Una mappatura completa e aggiornata del proprio sito web è fondamentale per aiutare i motori di ricerca a scansionare i nostri contenuti in modo efficiente, poiché trasmette in modo diretto e ben organizzato informazioni preziose su:
Indice dei contenuti
Toggle- contenuti prioritari,
- frequenza di aggiornamento,
- data dell’ultima modifica,
- pubblicazione o rimozione di pagine.
Nonostante non sia obbligatorio averne una e alcuni siti non ne abbiano necessariamente bisogno, avere una sitemap male non fa ed è quindi una buona regola per ogni sito web.
Ma se il tuo sito ospita tanti contenuti multimediali, se pubblichi frequentemente articoli e news, se hai un sito web di grandi dimensioni o se gestisci un e-commerce con molti prodotti e categorie, allora avere una sitemap ben organizzata diventa fondamentale. Senza una sitemap, infatti, il motore di ricerca potrebbe non scoprire mai alcuni contenuti, o metterci moltissimo tempo.
È bene ricordare che la sitemap non è un segnale di ranking e non lo influenza, ma è uno strumento essenziale per una corretta indicizzazione dei contenuti.
Per capire meglio come funziona una sitemap e come usarla a vantaggio della nostra strategia SEO, partiamo dalle basi, ovvero: che cos’è e come si può individuare all’interno di un sito web.
Cos’è la sitemap di un sito web e dove si trova
Come dice il nome stesso, la sitemap non è altro che la mappa del sito: è come un indice che fornisce ai motori di ricerca una panoramica completa, facilitando la scansione e l’indicizzazione delle tue pagine.
Immaginati di entrare per la prima volta in un grande negozio pieno di oggetti di varie categorie merceologiche. Stai cercando un prodotto ma non riesci a trovarlo: senza una mappa, devi andare a tentativi. I crawler si trovano in una situazione simile, ed è qui che entra in gioco la sitemap, ovvero la mappa che permette ai motori di ricerca di orientarsi all’interno del tuo sito web, di scoprire e indicizzare correttamente i tuoi contenuti.
Nel concreto, una sitemap è un file, solitamente in formato XML, che elenca tutti gli URL di un sito web ed è generalmente reperibile all’indirizzo:
https://www.miosito.it/sitemap.xml
È una buona pratica ormai consolidata inserire l’URL della sitemap nel file robots.txt del tuo sito web. In questo modo, i motori di ricerca avranno un accesso diretto e immediato alla mappa del sito.
Guida ai formati raccomandati per la sitemap di un sito
Come anticipato, il formato più diffuso al giorno d’oggi è l’XML, ma non è l’unico. Vediamo insieme gli altri tipi di sitemap in cui ti potresti imbattere, quali particolarità hanno e quali informazioni utili permettono di includere.
Sitemap.html
La sitemap in formato HTML viene usata principalmente per migliorare la user experience dell’utente, che in un colpo d’occhio può orientarsi nelle varie sezioni del sito e raggiungere in un clic i contenuti che sta cercando. Questo formato non è più così necessario come un tempo, perché ora la navigazione dei siti web è sempre più accessibile e user friendly.
Anche se questo formato di mappa è pensato per gli utenti e non per i bot ed è ormai superato, una sitemap.html può ancora essere utile anche ai crawler per scansionare e capire le pagine del tuo sito web, ad esempio nel caso di siti molto complessi. Puoi quindi valutare se inserirne una fa al caso tuo.
Sitemap.xml
Il formato XML (Extensible Markup Language) è un linguaggio di markup che definisce la sintassi per la codifica di documenti che sia gli esseri umani che i computer sono in grado di leggere.
Questo formato è basato su un protocollo, regolamentato dalla Attribution-ShareAlike Creative Commons License, che ha reso possibile l’estensione della mappa a tutti i motori di ricerca.
Puoi pensare a un file XML come a una sorta di file di testo, ma con una struttura di dati che viene aggiunta tramite tag e che permette ai webmaster di fornire ai crawler informazioni extra (metadati) su ogni URL, con dettagli sulla frequenza di modifica, data dell’ultimo aggiornamento, priorità, etc.
La sitemap.xml è ormai riconosciuta universalmente come il formato standard per le sitemap dei siti web.
RSS, mRSS e Atom 1.0
Le Sitemap RSS, mRSS e Atom 1.0 sono simili alle Sitemap XML, ma vengono generalmente create in automatico dai CMS, con vantaggi e svantaggi del caso.
Sitemap in formato testuale
La sitemap può essere anche un semplice elenco di URL presentato in forma testuale, senza quindi informazioni aggiuntive codificate. Questo formato può sembrare il più semplice ma ha grandi limitazioni e non è quindi ottimale.
Per riassumere, ecco uno screenshot tratto dalla guida ufficiale di Google con le tipologie principali di formati e le relative linee guida d’uso:
Tipologie di sitemap XML che possiamo usare per un sito web
Poiché, come abbiamo visto, il formato XML è uno standard riconosciuto, d’ora in avanti quando parlerò di “sitemap” mi riferirò alle sitemap XML.
Tuttavia, se provate ad esplorare le sitemap di qualche sito internet, vi accorgerete che esistono varie tipologie di mappe.
Ad esempio, questa è la sitemap di StudioSamo.it:
https://www.studiosamo.it/sitemap_index.xml
Il nostro sito è costruito utilizzando WordPress, e la sitemap.xml è generata utilizzando il plugin Rank Math. All’interno di questo file XML, trovi il file indice principale che ospita tutte le sitemap di pagine, post, categorie, video. Si tratta di un indice delle altre sitemap: vediamola in dettaglio.
Sitemap Index
Ci sono due ragioni per cui a volte è opportuno, se non necessario, suddividere l’elenco degli URL di un sito in più mappe.
La prima ragione è strettamente tecnica: le sitemap XML possono avere fino a 50.000 voci e una dimensione massima di 50 MB. Se hai un sito molto grande che ha molte pagine, immagini e/o video, dovrai per forza creare più sitemap.
Suddividere gli URL in più sitemap può essere anche una scelta strategica, per aiutare ad esempio il motore di ricerca a individuare uno dopo l’altro contenuti della stessa categoria, oppure per poter fare più facilmente un’analisi di certe aree del sito, ad esempio di categorie specifiche o tipologie di contenuto.
Quando un sito web ha più di una sitemap.xml diventa necessaria una “sitemap delle sitemap”, conosciuta come Sitemap Index File. Questa, come abbiamo visto nell’esempio di Studio Samo, funge da punto di accesso per più mappe separate.
Sitemap video
Un esempio di come poter suddividere le sitemap per tipologia di contenuto è la sitemap video, specificamente progettata per includere informazioni dettagliate sulle pagine contenenti video.
Le video sitemap contengono metadati specifici su tutti i video pubblicati sul tuo sito web, come dati sulla lunghezza di un video, il titolo e una descrizione del contenuto del video. Questo aiuta notevolmente i motori di ricerca a visualizzare i tuoi video nei risultati di ricerca, dove applicabile.
I contenuti video appaiono sempre più spesso nelle ricerche per soddisfare le query degli utenti, quindi se hai molti video vale la pena impostare una sitemap apposita perché il tuo contenuto venga indicizzato più facilmente.
Sitemap immagini
Come la sitemap video, anche quella delle immagini è un file in formato XML con delle caratteristiche specifiche per i media e contribuisce ad agevolare la corretta indicizzazione dei nostri contenuti multimediali e la loro visibilità in SERP.
Sitemap news
Le news possono essere aggiunte nella sitemap generica con il tag <news:news>, oppure si possono inserire in una mappa specifica. Questa seconda opzione è consigliata per siti di news ed editoriali che pubblicano notizie giornalmente perché è più semplice da aggiornare e permette di tenere separate le news dagli altri contenuti.
Perché è importante includere la sitemap XML nella propria strategia SEO?
Come abbiamo visto, ci sono diversi tipi di sitemap XML che possono essere utilizzati in base alle esigenze specifiche del sito, ma quali sono i vantaggi di una mappa del sito?
Indicizzazione
La ragione principale per cui dovresti avere una sitemap XML nella root principale del tuo sito è l’indicizzazione. Anche se i motori di ricerca solitamente possono trovare le pagine senza il nostro aiuto, l’aggiunta di una sitemap rende molto più facile per loro la scansione.
Ad esempio, potresti avere pagine orfane (pagine che non sono linkate da altre pagine del tuo sito web), o che sono più difficili da trovare. In questi casi il crawler, che come sappiamo scopre i contenuti proprio tramite i link, potrebbe metterci moltissimo tempo prima di trovare questi contenuti. O peggio, potrebbe non trovarli affatto. La sitemap permette invece di scansionare tutte le pagine in modo veloce ed efficiente.
Scansione intelligente
Le sitemap aiutano anche i motori di ricerca a scansionare le tue pagine in modo più efficiente, mettendo a disposizione tag e meta informazioni. Dando ad una pagina un alto livello di priorità, ad esempio, è più probabile che questa venga scansionata più frequentemente rispetto ad altre parti non prioritarie del sito stesso.
Frequenza di aggiornamento
Il file XML contiene informazioni sulla frequenza di aggiornamento dei contenuti, consentendo ai motori di ricerca di sapere quando la pagina è stata modificata. Questo è un segnale utile per stabilire la frequenza di scansione del crawler.
Indicazioni geo-targetizzate
Se hai un sito internazionale geo-targettizzato, o un sito che ha la stessa pagina tradotta in più lingue, puoi usare la tua XML sitemap a tuo vantaggio, perché mettendo i tag hreflang nella tua sitemap si dice ai crawler che hai più versioni della stessa pagina.
I motori di ricerca possono usare queste informazioni per presentare la versione giusta agli utenti in base alla lingua e/o alla posizione geografica.
Migliore comprensione della struttura del sito
Una sitemap ben organizzata può aiutare i motori di ricerca a capire meglio come è strutturato il tuo sito e a comprendere quali sono le informazioni a cui dare più rilievo. Questo può decisamente contribuire in modo positivo alla strategia SEO globale.
Conclusione
Per concludere, la sitemap non è una bacchetta magica che catapulta il tuo sito in cima alla SERP. Ma è uno strumento potente che può aiutarti nella tua strategia SEO.
Se ben strutturata, la sitemap guiderà i motori di ricerca attraverso il tuo sito web, mostrando loro tutti i tuoi contenuti preziosi. Più facile sarà per loro trovare le tue pagine, più probabilità avrai di migliorare la tua presenza in SERP.
Certo, la sitemap non è una garanzia di successo. Contiene “indicazioni” per i motori di ricerca ma non è detto che i motori di ricerca seguano fedelmente i comandi e non c’è garanzia che una pagina presente al suo interno venga indicizzata.
Quindi, ricapitolando:
- La sitemap non è un fattore di ranking diretto, ma facilita l’indicizzazione;
- È uno strumento semplice da usare e può portare grandi benefici;
- Se hai una strategia di link interni poco sviluppata, la sitemap è ancora più importante.
In poche parole, la sitemap è un elemento essenziale all’interno di ogni strategia SEO. Crearne una e ottimizzarla è un investimento di tempo che ripagherà in termini di visibilità e traffico organico.