Uno dei vantaggi degli store online è potersi aprire facilmente ai mercati esteri, senza necessariamente avviare un negozio fisico con tutta la burocrazia e trafile complesse che comporta.
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TogglePer vendere all’estero online, ad esempio in altri paesi europei, un passo da compiere è lavorare alla realizzazione di un e-commerce multilingua.
Aprire un e-commerce multilingua aumenta le possibilità di vendita, aiuta a raggiungere un maggior numero di clienti e permette di espandere la propria strategia di marketing a livello internazionale.
Ma per aprire un e-commerce che possa attrarre utenti non solo italiani, ma anche di altri paesi europei e internazionali, bisogna ottimizzare la propria strategia e soprattutto considerare che non basta tradurre il sito in diverse lingue per iniziare a vendere all’estero.
Ecco allora, alcuni consigli utili per strutturare al meglio il tuo e-commerce multilingua.
Studio della concorrenza e del target
Quando si apre un’attività che sia online o meno, uno dei primi passi da compiere è lo studio della concorrenza e del target di riferimento.
Se si vende in un assetto ben geo-localizzato, ad esempio Roma e provincia o solo in Italia, basterà un’unica analisi per lo studio della concorrenza e per l’individuazione del target.
Nel momento in cui si sceglie di aprire un e-commerce multilingua bisognerà invece lavorare a un’analisi della concorrenza e del target diversificata. Per ogni paese di riferimento ci sarà bisogno di uno studio creato ad hoc.
Per aiutarti nell’analisi della concorrenza differenziata per un e-commerce puoi utilizzare diversi strumenti online, che ti permettano di verificare quali sono:
- I siti che vendono prodotti uguali o simili ai tuoi nel paese
- La loro presenza sia per quanto riguarda la ricerca organica sia a pagamento sui motori di riferimento come ad esempio Google.uk.co (per il mercato inglese) Google.de (mercato tedesco) ecc…
- Traffico stimato sui siti dei concorrenti (verificando età, sesso e località dalle quali ricevono più visite)
- Analisi della loro strategia di content marketing
- Analisi dell’attività svolta sui Social Media
Tra gli strumenti gratuiti online che puoi utilizzare per iniziare la tua analisi del target e della concorrenza su uno dei motori di ricerca più usati al mondo, come Google, ci sono: Google Trends, Think whit Google che permette di fare ricerche e valutare gli Insight globali.
Se il sito multilingua è già funzionante, puoi utilizzare anche Google Analytics per migliorare la tua strategia analizzando il pubblico che raggiunge il tuo e-commerce ed estrapolando i dati del target in base alle conversioni. Infine, puoi sfruttare anche le analisi offerte da Google Ads.
Oltre agli strumenti di Google, puoi scegliere anche tra diversi tool a pagamento pensati proprio per lo studio della concorrenza online e sui social network, come: Wappalyzer, TalkWalker e SurveySparrow.
Da leggere: 3 strategie di marketing vincenti per l’e commerce
SEO internazionale e ricerca mirata delle parole chiave
La realizzazione di un sito multilingua per la vendita di prodotti online a livello internazionale richiede non solo analisi del target e della concorrenza, ma anche una buona strategia SEO che permetta di:
- Verificare quali sono i siti concorrenti che occupano i primi posti sui motori di ricerca.
- Trovare le parole chiave mirate inerenti al tuo target nel paese nel quale vuoi iniziare a vendere i prodotti.
- Controllare la loro strategia di link building. Per lavorare ad una migliore, scegliendo keyword e portali di riferimento rilevanti nel paese.
- Ottimizzazione del sito e dei contenuti lato SEO per migliorare l’esperienza utente e aumentare le conversioni.
L’analisi SEO per ottenere dei risultati non falsati e attendibili dev’essere fatta con strumenti che permettano di analizzare i dati, i risultati di ricerca, le SERP e le keyword utilizzate dagli utenti per il paese di riferimento.
Questo è molto importante perché è assodato che il modo di cercare un prodotto, le preferenze e l’intento di ricerca cambia dal mercato italiano a quello estero.
Per una buona analisi SEO internazionale anche in questo caso puoi avvalerti di alcuni tool a pagamento e gratuiti.
Per analisi del mercato online, ricerca keyword, search intent e analisi dei siti concorrenti a livello internazionale puoi usare tool a pagamento come Sem Rush, Majestic SEO, SeoZoom (per il mercato inglese).
Al fine di effettuare una ricerca approfondita delle parole chiave si possono usare anche tool gratuiti come: il Keyword Planner di Google Ads che si può settare per il paese di riferimento, oppure Answer The Public che permette di fare ricerche a livello globale e per innumerevoli lingue di riferimento.
Infine, un consiglio, se vuoi aprire un sito multilingua è bene scegliere di creare dei sottodomini del sito principale (ad esempio: .it o .com), scegliendo l’estensione dei paesi di riferimento. Le aziende che vogliono vendere all’estero, infatti, riusciranno ad avere un approccio migliore se ragioneranno come i clienti del mercato locale a cui fanno riferimento.
Ecco perché: chi vive in Francia tende a fare acquisti maggiormente dai siti con estensione .fr, chi vive in Gran Bretagna dagli e-commerce con estensione .uk. Quindi anche se più complesso, la realizzazione di sottodomini ben localizzati permetterà di ottenere il giusto adattamento al mercato di riferimento e maggiori probabilità di successo a livello internazionale.
L’importanza di una buona traduzione dei contenuti
Una volta svolta l’analisi della concorrenza, quella del target e SEO, con la contestuale ricerca delle parole chiave migliori da usare per raggiungere gli utenti interessati per ogni mercato al quale vuoi accedere è arrivato il momento della traduzione e scrittura dei contenuti.
Effettivamente, più che di traduzione, per un e-commerce multilingua sarebbe corretto parlare di produzione dei contenuti da parte di copywriter e web writer madrelingua ed esperti non solo dal punto di vista linguistico ma anche culturale, al fine di comunicare meglio con il proprio target di riferimento.
Per una buona strategia internazionale per un e-commerce multilingua si dovrebbero evitare alcuni errori, che invece vengono fatti spesso, quali:
- Traduzione del sito con plugin come quelli di Google Translate
- Traduzione dei contenuti dall’italiano, all’inglese, al francese ecc…senza alcuna modifica e senza pensare al pubblico di riferimento.
La semplice traduzione dei contenuti dall’italiano all’inglese, francese, tedesco non funziona per alcuni specifici motivi:
- Le short e long keyword di riferimento cambiano per ogni paese, come il target e l’intento di ricerca.
- Le espressioni e le sfumature, il copywriting ecc…possono essere identificate e sfruttate al meglio all’interno di un contenuto solo da un professionista madrelingua, o comunque da un traduttore che vive in quel paese e ha la stessa conoscenza linguistica e culturale.
- Le traduzioni identiche dei contenuti italiani non permettono il giusto posizionamento sui motori di ricerca esteri.
- Solo una strategia di content marketing mirata può aumentare le conversioni, e diminuire il bounce rate sull’e-commerce.
Quindi il consiglio è di incaricare un copywriter madrelingua, per ogni versione dell’e-commerce che si va a realizzare per il mercato estero.
Strategia differenziata per e-commerce multilingua: leggi e abitudini degli utenti
Attuare una buona strategia di marketing per un e-commerce multilingua richiede a chi si imbarca in quest’attività un’attenzione specifica alle leggi e alle abitudini degli utenti dei paesi esteri.
Operare sul piano internazionale, specie con un e-commerce, anche se non richiede l’apertura di una sede fisica, necessità comunque attenzione ai diversi regolamenti in vigore nei paesi di riferimento.
Dal punto di vista legislativo bisogna considerare che anche a livello europeo alcuni paesi come ad esempio la Germania, la Gran Bretagna e la Francia hanno delle normative specifiche sui diritti dei consumatori.
Quindi è bene informarsi sulle politiche in vigore che solitamente toccano temi come: comunicazioni commerciali, etichettatura, packaging, politica di reso.
Ti faccio alcuni esempi: in Gran Bretagna il Consumer Protection Act (Distance Selling) del 2000 obbliga chiunque vende un prodotto a distanza a dare agli utenti la possibilità di annullare l’ordine e fare il reso entro 7 giorni dal ricevimento da parte dell’utente.
Lo stesso regolamento richiede che si debbano palesare eventuali sconti sul prezzo segnalando durata dell’offerta e percentuale di sconto applicata in modo chiaro e univoco.
In Germania, ad esempio, invece è obbligatorio un packaging sicuro e con etichettatura precisa sia sul contenuto del prodotto sia sui dati dell’azienda che lo spedisce.
Questi sono solo alcuni esempi di come sia necessario adattarsi ai regolamenti vigenti nei vari paesi e come queste possano influire sulla propria strategia di marketing e realizzazione del sito multilingua.
Dal punto di vista delle aspettative degli utenti, la propria strategia di marketing richiede invece che si tenga in considerazione:
- Modalità di pagamento preferite dagli utenti
- Presenza del servizio clienti e modalità di comunicazione preferite
- Servizio post-vendita (nel settore del marketing automation)
Leggi anche: Gestione clienti del tuo e-commerce, come farla bene
Questi aspetti sono molto importanti sia per evitare problematiche a livello burocratico sia per riuscire a fornire agli utenti un servizio in linea a quello offerto dalla concorrenza, con la quale ti confronterai a livello internazionale.
Facendo attenzione a questi punti e sfruttando i giusti strumenti di analisi, differenziando i progetti a seconda dei mercati ai quali si vuole accedere, si potrà realizzare un e-commerce multilingua funzionale, che ti porti realmente a risultati in termini di vendite e posizionamento del brand sui motori di ricerca e nella mente dei clienti all’estero.