Content Strategy per il Mobile, come e perché investire in questo settore?

Quali sono i dettagli da analizzare nel momento in cui decidi di dare spazio alla tua strategia di content marketing su smartphone tablet? Qui trovi una riflessione adeguata alla tua condizione per approfondire tutti i dettagli tecnici.
mobile content strategy

Definire una content strategy per il mobile è indispensabile. Non si può pensare di lavorare con il digital marketing, e ottenere buoni risultati, se non si prende in esame tutto ciò che può e deve essere usato per essere presenti in modo efficace sui dispositivi mobili dei potenziali clienti.

Questo perché il dato è chiaro: una buona fetta del web riguarda la fruizione da smartphone, sempre meno dal computer fisso o dal laptop.

Mentre il tablet rimane una porzione marginale, nella maggior parte dei casi il pubblico si connette a internet e usa i tuoi contenuti attraverso uno schermo da 4 pollici. Tu sei pronto alla sfida? I tuoi contenuti? Ecco quello che devi affrontare per creare una content strategy per il mobile.

Cos’è una content strategy per il mobile

Con questo termine intendiamo una definizione strategica per creare dei contenuti pensati per intercettare le esigenze del pubblico su dispositivi mobili. Come ad esempio gli smartphone, senza dimenticare i tablet ma anche altre soluzioni che per adesso possono sembrare marginali.

Come ad esempio gli smartwatch. Anche se quest’ultima (almeno in Italia) può essere considerata una sezione periferica di una buona attività promozione attraverso i contenuti, non dobbiamo dimenticare che anche la messaggistica dei bot rientra nella definizione di content marketing.

E poi ci sono le email che vengono lette anche da questi dispositivi. Certo, ragioniamo sul piano del microcopy. Ma è giusto prendere coscienza del fatto che una content strategy per il mobile deve valutare la possibilità che un messaggio venga letto da più soluzioni, non solo dal telefonino.

Il medium è il messaggio

MARSHALL MCLUHAN

Perché è utile la strategia per il mobile?

Il motivo è già stato espresso nell’introduzione ma è giusto approfondire: c’è bisogno di questa riflessione, e relativa schematizzazione dei processi creativi, perché oggi la presenza del mobile è dominante nella vita reale.

content strategy per il mobile
I numeri della ricerca di We Are Social.

In base ai numeri della ricerca pubblicata da wearesocial.com, nel 2020 abbiamo più di 5 miliardi di utenti unici con smartphone e quasi 4 di persone che usano i social media. Quindi c’è una penetrazione del 67% e 49% sull’intera popolazione mondiale. Si tratta di un processo legato a

  • Miglioramento delle connessioni internet.
  • Ottimizzazione dei dispositivi smartphone.
  • Prezzi che si riducono costantemente.
  • Servizi che si concentrano sullo smartphone.

In sintesi, oggi puoi fare tutto da mobile e la comunicazione si concentra su questi dispositivi che continuano a catturare l’attenzione degli utenti.

Questo è ancora più evidente nel momento in cui analizziamo i dati che mettono in relazione uso del mobile con la pandemia da Coronavirus.

covid e tempo sui social

Come puoi ben vedere sempre dai dati raccolti da We Are Social, la condizione di lockdown porta i singoli a usare con maggior frequenza dispositivi digitali. E smartphone nello specifico. Un passaggio in più che sottolinea la centralità di questi strumenti in una strategia digitale.

Da leggere: gli errori da evitare nel content marketing

Si tratta di traduzione dei contenuti?

No, questo è il punto da mettere a fuoco per iniziare una content strategy per il mobile: da un lato abbiamo semplicemente una definizione di contenuti combinati che devono essere adeguati per il mobile e il desktop.

Dall’altro, invece, abbiamo soluzioni pensate solo ed esclusivamente per gli smartphone. Penso, ad esempio, ai video della IGTV o le stories su Instagram, per non parlare di tutto ciò che avviene su TikTok.

Per il blog invece c’è una dimensione differente da valutare: gli articoli devono essere pensati per andare bene su mobile ma anche dal desktop.

Magari con un occhio di riguardo a ciò che avviene sugli schermi per quanto concerne la fruizione. Insomma, non basta semplicemente tradurre dal desktop al mobile: in alcuni casi creiamo dei contenuti specifici.

Come creare content strategy per il mobile

La base di partenza è quella che caratterizza tutte le strategie pensate con un minimo di coerenza: analisi del target e della concorrenza, definizione degli obiettivi, studio dei contenuti e delle piattaforme per distribuirli, analisi dei dati e ottimizzazione con i numeri alla mano.

Ma qual è l’anatomia dei contenuti sul web? Come devono essere? Chiaramente non esiste una risposta unica però c’è da aggiungere un punto: alcuni tratti sono sempre riscontrabili, con le dovute attenzioni possono essere riprodotti in ogni contesto. Come, ad esempio, la brevità.

Ma sarebbe ingiusto e incoerente sottolineare che l’unico aspetto utile per fare una buona attività di content strategy per il mobile riguarda la questo punto: ecco una serie di passaggi essenziali in queste occasioni.

Non perdere tempo

Sul mobile non hai la possibilità di perdere tempo in inutili giri di parole, devi essere rapido. Immediato. E in grado di andare subito alla sostanza. Questo vale per i video ma anche per i documenti testuali di un blog.

Ma non è una novità, da tempo Nielsen sottolinea l’importanza di cogliere subito l’interesse del pubblico perché l’abbandono di una pagina web avviene in tempi rapidi. E da mobile tutto questo è ancora più chiaro se si legge il rapporto di Zuckerberg rispetto a cosa accade nel news feed:

In News Feed on Facebook, we’re seeing people spend, on average, 1.7 seconds with a piece of content on mobile compared to 2.5 seconds on desktop.

www.facebook.com

Pochi secondi, veramente un numero misero. Cosa puoi fare in questo tempo? Puntare su tutto ciò che hai, vale a dire la capacità di catturare l’attenzione con la sostanza: niente giri di parole, non per il mobile. Ma neanche per il desktop, su questo siamo perfettamente allineati.

Il visual regna

Da quanto tempo stiamo ripetendo che sarà l’anno dei video? In realtà è già così, viviamo in un’epoca in cui il digital marketing deve per forza andare verso la direzione visual. In alcuni settori, ad esempio, la penetrazione del mobile è sul 90% di conseguenza si presume che il contenuto eletto sia quello in grado di combinare immagini e audio.

Con qualche precisazione. In primo luogo la brevità, che non deve essere confusa con scarsità. Il valore del tuo contenuto video sarà deciso entro i primi 3 secondi di visualizzazione e solo se riesci a far breccia puoi pensare di procedere. Sempre secondo Facebook, il 65% delle persone che guarda i primi 3 secondi del tuo video rimane per almeno 10 secondi.

video senza audio
Carica i tuoi video con i sottotitoli.

Il 45% per 30 secondi. È vero che il video funziona ma lo devi fare bene. Possibilmente in grado di funzionare bene anche con l’audio disattivato.

Velocità al primo posto

Sai come deve essere un contenuto mobile? Veloce, rapido a caricarsi. Google tende a favorire, in termini SEO, risorse e siti web immediati.

In questo caso parliamo soprattutto delle pagine web che hanno un bisogno chiaro: fare in modo che i secondi necessari per caricare una risorsa siano quanto più vicini allo zero. In realtà qui parliamo di decimi e soprattutto oggi, con le evoluzioni del Core Web Vitals, la velocità di una pagina si intreccia con una serie di parametri legati all’user experience.

screenshot versione 4 google page speed
La velocità è importante per il mobile.

Un’esperienza utente che si basa su un principio: da mobile le connessioni sono ballerine, non sempre puoi appoggiarti a una buona linea (a volte anche in 3G). E la velocità di caricamento può fare la differenza.

Quindi è chiaro che tutto deve essere pensato per ottenere prestazioni esemplari. Cosa significa questo per chi crea contenuti (a prescindere dagli ambiti tecnici)? Le immagini devono essere leggere, e si devono mettere solo se servono. Lo stesso discorso vale per i video: non si improvvisa.

Non solo sito web

Può essere utile valutare la possibilità di creare un’app per distribuire i propri contenuti. Soprattutto se usciamo dalla logica di dovere intendere questi elementi sempre e comunque come testi lunghi e articolati.

app o sito web

A volte all’utente basta ricevere una notifica, una tabella, una funzione utile per avere una risposta inserendo dei dati.

Se non altro perché c’è un dato molto interessante da valutare nel momento in cui si decide di definire la propria strategia.

Come suggerisce eMarketer, le persone spendono la maggior parte del tempo sulle app nel momento in cui usano il mobile. La presenza sulle pagine web è ridotta al minimo. Conviene investire qui? Non è detto, non per forza. Ecco perché la content strategy per il mobile deve valutare questi aspetti per muoversi bene.

Tool per la strategia di contenuti mobile

C’è una lista infinita di strumenti pensati per ottenere un risultato extra in termini di content marketing quando si affronta il tema del mobile.

Nella maggior parte dei casi puntiamo l’attenzione su tutto ciò che consente di creare video e immagini magari con scritte e citazioni. In realtà si può fare qualcosa in più pur rimanendo fedeli alle classiche esigenze. Ecco una lista divisa per macro interessi che non devi mai dimenticare.

Immagini

  • Canva.
  • Pablo di Buffer.
  • Crello.
  • Visually.

Video

  • Lumen5.
  • Powtoon.
  • Wave.video.
  • Wistia.

Webinar

  • Gotowebinar.
  • Streamyard.
  • Zoom.
  • Everwebinar.

Audio

  • Spreaker.
  • Audio Trimmer.
  • Anchor.
  • Simplecast.

Analisi

  • Hotjar.
  • Pagespeed Insight.
  • CrazyEgg.
  • Clicktale.

A tutto ciò aggiungo un tool che non passa mai di moda: Google Analytics. Questo strumento consente di avere il polso della situazione.

Ma soprattutto aiuta a capire qual è, in linea di massima, l’abitudine di navigazione sul tuo sito web. Si fa presto a dire che la maggior parte del pubblico è mobile ma bisogna avere dei dati a portata di mano.

E Google Analytics offre una raccolta di dati precisa in Dispositivo di acquisizione. Non dimenticare un altro grande aiuto da parte di Google: search.google.com/test/mobile-friendly. Vale a dire? A cosa serve?

Questo tool consente di verificare se sulla tua pagina web o sul sito web persistono errori di usabilità rispetto al mobile. Sai bene che Google è particolarmente attento al fatto che non ci siano intoppi per il lettore.

Da leggere: come fare content marketing con YouTube

La tua idea di strategia per il mobile?

Questi sono dei punti chiari per attivare una riflessione rispetto al tema della content strategy per il mobile, il web marketing aspetta la tua mossa.

O meglio, è il mercato che continua per la sua strada e tu hai una scelta: procedere o arretrare, pensare agli sviluppi di un sito web di base o studiare un metodo per farsi notare dalle persone che cercano proprio te.

L’inbound marketing ha bisogno della tua attenzione. Sei d’accordo? Come hai deciso di procedere rispetto alla content marketing strategy?

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