2005” ovvero quasi del tutto di risultati organici.
4. Posizione: La posizione media del proprio risultato per la query specifica. Basata sul lasso di tempo impostato, presenta anche un valore decimale (es. un posizionamento che rimbalza spesso fra 4 e 5 posizione avrà ad es. 4,5 come risultato).
Seconda barra
Query: La parola chiave per il quale si è (o meno) visibili. La domanda che l’utente pone al motore di ricerca e per la quale ci ha trovati come possibile soluzione.
Pagine: Le pagine del sito (ma dai!). Selezionando questa voce, cambia il tipo di dati forniti e i fantastici 4 della prima barra vengono applicati alla singola pagina. In questo modo, a seconda del dato che si vuole studiare, è possibile vedere qual è la landing page più performante.
Paesi: I paesi di provenienza degli utenti. Voce interessante per vedere la resa globale del sito nelle SERP di varie lingue.
Dispositivi: Lo strumento con il quale gli utenti accedono al sito. Voce fondamentale in epoca di navigazione ottimizzata al mobile, ti permette di capire anche rispetto la stessa SERP, quanto è più appetibile e visibile il tuo risultato.
Tipo di ricerca: Google papà o i suoi figlioletti? I dati raffrontati ai tre grandi contenuti indicizzati da Google (Web, immagini, video).
Date: Periodo di analisi. Il periodo analizzato dalla Search Console. Non va indietro di più di un trimeste (90 giorni) e nel qual caso è buona cosa esportare i report per continuare a confrontarli.
Analizzare i dati per la SEO
Queste sono le voci che la “nuova” Search Console ti dà, ovvio che tantissimo sta nella tua strategia e alle azioni che andrai ad operare per migliorare la resa del sito a seconda dei tuoi obiettivi. Personalmente ritengo lo strumento moooolto importante e non solo per questa sua rinnovata feature ma per tutta una serie di goodies che ho trattato anche durante il corso sugli strumenti avanzati per la SEO.
Tu cosa ne pensi? Hai utilizzato mai l’analisi delle ricerche, come ti ci trovi?
8 risposte
Ciao Benedetto,
monitoro alcuni siti realizzati con WordPress su Google Search Console.
Purtroppo il nuovo grafico “Analisi delle ricerche (Beta)” mi restituisce come risultato: “Nessun dato per questa combinazione di filtri”.
Per visualizzare i dati (impressioni,clic) devo usare la vecchia versione: “Query di ricerca”.
Secondo te quale può essere la causa della mancata visualizzazione?
Per darti ulteriori informazioni ti comunico che utilizzo il Plugin Yoast per la SEO, ho disattivato la sitemap di quest ultimo per utilizzare il plugin Google (XML) Sitemaps Generator.
La stessa cosa mi succede con Indice di Google>”Stato dell’indicizzazione”: mi restituisce valore 0 e linea blu piatta. Se però vado in sitemap indicizzati vedo il 95% delle pagine indicizzate.
Credo che il problema sia proprio solo di visualizzazione ma non riesco a capirne il motivo.
Spero di non essere andato OT. Ti ringrazio in anticipo per l’eventuale risposta!
Ciao Slim!
Veramente strano, la butto lì, non avendo visto il sito: non è che blocchi qualcosa da robots?
Articolo interessante Benedetto.
Search Console mi dice che ho avuto 100 clic; poi però guardando in basso e sommando i clic delle singole keywords mi risultano solo una ventina, come mai? Grazie in ogni caso!
Ciao Ales!
Quindi fammi capire: 100 click sull’interno sito o su una query specifica, e sommando le sue correlate viene di meno? Riesci a girarmi (anche in forma privata) degli screen?
Ciao Benedetto,
credo di avere lo stesso problema di Ales: clic totali 48, sommando i click per le singole query 5.. non capisco!
Ti mando privatamente uno screenshot,che te ne pare?
grazie mille!
Ciao Andrea!
Certo, strana questa cosa.. va da sé che andrebbero incrociati anche i dati di Analytics.. manda pure!
Ciao Benedetto, io avrei lo stesso problema di Andrea e Ales. Ho visto che il loro commento risale a dicembre… avete poi risolto? io mi ritrovo 11 clic in 2 giorni e sommando le query ne escono invece 2. Come è possibile? Grazie mille.
non mi hanno più risposto! Comunque in queste due settimane tutti si lamentavano di incongruenze fra i due tool di Google.. puoi darmi maggiori dettagli 🙂 ?