Facebook è sempre all’opera, lunedì ha lanciato gli album fotografici condivisi, una nuova funzionalità che permette a più utenti di condividere foto nello stesso album.
Cosa sono gli album condivisi di Facebook?
Questa funzionalità è simile alle board condivise di Pinterest: il creatore dell’album può autorizzare l’accesso fino a 50 collaboratori, che a loro volta possono pubblicare 200 foto ciascuno. Il creatore dell’album può stabilire quali foto cancellare o modificare, mentre i collaboratori possono solo pubblicare le loro fotografie.
A differenza di Pinterest, Facebook consente un maggiore controllo: attraverso un’impostazione, il creatore dell’album può decidere se permettere ai contributori di invitare gli amici nell’album, o se essere l’unico a scegliere i collaboratori.
La visualizzazione delle immagini dell’album condiviso è regolata dal creatore dell’album, che può scegliere una delle tre impostazioni per la privacy (pubblico, amici dei collaboratori o solo collaboratori).
Album condivisi: il nuovo strumento collaborativo di Facebook
In precedenza gli utenti potevano pubblicare foto solo negli album che avevano creato, e ogni album aveva un limite massimo di 1000 immagini. Con il nuovo strumento collaborativo, Facebook incoraggia l’interazione tra gli utenti e favorisce la creazione di nuovi contenuti. Gli album condivisi potranno contenere fino a 10.000 foto e saranno una risorsa utile per gli eventi di gruppo, come matrimoni, feste, riunioni di famiglia e viaggi.
Questa funzione è disponibile solo per i profili privati e non è prevista per gli album di una Pagina.
Per il momento Facebook testerà la novità su un gruppo limitato di utenti inglesi, per poi estenderlo prima a tutti gli utenti inglesi e poi al mondo.
Questa innovazione sarà sicuramente soggetta ad un’evoluzione. Come ha affermato Baldwin, uno degli sviluppatori “quando si crea qualcosa su Facebook, non si sa mai come sarà usata dagli utenti”. E’ probabile che in futuro il numero di foto pubblicabili da ogni individuo aumenterà e saranno aggiunte delle funzionalità anche per il mobile.
Per avere maggiori informazioni, ecco il post di Mashable.