Mantenere e migliorare l’ottimizzazione per i motori di ricerca del tuo sito web (SEO) può essere un duro lavoro.
Ogni volta che gigante della ricerca Google cambia il suo algoritmo, gli imprenditori del web e loro webmaster sudano freddo, nel tentativo di effettuare le regolazioni necessarie per evitare che i loro siti vengano penalizzati nella classifica di ricerca di Google.
Recentemente, Google ha lanciato Penguin 2.0, una nuova versione del suo precedente aggiornamento dell’algoritmo Penguin, che mira a ridurre lo spam.
Il tentativo di seguire tutti i cambiamenti di Google può essere una seccatura, ma bisogna tener presente che ci sono un gran numero di fattori SEO che è improbabile che possano cambiare nel breve futuro.
Per contribuire a rendere il SEO un po’ più facile, le agenzie di digital marketing americane Backlinko e Single Grain hanno creato la lunghissima #infografica qui sotto, raccogliendo circa 200 fattori che Google considera quando decide dove posizionare i siti nei risultati di ricerca.
Le informazioni sono state prese da centinaia di fonti, tra cui i blog SEO e le dichiarazioni fatte dal capo del team di Google contro lo spam, #Matt Cutts.
A prima vista, le informazioni qui potrebbe sembrare un po’ opprimenti per alcuni. Ma ci sono tre fattori che probabilmente hanno più effetto degli altri sul SEO del tuo sito:
- Tag Tile. E’ importante avere le parole chiave target nel tag title delle tue pagine. Google si basa su questo elemento per determinare il tema della tua pagina. Studi di settore hanno dimostrato che le pagine con la loro parola chiave di destinazione nel tag title tendono a posizionarsi molto meglio per quella determinata query.
- Backilnk. Focalizzati sull’ottenere link di qualità che puntano al tuo sito. Anche se la qualità del link è importante, il numero totale di link che puntano al tuo sito è un importante fattore di ranking.
- Segnali social. Fai in modo che le persone condividano i tuoi contenuti su siti di social media. Google sta prestando più attenzione ai segnali social, tra cui retweet, condivisioni su Facebook e +1 di Google Plus.
Mentre può essere utile per chiunque abbia un sito avere almeno un po’ di familiarità con alcuni degli argomenti qui riportati, questa infografica può essere una risorsa preziosa per condividere con quelli del tuo team che gestiscono giorno per giorno l’attività SEO: